Misericordiae Vultus – Bolla di indizione del Giubileo Straordinario della Misericordia

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Misericordiae Vultus

BOLLA DI INDIZIONE
DEL GIUBILEO STRAORDINARIO
DELLA MISERICORDIAย 

FRANCESCO
VESCOVO DI ROMA
SERVO DEI SERVI DI DIO
A QUANTI LEGGERANNO QUESTA LETTERA
GRAZIA, MISERICORDIA E PACE

 

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1. Gesรน Cristo รจ il volto della misericordia del Padre. Il mistero della fede cristiana sembra trovare in questa parola la sua sintesi. Essa รจ divenuta viva, visibile e ha raggiunto il suo culmine in Gesรน di Nazareth. Il Padre, ยซricco di misericordiaยป (Ef 2,4), dopo aver rivelato il suo nome a Mosรจ come ยซDio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltร ยป (Es 34,6), non ha cessato di far conoscere in vari modi e in tanti momenti della storia la sua natura divina. Nella ยซpienezza del tempoยป (Gal 4,4), quando tutto era disposto secondo il suo piano di salvezza, Egli mandรฒ suo Figlio nato dalla Vergine Maria per rivelare a noi in modo definitivo il suo amore. Chi vede Lui vede il Padre (cfr Gv 14,9). Gesรน di Nazareth con la sua parola, con i suoi gesti e con tutta la sua persona[1] rivela la misericordia di Dio.

2. Abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. รˆ fonte di gioia, di serenitร  e di pace. รˆ condizione della nostra salvezza. Misericordia: รจ la parola che rivela il mistero della SS. Trinitร . Misericordia: รจ lโ€™atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro. Misericordia: รจ la legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona quando guarda con occhi sinceri il fratello che incontra nel cammino della vita. Misericordia: รจ la via che unisce Dio e lโ€™uomo, perchรฉ apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro peccato.

3. Ci sono momenti nei quali in modo ancora piรน forte siamo chiamati a tenere fisso lo sguardo sulla misericordia per diventare noi stessi segno efficace dellโ€™agire del Padre. รˆ per questo che ho indetto un Giubileo Straordinario della Misericordia come tempo favorevole per la Chiesa, perchรฉ renda piรน forte ed efficace la testimonianza dei credenti.

[ads2] Lโ€™Anno Santo si aprirร  lโ€™8 dicembre 2015, solennitร  dellโ€™Immacolata Concezione. Questa festa liturgica indica il modo dellโ€™agire di Dio fin dai primordi della nostra storia. Dopo il peccato di Adamo ed Eva, Dio non ha voluto lasciare lโ€™umanitร  sola e in balia del male. Per questo ha pensato e voluto Maria santa e immacolata nellโ€™amore (cfr Ef 1,4), perchรฉ diventasse la Madre del Redentore dellโ€™uomo. Dinanzi alla gravitร  del peccato, Dio risponde con la pienezza del perdono. La misericordia sarร  sempre piรน grande di ogni peccato, e nessuno puรฒ porre un limite allโ€™amore di Dio che perdona. Nella festa dellโ€™Immacolata Concezione avrรฒ la gioia di aprire la Porta Santa. Sarร  in questa occasione una Porta della Misericordia, dove chiunque entrerร  potrร  sperimentare lโ€™amore di Dio che consola, che perdona e dona speranza.

La domenica successiva, la Terza di Avvento, si aprirร  la Porta Santa nella Cattedrale di Roma, la Basilica di San Giovanni in Laterano. Successivamente, si aprirร  la Porta Santa nelle altre Basiliche Papali. Nella stessa domenica stabilisco che in ogni Chiesa particolare, nella Cattedrale che รจ la Chiesa Madre per tutti i fedeli, oppure nella Concattedrale o in una chiesa di speciale significato, si apra per tutto lโ€™Anno Santo una uguale Porta della Misericordia. A scelta dellโ€™Ordinario, essa potrร  essere aperta anche nei Santuari, mete di tanti pellegrini, che in questi luoghi sacri spesso sono toccati nel cuore dalla grazia e trovano la via della conversione. Ogni Chiesa particolare, quindi, sarร  direttamente coinvolta a vivere questo Anno Santo come un momento straordinario di grazia e di rinnovamento spirituale. Il Giubileo, pertanto, sarร  celebrato a Roma cosรฌ come nelle Chiese particolari quale segno visibile della comunione di tutta la Chiesa.

