Il testo ed il commento al Vangelo di oggi, 2 novembre 2015, Commemorazione dei Defunti
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Commemorazione Defunti
- Colore liturgico: viola
- Le letture del giorno: Gb 19, 1.23-27; Sal 26; Rm 5, 5-11; Gv 6, 37-40
Gv 6, 37-40
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesรน disse alla folla:
ยซTutto ciรฒ che il Padre mi dร , verrร a me: colui che viene a me, io non lo caccerรฒ fuori, perchรฉ sono disceso dal cielo non per fare la mia volontร , ma la volontร di colui che mi ha mandato.
E questa รจ la volontร di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.
Questa infatti รจ la volontร del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterรฒ nell’ultimo giornoยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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Commento al Vangelo
(a cura dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT) )
Venite, benedetti, dal Padre mio.
Gesรน sarร il Giudice glorioso di tutti gli uomini. Le immagini della parabola presentate da questa liturgia, sono tipiche dei discorsi profetici sul “tempo della fine”, tempo insieme nostro e di Gesรน che si rivela qui in due inaudite identificazioni, se pur su due piani diversi: lui e Dio, lui e i “poveri”. Questa “parabola del giudizio” ha la funzione di mettere i credenti sull’avviso: il discernere o no questa equazione a tre termini, giร fin d’ora giudica la tua esistenza. La speranza dei credenti รจ indirizzata verso l’incontro definitivo con Dio, come invito a una comunione piena, quella comunione alla quale giร ci introduce, come a primizia, l’adesione a Cristo, e massimamente la partecipazione alla sua Eucaristia.
[ads2]Ma lui nella sua presenza e nella sua sembianza, nei poveri, nei piccoli, chiamerร i suoi fratelli ad una fede in una presenza diversa da quella eucaristica, ma sicuramente non meno vera ed impegnativa. ร in questa prospettiva di fede che oggi facciamo memoria di tutti i fedeli defunti, pensando a loro ancora in attesa dell’incontro finale con Cristo nella beatitudine eterna. Preghiamo per le anime purganti, quelle che, nella luce dello Spirito, non si sentono ancora degne di accedere alla perfetta visione di Dio nel suo Regno di amore e di perfezione. Quello che compiamo in questo giorno non รจ un semplice gesto di pietร , non รจ la solita visita ai cimiteri e alle tombe dei nostri defunti a deporre fiori o a ravvivare in noi la loro memoria, รจ piuttosto una manifestazione di fede e di autentica caritร cristiana, mossi dalla certezza che le nostre preghiere, i nostri suffragi, le indulgenze che possiamo lucrare a loro favore, concorrono ad affrettare l’ingresso nel Regno di Dio, nella beatitudine eterna. Possiamo considerare anche utilitaristicamente i nostri suffragi a favore delle anime purganti nel senso che abbiamo la certezza di poter poi godere della loro preghiera per noi quando avranno raggiunto la pienezza della gioia nell’eternitร di Dio.
