Discorso di Papa Francesco allo slum di Kangemi a Nairobi, 27 novembre 2015

Data:

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VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
IN KENYA, UGANDA E NELLA REPUBBLICA CENTRAFRICANA

(25-30 NOVEMBRE 2015)

VISITA AL QUARTIERE POVERO DI KANGEMI

DISCORSO DEL SANTO PADRE

Nairobi (Kenya)
Venerdรฌ, 27 novembre 2015

 

Grazie per avermi accolto nel vostro quartiere. Grazie al Signor Arcivescovo Kivuva e a padre Pascal per le loro parole. In realtร , mi sento a casa condividendo questo momento con fratelli e sorelle che, non mi vergogno a dire, hanno un posto speciale nella mia vita e nelle mie scelte. Sono qui perchรฉ voglio che sappiate che le vostre gioie e speranze, le vostre angosce e i vostri dolori non mi sono indifferenti. Conosco le difficoltร  che incontrate giorno per giorno! Come possiamo non denunciare le ingiustizie subite?

Ma prima di tutto vorrei soffermarmi su un aspetto che i discorsi di esclusione non riescono a riconoscere o sembrano ignorare. Voglio fare riferimento alla saggezza dei quartieri popolari. Una saggezza che scaturisce da ยซunโ€™ostinata resistenza di ciรฒ che รจ autenticoยปย (Enc. Laudato siโ€™, 112), da valori evangelici che la societร  del benessere, intorpidita dal consumo sfrenato, sembrerebbe aver dimenticato. Voi siete in grado di tessere ยซlegami di appartenenza e di convivenza che trasformano lโ€™affollamento in unโ€™esperienza comunitaria in cui si infrangono le pareti dellโ€™io e si superano le barriere dellโ€™egoismoยป (ibid., 149).

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La cultura dei quartieri popolari impregnati di questa particolare saggezza, ยซha caratteristiche molto positive, che sono un contributo al tempo in cui viviamo, si esprime in valori come la solidarietร , dare la propria vita per lโ€™altro, preferire la nascita alla morte; dare una sepoltura cristiana ai propri morti. Offrire un posto per i malati nella propria casa, condividere il pane con l’affamato: โ€œdove mangiano 10 mangiano in 12โ€; la pazienza e la forza dโ€™animo di fronte alle grandi avversitร , ecc.ยปย (Gruppo di Sacerdoti per le Zone di Emergenza, Argentina, Reflexiones sobre la urbanizaciรณn y la cultura villera, 2010). Valori che si fondano sul fatto che ogni essere umano รจ piรน importante del dio denaro. Grazie per averci ricordato che esiste un altro tipo di cultura possibile.

Vorrei rivendicare in primo luogo questi valori che voi praticate, valori che non si quotano in Borsa, valori con i quali non si specula nรฉ hanno prezzo di mercato. Mi congratulo con voi, vi accompagno e voglio che sappiate che il Signore non si dimentica mai di voi. Il cammino di Gesรน รจ iniziato in periferia, va dai poveri e con i poveri verso tutti.

Riconoscere queste manifestazioni diย vita buona che crescono ogni giorno tra voi, non significa in alcun modo ignorare la terribile ingiustizia della emarginazione urbana. Sono le ferite provocate dalle minoranze che concentrano il potere, la ricchezza e sperperano egoisticamente mentre la crescente maggioranza deve rifugiarsi in periferie abbandonate, inquinate, scartate.

Questo si aggravaย quando vediamo lโ€™ingiusta distribuzione del terreno (forse non in questo quartiere, ma in altri) che porta in molti casi intere famiglie a pagare affitti abusivi per alloggi in condizioni edilizie per niente adeguate. Ho saputo anche del grave problema dellโ€™accaparramento delle terre da parte di โ€œimprenditori privatiโ€ senza volto, che pretendono perfino di appropriarsi del cortile della scuola dei propri figli. Questo accade perchรฉ si dimentica che ยซDio ha dato la terra a tutto il genere umano, perchรฉ essa sostenti tutti i suoi membri, senza escludere nรฉ privilegiare nessunoยป (Giovanni Paolo II, Enc. Centesimus annus, 31).