4. Ho scelto la data dellโ€™8 dicembre perchรฉ รจ carica di significato per la storia recente della Chiesa. Aprirรฒ infatti la Porta Santa nel cinquantesimo anniversario della conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II. La Chiesa sente il bisogno di mantenere vivo quellโ€™evento. Per lei iniziava un nuovo percorso della sua storia. I Padri radunati nel Concilio avevano percepito forte, come un vero soffio dello Spirito, lโ€™esigenza di parlare di Dio agli uomini del loro tempo in un modo piรน comprensibile. Abbattute le muraglie che per troppo tempo avevano rinchiuso la Chiesa in una cittadella privilegiata, era giunto il tempo di annunciare il Vangelo in modo nuovo. Una nuova tappa dellโ€™evangelizzazione di sempre. Un nuovo impegno per tutti i cristiani per testimoniare con piรน entusiasmo e convinzione la loro fede. La Chiesa sentiva la responsabilitร  di essere nel mondo il segno vivo dellโ€™amore del Padre.

Tornano alla mente le parole cariche di significato che san Giovanni XXIII pronunciรฒ allโ€™apertura del Concilio per indicare il sentiero da seguire: ยซOra la Sposa di Cristo preferisce usare la medicina della misericordia invece di imbracciare le armi del rigore โ€ฆ La Chiesa Cattolica, mentre con questo Concilio Ecumenico innalza la fiaccola della veritร  cattolica, vuole mostrarsi madre amorevolissima di tutti, benigna, paziente, mossa da misericordia e da bontร  verso i figli da lei separatiยป [2]. Sullo stesso orizzonte, si poneva anche il beato Paolo VI, che si esprimeva cosรฌ a conclusione del Concilio: ยซVogliamo piuttosto notare come la religione del nostro Concilio sia stata principalmente la caritร  โ€ฆ Lโ€™antica storia del Samaritano รจ stata il paradigma della spiritualitร  del Concilio โ€ฆ Una corrente di affetto e di ammirazione si รจ riversata dal Concilio sul mondo umano moderno. Riprovati gli errori, sรฌ; perchรฉ ciรฒ esige la caritร , non meno che la veritร ; ma per le persone solo richiamo, rispetto ed amore. Invece di deprimenti diagnosi, incoraggianti rimedi; invece di funesti presagi, messaggi di fiducia sono partiti dal Concilio verso il mondo contemporaneo: i suoi valori sono stati non solo rispettati, ma onorati, i suoi sforzi sostenuti, le sue aspirazioni purificate e benedette โ€ฆ Unโ€™altra cosa dovremo rilevare: tutta questa ricchezza dottrinale รจ rivolta in unโ€™unica direzione: servire lโ€™uomo. Lโ€™uomo, diciamo, in ogni sua condizione, in ogni sua infermitร , in ogni sua necessitร ยป [3].

Con questi sentimenti di gratitudine per quanto la Chiesa ha ricevuto e di responsabilitร  per il compito che ci attende, attraverseremo la Porta Santa con piena fiducia di essere accompagnati dalla forza del Signore Risorto che continua a sostenere il nostro pellegrinaggio. Lo Spirito Santo che conduce i passi dei credenti per cooperare allโ€™opera di salvezza operata da Cristo, sia guida e sostegno del Popolo di Dio per aiutarlo a contemplare il volto della misericordia [4].

