Parole del Santo Padre ai malati e disabili riuniti nell’Aula Paolo VI all’inizio dell’Udienza Generale
Buongiorno!
Vi saluto tutti. Lโudienza di oggi ci sarร in due posti: qui e in piazza. Siccome il tempo sembrava essere un poโ brutto, abbiamo preso la decisione che voi siate qui, tranquilli, piรน comodi, e possiate vedere lโudienza sul maxi schermo. Vi ringrazio tanto per questa visita e vi chiedo di pregare per me. La malattia รจ una cosa brutta, e ci sono i medici – sono bravi! – gli infermieri, le infermiere, le medicine, tutto, ma รจ sempre una cosa brutta. Ma cโรจ la fede, la fede che ci incoraggia, e quel pensiero che a tutti noi viene: Dio si รจ fatto malato per noi, cioรจ ha inviato suo Figlio, che ha preso su di sรฉ tutte le nostre malattie, fino alla croce. E guardando Gesรน con la sua pazienza, la nostra fede viene piรน forte.
E sempre con la nostra malattia andiamo, con Gesรน accanto, presi per mano da Gesรน. Lui sa cosa significa la sofferenza, Lui ci capisce e Lui ci consola e ci dร forza.
E adesso do a tutti voi la benedizione, chiedo che il Signore vi benedica e vi accompagni. Ma prima preghiamo la Madonna.
Ave Mariaโฆ
- Pubblicitร -
Benedizione.
CATECHESI DEL SANTO PADRE
Viaggio Apostolico a Cuba, Stati Uniti e ONU – VIII Incontro Mondiale delle Famiglie
[ads2]Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Lโudienza di oggi sarร in due posti: qui in piazza e anche in Aula Paolo VI, dove ci sono tanti ammalati che la seguono sul maxischermo. Visto che il tempo รจ un poโ brutto abbiamo scelto che loro siano coperti e piรน tranquilli lรฌ. Uniamoci gli uni gli altri e salutiamoci.
Nei giorni scorsi ho compiuto il viaggio apostolico a Cuba e negli Stati Uniti dโAmerica. Esso รจ nato dalla volontร di partecipare allโIncontro Mondiale delle Famiglie, in programma da tempo a Filadelfia. Questo โnucleo originarioโ si รจ allargato ad una visita agli Stati Uniti dโAmerica e alla sede centrale delle Nazioni Unite, e poi anche a Cuba, che รจ diventata la prima tappa dellโitinerario. Esprimo nuovamente la mia riconoscenza al Presidente Castro, al Presidente Obama e al Segretario Generale Ban Ki-moon per lโaccoglienza che mi hanno riservato. Ringrazio di cuore i fratelli Vescovi e tutti i collaboratori per il grande lavoro compiuto e per lโamore alla Chiesa che lo ha animato.
โMisionero de la Misericordiaโ: cosรฌ mi sono presentato a Cuba, una terra ricca di bellezza naturale, di cultura e di fede. La misericordia di Dio รจ piรน grande di ogni ferita, di ogni conflitto, di ogni ideologia; e con questo sguardo di misericordia ho potuto abbracciare tutto il popolo cubano, in patria e fuori, al di lร di ogni divisione. Simbolo di questa unitร profonda dellโanima cubana รจ la Vergine della Caritร del Cobre, che proprio cento anni fa รจ stata proclamata Patrona di Cuba. Mi sono recato pellegrino al Santuario di questa Madre di speranza, Madre che guida nel cammino di giustizia, pace, libertร e riconciliazione.
Ho potuto condividere col popolo cubano la speranza del compiersi della profezia di san Giovanni Paolo II: che Cuba si apra al mondo e il mondo si apra a Cuba. Non piรน chiusure, non piรน sfruttamento della povertร , ma libertร nella dignitร . Questa รจ la strada che fa vibrare il cuore di tanti giovani cubani: non una strada di evasione, di facili guadagni, ma di responsabilitร , di servizio al prossimo, di cura della fragilitร . Un cammino che trae forza dalle radici cristiane di quel popolo, che ha tanto sofferto. Un cammino nel quale ho incoraggiato in modo particolare i sacerdoti e tutti i consacrati, gli studenti e le famiglie. Lo Spirito Santo, con lโintercessione di Maria Santissima, faccia crescere i semi che abbiamo gettato.
Da Cuba agli Stati Uniti dโAmerica: รจ stato un passaggio emblematico, un ponte che grazie a Dio si sta ricostruendo. Dio sempre vuole costruire ponti; siamo noi che costruiamo muri! E i muri crollano, sempre!
E negli Stati Uniti ho compiuto tre tappe: Washington, New York e Filadelfia.
A Washington ho incontrato le Autoritร politiche, la gente comune, i Vescovi, i sacerdoti e i consacrati, i piรน poveri ed emarginati. Ho ricordato che la piรน grande ricchezza di quel Paese e della sua gente sta nel patrimonio spirituale ed etico. E cosรฌ ho voluto incoraggiare a portare avanti la costruzione sociale nella fedeltร al suo principio fondamentale, che cioรจ tutti gli uomini sono creati da Dio uguali e dotati di inalienabili diritti, quali la vita, la libertร e il perseguimento della felicitร . Questi valori, condivisibili da tutti, trovano nel Vangelo il loro pieno compimento, come ha ben evidenziato la canonizzazione del Padre Junรญpero Serra, francescano, grande evangelizzatore della California. San Junรญpero mostra la strada della gioia: andare e condividere con gli altri lโamore di Cristo. Questa รจ la via del cristiano, ma anche di ogni uomo che ha conosciuto lโamore: non tenerlo per sรฉ ma condividerlo con gli altri. Su questa base religiosa e morale sono nati e cresciuti gli Stati Uniti dโAmerica, e su questa base essi possono continuare ad essere terra di libertร e di accoglienza e cooperare ad un mondo piรน giusto e fraterno.