[ads2]In questo senso, un grave problema รจ la mancanza di accesso alle infrastrutture e servizi di base. Mi riferisco a bagni, fognature, scarichi, raccolta dei rifiuti, luce, strade, ma anche scuole, ospedali, centri ricreativi e sportivi, laboratori artistici. Voglio riferirmi in particolare allโ€™acqua potabile. ยซLโ€™accesso allโ€™acqua potabile e sicura รจ un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, perchรฉ determina la sopravvivenza delle persone, e per questo รจ condizione per lโ€™esercizio degli altri diritti umani. Questo mondo ha un grave debito sociale verso i poveri che non hanno accesso allโ€™acqua potabile, perchรฉ ciรฒ significa negare ad essi il diritto alla vita radicato nella loro inalienabile dignitร ยป (Enc. Laudato siโ€™, 30).Negareย lโ€™acqua ad una famiglia, attraverso qualche pretesto burocratico, รจ una grande ingiustizia, soprattutto quando si lucra su questo bisogno.

Questo contesto di indifferenza e ostilitร , di cui soffrono i quartieri popolari, si aggrava quando la violenza si diffonde e le organizzazioni criminali, al servizio di interessi economici o politici, utilizzano i bambini e i giovani come โ€œcarne da cannoneโ€ per i loro affari insanguinati. Conosco anche le sofferenze di donne che lottano eroicamente per proteggere i loro figli e figlie da questi pericoli. Chiedo a Dio che le autoritร  prendano insieme a voi la strada dellโ€™inclusione sociale, dellโ€™istruzione, dello sport, dellโ€™azione comunitaria e della tutela delle famiglie, perchรฉ questa รจ lโ€™unica garanzia di una pace giusta, vera e duratura.

Queste realtร  che ho elencato non sono una combinazione casuale di problemi isolati. Sono piuttosto una conseguenza di nuove forme di colonialismo, che pretende che i paesi africani siano ยซpezzi di un meccanismo, parti di un ingranaggio gigantescoยปย (Giovanni Paolo II, Esort. ap. postsin. Ecclesia in Africa, 32-33). Non mancano di fatto, pressioni affinchรฉ si adottino politiche di scarto come quella della riduzione della natalitร  che pretende ยซlegittimare lโ€™attuale modello distributivo, in cui una minoranza si crede in diritto di consumare in una proporzione che sarebbe impossibile generalizzareยป (Enc. Laudato siโ€™, 50).

A questo proposito, propongo di riprendere lโ€™idea di una rispettosa integrazione urbana. Nรฉ sradicamento, nรฉ paternalismo, nรฉ indifferenza, nรฉ semplice contenimento. Abbiamo bisogno di cittร  integrate e per tutti. Abbiamo bisogno di andare oltre la mera declamazione di diritti che, in pratica, non sono rispettati, e attuare azioni sistematiche che migliorino lโ€™habitat popolare e progettare nuove urbanizzazioni di qualitร  per ospitare le generazioni future. Il debito sociale, il debito ambientale con i poveri delle cittร  si paga concretizzando il sacro diritto alla terra, alla casa e al lavoro [le tre โ€œtโ€: tierra, techo, trabajo]. Questa non รจ filantropia, รจ un dovere morale di tutti.

Faccio appello a tutti i cristiani, in particolare ai Pastori, a rinnovare lo slancio missionario, a prendere lโ€™iniziativa contro tante ingiustizie, a coinvolgersi nei problemi dei cittadini, ad accompagnarli nelle loro lotte, a custodire i frutti del loro lavoro collettivo e a celebrare insieme ogni piccola o grande vittoria. So che fate molto, ma vi chiedo di ricordare che non รจ un compito in piรน, ma forse il piรน importante, perchรฉ ยซi poveri sono i destinatari privilegiati del Vangeloยปย (Benedetto XVI, Discorso ai Vescovi del Brasile, 11 maggio 2007, 3).

Cari cittadini, cari fratelli. Preghiamo, lavoriamo e impegniamoci insieme perchรฉ ogni famiglia abbia una casa decente, abbia accesso allโ€™acqua potabile, abbia un bagno, abbia energia sicura per illuminare, per cucinare, per migliorare le proprie abitazioni… perchรฉ ogni quartiere abbia strade, piazze, scuole, ospedali, spazi sportivi, ricreativi e artistici; perchรฉ i servizi essenziali arrivino ad ognuno di voi; perchรฉ siano ascoltati i vostri appelli e il vostro grido che chiede opportunitร ; perchรฉ tutti possiate godere della pace e della sicurezza che meritate secondo la vostra infinita dignitร  umana.

Mungu awabariki!ย (Dio vi benedica!)

E vi chiedo, per favore, di non dimenticarvi di pregare per me.

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