5. Lโ€™Anno giubilare si concluderร  nella solennitร  liturgica di Gesรน Cristo Signore dellโ€™universo, il 20 novembre 2016. In quel giorno, chiudendo la Porta Santa avremo anzitutto sentimenti di gratitudine e di ringraziamento verso la SS. Trinitร  per averci concesso questo tempo straordinario di grazia. Affideremo la vita della Chiesa, lโ€™umanitร  intera e il cosmo immenso alla Signoria di Cristo, perchรฉ effonda la sua misericordia come la rugiada del mattino per una feconda storia da costruire con lโ€™impegno di tutti nel prossimo futuro. Come desidero che gli anni a venire siano intrisi di misericordia per andare incontro ad ogni persona portando la bontร  e la tenerezza di Dio! A tutti, credenti e lontani, possa giungere il balsamo della misericordia come segno del Regno di Dio giร  presente in mezzo a noi.

6. ยซรˆ proprio di Dio usare misericordia e specialmente in questo si manifesta la sua onnipotenzaยป [5]. Le parole di san Tommaso dโ€™Aquino mostrano quanto la misericordia divina non sia affatto un segno di debolezza, ma piuttosto la qualitร  dellโ€™onnipotenza di Dio. รˆ per questo che la liturgia, in una delle collette piรน antiche, fa pregare dicendo: ยซO Dio che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la misericordia e il perdonoยป [6]. Dio sarร  per sempre nella storia dellโ€™umanitร  come Colui che รจ presente, vicino, provvidente, santo e misericordioso.

โ€œPaziente e misericordiosoโ€ รจ il binomio che ricorre spesso nellโ€™Antico Testamento per descrivere la natura di Dio. Il suo essere misericordioso trova riscontro concreto in tante azioni della storia della salvezza dove la sua bontร  prevale sulla punizione e la distruzione. I Salmi, in modo particolare, fanno emergere questa grandezza dellโ€™agire divino: ยซEgli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermitร , salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontร  e misericordiaยป (103,3-4). In modo ancora piรน esplicito, un altro Salmo attesta i segni concreti della misericordia: ยซIl Signore libera i prigionieri, il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi รจ caduto, il Signore ama i giusti, il Signore protegge i forestieri, egli sostiene lโ€™orfano e la vedova, ma sconvolge le vie dei malvagiยป (146,7-9). E da ultimo, ecco altre espressioni del Salmista: ยซ[Il Signore] risana i cuori affranti e fascia le loro ferite. โ€ฆ Il Signore sostiene i poveri, ma abbassa fino a terra i malvagiยป (147,3.6). Insomma, la misericordia di Dio non รจ unโ€™idea astratta, ma una realtร  concreta con cui Egli rivela il suo amore come quello di un padre e di una madre che si commuovono fino dal profondo delle viscere per il proprio figlio. รˆ veramente il caso di dire che รจ un amore โ€œvisceraleโ€. Proviene dallโ€™intimo come un sentimento profondo, naturale, fatto di tenerezza e di compassione, di indulgenza e di perdono.

7. โ€œEterna รจ la sua misericordiaโ€: รจ il ritornello che viene riportato ad ogni versetto del Salmo 136 mentre si narra la storia della rivelazione di Dio. In forza della misericordia, tutte le vicende dellโ€™antico testamento sono cariche di un profondo valore salvifico. La misericordia rende la storia di Dio con Israele una storia di salvezza. Ripetere continuamente: โ€œEterna รจ la sua misericordiaโ€, come fa il Salmo, sembra voler spezzare il cerchio dello spazio e del tempo per inserire tutto nel mistero eterno dellโ€™amore. รˆ come se si volesse dire che non solo nella storia, ma per lโ€™eternitร  lโ€™uomo sarร  sempre sotto lo sguardo misericordioso del Padre. Non รจ un caso che il popolo di Israele abbia voluto inserire questo Salmo, il โ€œGrande hallelโ€ come viene chiamato, nelle feste liturgiche piรน importanti.