A New York ho potuto visitare la Sede centrale dellโONU e salutare il personale che vi lavora. Ho avuto colloqui con il Segretario Generale e i Presidenti delle ultime Assemblee Generali e del Consiglio di Sicurezza. Parlando ai Rappresentanti delle Nazioni, nella scia dei miei Predecessori, ho rinnovato lโincoraggiamento della Chiesa Cattolica a quella Istituzione e al suo ruolo nella promozione delle sviluppo e della pace, richiamando in particolare la necessitร dellโimpegno concorde e fattivo per la cura del creato. Ho ribadito anche lโappello a fermare e prevenire le violenze contro le minoranze etniche e religiose e contro le popolazioni civili.
Per la pace e la fraternitร abbiamo pregato presso il Memoriale di Ground Zero, insieme con i rappresentanti delle religioni, i parenti di tanti caduti e il popolo di New York, cosรฌ ricco di varietร culturali. E per la pace e la giustizia ho celebrato lโEucaristia nel Madison Square Garden.
Sia a Washington che a New York ho potuto incontrare alcune realtร caritative ed educative, emblematiche dellโenorme servizio che le comunitร cattoliche โ sacerdoti, religiose, religiosi, laici โ offrono in questi campi.
Culmine del viaggio รจ stato lโIncontro delle Famiglie a Filadelfia, dove lโorizzonte si รจ allargato a tutto il mondo, attraverso il โprismaโ, per cosรฌ dire, della famiglia. La famiglia, cioรจ lโalleanza feconda tra lโuomo e la donna, รจ la risposta alla grande sfida del nostro mondo, che รจ una sfida duplice: la frammentazione e la massificazione, due estremi che convivono e si sostengono a vicenda, e insieme sostengono il modello economico consumistico. La famiglia รจ la risposta perchรฉ รจ la cellula di una societร che equilibra la dimensione personale e quella comunitaria, e che nello stesso tempo puรฒ essere il modello di una gestione sostenibile dei beni e delle risorse del creato. La famiglia รจ il soggetto protagonista di unโecologia integrale, perchรฉ รจ il soggetto sociale primario, che contiene al proprio interno i due principi-base della civiltร umana sulla terra: il principio di comunione e il principio di feconditร . Lโumanesimo biblico ci presenta questa icona: la coppia umana, unita e feconda, posta da Dio nel giardino del mondo, per coltivarlo e custodirlo.
Desidero rivolgere un fraterno e caloroso ringraziamento a Mons. Chaput, Arcivescovo di Filadelfia, per il suo impegno, la sua pietร , il suo entusiasmo e il suo grande amore alla famiglia nellโorganizzazione di questo evento. A ben vedere, non รจ un caso ma รจ provvidenziale che il messaggio, anzi, la testimonianza dellโIncontro Mondiale delle Famiglie sia venuta in questo momento dagli Stati Uniti dโAmerica, cioรจ dal Paese che nel secolo scorso ha raggiunto il massimo sviluppo economico e tecnologico senza rinnegare le sue radici religiose. Ora queste stesse radici chiedono di ripartire dalla famiglia per ripensare e cambiare il modello di sviluppo, per il bene dellโintera famiglia umana.
Saluti:
[…]
* * *
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. Sono lieto di accogliere i devoti di Santa Rita da Cascia, accompagnati dallโArcivescovo di Spoleto-Norcia, Mons. Renato Boccardo. Nel benedire la grande statua della Santa, invito tutti, nel prossimo Giubileo della Misericordia, a rileggere la sua straordinaria esperienza umana e spirituale come segno della potenza della misericordia di Dio.ย Saluto i fedeli di Amaseno, con il Vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino, Mons. Ambrogio Spreafico, in occasione dellโanno giubilare di San Lorenzo e le Missionarie del Sacerdozio Regale di Cristo, che ricordano i 70 anni di fondazione.
Saluto i bambini del Reparto oncologico dellโOspedale Giovanni XXIII di Bergamo che sono in Aula Paolo VI; i sacerdoti del Collegio Messicano e del Collegio San Paolo in Roma; i soci della Banca Mediolanum di Caltanissetta e i seminaristi del Pontificio Collegio Maria Mater Ecclesiae di Roma. A tutti auguro che la visita alla Cittร Eterna costituisca unโoccasione per irrobustire la speranza e accrescere la caritร .
Porgo un pensiero speciale ai giovani, agli ammalati, oggi numerosi in Aula Paolo VI, e agli sposi novelli. Oggi celebriamo la memoria di San Girolamo. Cari giovani, la sua passione per la Sacra Scrittura vi faccia innamorare del Libro della Vita; cari ammalati, la sua austeritร riempia di significato la vostra sofferenza; cari sposi novelli, il suo vigore spirituale fortifichi la fede nella vostra nuova casa.
https://youtu.be/vSLUxoYAnLI
- Fonteยฉ Copyright 2015 – Libreria Editrice Vaticana
- Link al Video
Fonte: Radio Vaticana via FeedRss
(The content of this podcast is copyrighted by Vatican Radio which, according to its statute, is entrusted to manage and protect the sound recordings of the Roman Pontiff, ensuring that their pastoral character and intellectual property’s rights are protected when used by third parties. The content of this podcast is made available only for personal and private use and cannot be exploited for commercial purposes, without prior written authorization by Vatican Radio. For further information, please contact the International Relation Office at relint@vatiradio.va)