Prima della Passione Gesรน ha pregato con questo Salmo della misericordia. Lo attesta lโ€™evangelista Matteo quando dice che ยซdopo aver cantato lโ€™innoยป (26,30), Gesรน con i discepoli uscirono verso il monte degli ulivi. Mentre Egli istituiva lโ€™Eucaristia, quale memoriale perenne di Lui e della sua Pasqua, poneva simbolicamente questo atto supremo della Rivelazione alla luce della misericordia. Nello stesso orizzonte della misericordia, Gesรน viveva la sua passione e morte, cosciente del grande mistero di amore che si sarebbe compiuto sulla croce. Sapere che Gesรน stesso ha pregato con questo Salmo, lo rende per noi cristiani ancora piรน importante e ci impegna ad assumerne il ritornello nella nostra quotidianaย  preghiera di lode: โ€œEterna รจ la sua misericordiaโ€.

8. Con lo sguardo fisso su Gesรน e il suo volto misericordioso possiamo cogliere lโ€™amore della SS. Trinitร . La missione che Gesรน ha ricevuto dal Padre รจ stata quella di rivelare il mistero dellโ€™amore divino nella sua pienezza. ยซDio รจ amoreยป (1 Gv 4,8.16), afferma per la prima e unica volta in tutta la Sacra Scrittura lโ€™evangelista Giovanni. Questo amore รจ ormai reso visibile e tangibile in tutta la vita di Gesรน. La sua persona non รจ altro che amore, un amore che si dona gratuitamente. Le sue relazioni con le persone che lo accostano manifestano qualcosa di unico e di irripetibile. I segni che compie, soprattutto nei confronti dei peccatori, delle persone povere, escluse, malate e sofferenti, sono allโ€™insegna della misericordia. Tutto in Lui parla di misericordia. Nulla in Lui รจ privo di compassione.

Gesรน, dinanzi alla moltitudine di persone che lo seguivano, vedendo che erano stanche e sfinite, smarrite e senza guida, sentรฌ fin dal profondo del cuore una forte compassione per loro (cfr Mt 9,36). In forza di questo amore compassionevole guarรฌ i malati che gli venivano presentati (cfr Mt 14,14), e con pochi pani e pesci sfamรฒ grandi folle (cfr Mt 15,37). Ciรฒ che muoveva Gesรน in tutte le circostanze non era altro che la misericordia, con la quale leggeva nel cuore dei suoi interlocutori e rispondeva al loro bisogno piรน vero. Quando incontrรฒ la vedova di Naim che portava il suo unico figlio al sepolcro, provรฒ grande compassione per quel dolore immenso della madre in pianto, e le riconsegnรฒ il figlio risuscitandolo dalla morte (cfr Lc 7,15). Dopo aver liberato lโ€™indemoniato di Gerasa, gli affida questa missione: ยซAnnuncia ciรฒ che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ha avuto per teยป (Mc 5,19). Anche la vocazione di Matteo รจ inserita nellโ€™orizzonte della misericordia. Passando dinanzi al banco delle imposte gli occhi di Gesรน fissarono quelli di Matteo. Era uno sguardo carico di misericordia che perdonava i peccati di quellโ€™uomo e, vincendo le resistenze degli altri discepoli, scelse lui, il peccatore e pubblicano, per diventare uno dei Dodici. San Beda il Venerabile, commentando questa scena del Vangelo, ha scritto che Gesรน guardรฒ Matteo con amore misericordioso e lo scelse: miserando atque eligendo[7]. Mi ha sempre impressionato questa espressione, tanto da farla diventare il mio motto.

9. Nelle parabole dedicate alla misericordia, Gesรน rivela la natura di Dio come quella di un Padre che non si dร  mai per vinto fino a quando non ha dissolto il peccato e vinto il rifiuto, con la compassione e la misericordia. Conosciamo queste parabole, tre in particolare: quelle della pecora smarrita e della moneta perduta, e quella del padre e i due figli (cfr Lc 15,1-32). In queste parabole, Dio viene sempre presentato come colmo di gioia, soprattutto quando perdona. In esse troviamo il nucleo del Vangelo e della nostra fede, perchรฉ la misericordia รจ presentata come la forza che tutto vince, che riempie il cuore di amore e che consola con il perdono.

Da unโ€™altra parabola, inoltre, ricaviamo un insegnamento per il nostro stile di vita cristiano. Provocato dalla domanda di Pietro su quante volte fosse necessario perdonare, Gesรน rispose: ยซNon ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte setteยป (Mt 18,22), e raccontรฒ la parabola del โ€œservo spietatoโ€. Costui, chiamato dal padrone a restituire una grande somma, lo supplica in ginocchio e il padrone gli condona il debito. Ma subito dopo incontra un altro servo come lui che gli era debitore di pochi centesimi, il quale lo supplica in ginocchio di avere pietร , ma lui si rifiuta e lo fa imprigionare. Allora il padrone, venuto a conoscenza del fatto, si adira molto e richiamato quel servo gli dice: ยซNon dovevi anche tu aver pietร  del tuo compagno, cosรฌ come io ho avuto pietร  di te?ยป (Mt 18,33). E Gesรน concluse: ยซCosรฌ anche il Padre mio celeste farร  con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratelloยป (Mt 18,35).

La parabola contiene un profondo insegnamento per ciascuno di noi. Gesรน afferma che la misericordia non รจ solo lโ€™agire del Padre, ma diventa il criterio per capire chi sono i suoi veri figli. Insomma, siamo chiamati a vivere di misericordia, perchรฉ a noi per primi รจ stata usata misericordia. Il perdono delle offese diventa lโ€™espressione piรน evidente dellโ€™amore misericordioso e per noi cristiani รจ un imperativo da cui non possiamo prescindere. Come sembra difficile tante volte perdonare! Eppure, il perdono รจ lo strumento posto nelle nostre fragili mani per raggiungere la serenitร  del cuore. Lasciar cadere il rancore, la rabbia, la violenza e la vendetta sono condizioni necessarie per vivere felici. Accogliamo quindi lโ€™esortazione dellโ€™apostolo: ยซNon tramonti il sole sopra la vostra iraยป (Ef 4,26). E soprattutto ascoltiamo la parola di Gesรน che ha posto la misericordia come un ideale di vita e come criterio di credibilitร  per la nostra fede: ยซBeati i misericordiosi, perchรฉ troveranno misericordiaยป (Mt 5,7) รจ la beatitudine a cui ispirarsi con particolare impegno in questo Anno Santo.

Come si nota, la misericordia nella Sacra Scrittura รจ la parola-chiave per indicare lโ€™agire di Dio verso di noi. Egli non si limita ad affermare il suo amore, ma lo rende visibile e tangibile. Lโ€™amore, dโ€™altronde, non potrebbe mai essere una parola astratta. Per sua stessa natura รจ vita concreta: intenzioni, atteggiamenti, comportamenti che si verificano nellโ€™agire quotidiano. La misericordia di Dio รจ la sua responsabilitร  per noi. Lui si sente responsabile, cioรจ desidera il nostro bene e vuole vederci felici, colmi di gioia e sereni. รˆ sulla stessa lunghezza dโ€™onda che si deve orientare lโ€™amore misericordioso dei cristiani. Come ama il Padre cosรฌ amano i figli. Come รจ misericordioso Lui, cosรฌ siamo chiamati ad essere misericordiosi noi, gli uni verso gli altri.

10. Lโ€™architrave che sorregge la vita della Chiesa รจ la misericordia. Tutto della sua azione pastorale dovrebbe essere avvolto dalla tenerezza con cui si indirizza ai credenti; nulla del suo annuncio e della sua testimonianza verso il mondo puรฒ essere privo di misericordia. La credibilitร  della Chiesa passa attraverso la strada dellโ€™amore misericordioso e compassionevole. La Chiesa ยซvive un desiderio inesauribile di offrire misericordiaยป[8]. Forse per tanto tempo abbiamo dimenticato di indicare e di vivere la via della misericordia. La tentazione, da una parte, di pretendere sempre e solo la giustizia ha fatto dimenticare che questa รจ il primo passo, necessario e indispensabile, ma la Chiesa ha bisogno di andare oltre per raggiungere una meta piรน alta e piรน significativa. Dallโ€™altra parte, รจ triste dover vedere come lโ€™esperienza del perdono nella nostra cultura si faccia sempre piรน diradata. Perfino la parola stessa in alcuni momenti sembra svanire. Senza la testimonianza del perdono, tuttavia, rimane solo una vita infeconda e sterile, come se si vivesse in un deserto desolato. รˆ giunto di nuovo per la Chiesa il tempo di farsi carico dellโ€™annuncio gioioso del perdono. รˆ il tempo del ritorno allโ€™essenziale per farci carico delle debolezze e delle difficoltร  dei nostri fratelli. Il perdono รจ una forza che risuscita a vita nuova e infonde il coraggio per guardare al futuro con speranza.

11. Non possiamo dimenticare il grande insegnamento che san Giovanni Paolo II ha offerto con la sua seconda Enciclica Dives in misericordia, che allโ€™epoca giunse inaspettata e colse molti di sorpresa per il tema che veniva affrontato. Due espressioni in particolare desidero ricordare. Anzitutto, il santo Papa rilevava la dimenticanza del tema della misericordia nella cultura dei nostri giorni: ยซLa mentalitร  contemporanea, forse piรน di quella dellโ€™uomo del passato, sembra opporsi al Dio di misericordia e tende altresรฌ ad emarginare dalla vita e a distogliere dal cuore umano lโ€™idea stessa della misericordia. La parola e il concetto di misericordia sembrano porre a disagio lโ€™uomo, il quale, grazie allโ€™enorme sviluppo della scienza e della tecnica, non mai prima conosciuto nella storia, รจ diventato padrone ed ha soggiogato e dominato la terra (cfr Gen 1,28). Tale dominio sulla terra, inteso talvolta unilateralmente e superficialmente, sembra che non lasci spazio alla misericordia โ€ฆ Ed รจ per questo che, nellโ€™odierna situazione della Chiesa e del mondo, molti uomini e molti ambienti guidati da un vivo senso di fede si rivolgono, direi, quasi spontaneamente alla misericordia di Dioยป [9].

Inoltre, san Giovanni Paolo II cosรฌ motivava lโ€™urgenza di annunciare e testimoniare la misericordia nel mondo contemporaneo: ยซEssa รจ dettata dallโ€™amore verso lโ€™uomo, verso tutto ciรฒ che รจ umano e che, secondo lโ€™intuizione di gran parte dei contemporanei, รจ minacciato da un pericolo immenso. Il mistero di Cristo โ€ฆ mi obbliga a proclamare la misericordia quale amore misericordioso di Dio, rivelato nello stesso mistero di Cristo. Esso mi obbliga anche a richiamarmi a tale misericordia e ad implorarla in questa difficile, critica fase della storia della Chiesa e del mondoยป [10]. Tale suo insegnamento รจ piรน che mai attuale e merita di essere ripreso in questo Anno Santo. Accogliamo nuovamente le sue parole: ยซLa Chiesa vive una vita autentica quando professa e proclama la misericordia โ€“ il piรน stupendo attributo del Creatore e del Redentore โ€“ e quando accosta gli uomini alle fonti della misericordia del Salvatore di cui essa รจ depositaria e dispensatriceยป [11].

12. La Chiesa ha la missione di annunciare la misericordia di Dio, cuore pulsante del Vangelo, che per mezzo suo deve raggiungere il cuore e la mente di ogni persona. La Sposa di Cristo fa suo il comportamento del Figlio di Dio che a tutti va incontro senza escludere nessuno. Nel nostro tempo, in cui la Chiesa รจ impegnata nella nuova evangelizzazione, il tema della misericordia esige di essere riproposto con nuovo entusiasmo e con una rinnovata azione pastorale. รˆ determinante per la Chiesa e per la credibilitร  del suo annuncio che essa viva e testimoni in prima persona la misericordia. Il suo linguaggio e i suoi gesti devono trasmettere misericordia per penetrare nel cuore delle persone e provocarle a ritrovare la strada per ritornare al Padre.

La prima veritร  della Chiesa รจ lโ€™amore di Cristo. Di questo amore, che giunge fino al perdono e al dono di sรฉ, la Chiesa si fa serva e mediatrice presso gli uomini. Pertanto, dove la Chiesa รจ presente, lร  deve essere evidente la misericordia del Padre. Nelle nostre parrocchie, nelle comunitร , nelle associazioni e nei movimenti, insomma, dovunque vi sono dei cristiani, chiunque deve poter trovare unโ€™oasi di misericordia.

13. Vogliamo vivere questo Anno Giubilare alla luce della parola del Signore: Misericordiosi come il Padre. Lโ€™evangelista riporta lโ€™insegnamento di Gesรน che dice: ยซSiate misericordiosi, come il Padre vostro รจ misericordiosoยป (Lc 6,36). รˆ un programma di vita tanto impegnativo quanto ricco di gioia e di pace. Lโ€™imperativo di Gesรน รจ rivolto a quanti ascoltano la sua voce (cfr Lc 6,27). Per essere capaci di misericordia, quindi, dobbiamo in primo luogo porci in ascolto della Parola di Dio. Ciรฒ significa recuperare il valore del silenzio per meditare la Parola che ci viene rivolta. In questo modo รจ possibile contemplare la misericordia di Dio e assumerlo come proprio stile di vita.

14. Il pellegrinaggio รจ un segno peculiare nellโ€™Anno Santo, perchรฉ รจ icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza. La vita รจ un pellegrinaggio e lโ€™essere umano รจ viator, un pellegrino che percorre una strada fino alla meta agognata. Anche per raggiungere la Porta Santa a Roma e in ogni altro luogo, ognuno dovrร  compiere, secondo le proprie forze, un pellegrinaggio. Esso sarร  un segno del fatto che anche la misericordia รจ una meta da raggiungere e che richiede impegno e sacrificio. Il pellegrinaggio, quindi, sia stimolo alla conversione: attraversando la Porta Santa ci lasceremo abbracciare dalla misericordia di Dio e ci impegneremo ad essere misericordiosi con gli altri come il Padre lo รจ con noi.

Il Signore Gesรน indica le tappe del pellegrinaggio attraverso cui รจ possibile raggiungere questa meta: ยซNon giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarร  dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarร  versata nel grembo, perchรฉ con la misura con la quale misurate, sarร  misurato a voi in cambioยป (Lc 6,37-38). Dice anzitutto di non giudicare e di non condannare. Se non si vuole incorrere nel giudizio di Dio, nessuno puรฒ diventare giudice del proprio fratello. Gli uomini, infatti, con il loro giudizio si fermano alla superficie, mentre il Padre guarda nellโ€™intimo. Quanto male fanno le parole quando sono mosse da sentimenti di gelosia e invidia! Parlare male del fratello in sua assenza equivale a porlo in cattiva luce, a compromettere la sua reputazione e lasciarlo in balia della chiacchiera. Non giudicare e non condannare significa, in positivo, saper cogliere ciรฒ che di buono cโ€™รจ in ogni persona e non permettere che abbia a soffrire per il nostro giudizio parziale e la nostra presunzione di sapere tutto. Ma questo non รจ ancora sufficiente per esprimere la misericordia. Gesรน chiede anche di perdonare e di donare. Essere strumenti del perdono, perchรฉ noi per primi lo abbiamo ottenuto da Dio. Essere generosi nei confronti di tutti, sapendo che anche Dio elargisce la sua benevolenza su di noi con grande magnanimitร .

Misericordiosi come il Padre, dunque, รจ il โ€œmottoโ€ dellโ€™Anno Santo. Nella misericordia abbiamo la prova di come Dio ama. Egli dร  tutto se stesso, per sempre, gratuitamente, e senza nulla chiedere in cambio. Viene in nostro aiuto quando lo invochiamo. รˆ bello che la preghiera quotidiana della Chiesa inizi con queste parole: ยซO Dio, vieni a salvarmi, Signore, vieni presto in mio aiutoยป (Sal 70,2). Lโ€™aiuto che invochiamo รจ giร  il primo passo della misericordia di Dio verso di noi. Egli viene a salvarci dalla condizione di debolezza in cui viviamo. E il suo aiuto consiste nel farci cogliere la sua presenza e la sua vicinanza. Giorno per giorno, toccati dalla sua compassione, possiamo anche noi diventare compassionevoli verso tutti.

15. In questo Anno Santo, potremo fare lโ€™esperienza di aprire il cuore a quanti vivono nelle piรน disparate periferie esistenziali, che spesso il mondo moderno crea in maniera drammatica. Quante situazioni di precarietร  e sofferenza sono presenti nel mondo di oggi! Quante ferite sono impresse nella carne di tanti che non hanno piรน voce perchรฉ il loro grido si รจ affievolito e spento a causa dellโ€™indifferenza dei popoli ricchi. In questo Giubileo ancora di piรน la Chiesa sarร  chiamata a curare queste ferite, a lenirle con lโ€™olio della consolazione, fasciarle con la misericordia e curarle con la solidarietร  e lโ€™attenzione dovuta. Non cadiamo nellโ€™indifferenza che umilia, nellโ€™abitudinarietร  che anestetizza lโ€™animo e impedisce di scoprire la novitร , nel cinismo che distrugge. Apriamo i nostri occhi per guardare le miserie del mondo, le ferite di tanti fratelli e sorelle privati della dignitร , e sentiamoci provocati ad ascoltare il loro grido di aiuto. Le nostre mani stringano le loro mani, e tiriamoli a noi perchรฉ sentano il calore della nostra presenza, dellโ€™amicizia e della fraternitร . Che il loro grido diventi il nostro e insieme possiamo spezzare la barriera di indifferenza che spesso regna sovrana per nascondere lโ€™ipocrisia e lโ€™egoismo.

รˆ mio vivo desiderio che il popolo cristiano rifletta durante il Giubileo sulle opere di misericordia corporale e spirituale. Sarร  un modo per risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davanti al dramma della povertร  e per entrare sempre di piรน nel cuore del Vangelo, dove i poveri sono i privilegiati della misericordia divina. La predicazione di Gesรน ci presenta queste opere di misericordia perchรฉ possiamo capire se viviamo o no come suoi discepoli. Riscopriamo le opere di misericordia corporale: dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi, accogliere i forestieri, assistere gli ammalati, visitare i carcerati, seppellire i morti. E non dimentichiamo le opere di misericordia spirituale: consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti.

Non possiamo sfuggire alle parole del Signore e in base ad esse saremo giudicati: se avremo dato da mangiare a chi ha fame e da bere a chi ha sete. Se avremo accolto il forestiero e vestito chi รจ nudo. Se avremo avuto tempo per stare con chi รจ malato e prigioniero (cfr Mt 25,31-45). Ugualmente, ci sarร  chiesto se avremo aiutato ad uscire dal dubbio che fa cadere nella paura e che spesso รจ fonte di solitudine; se saremo stati capaci di vincere lโ€™ignoranza in cui vivono milioni di persone, soprattutto i bambini privati dellโ€™aiuto necessario per essere riscattati dalla povertร ; se saremo stati vicini a chi รจ solo e afflitto; se avremo perdonato chi ci offende e respinto ogni forma di rancore e di odio che porta alla violenza; se avremo avuto pazienza sullโ€™esempio di Dio che รจ tanto paziente con noi; se, infine, avremo affidato al Signore nella preghiera i nostri fratelli e sorelle. In ognuno di questi โ€œpiรน piccoliโ€ รจ presente Cristo stesso. La sua carne diventa di nuovo visibile come corpo martoriato, piagato, flagellato, denutrito, in fugaโ€ฆ per essere da noi riconosciuto, toccato e assistito con cura. Non dimentichiamo le parole di san Giovanni della Croce: ยซAlla sera della vita, saremo giudicati sullโ€™amoreยป [12].

16. Nel Vangelo di Luca troviamo un altro aspetto importante per vivere con fede il Giubileo. Racconta lโ€™evangelista che Gesรน, un sabato, ritornรฒ a Nazaret e, come era solito fare, entrรฒ nella Sinagoga. Lo chiamarono a leggere la Scrittura e commentarla. Il passo era quello del profeta Isaia dove sta scritto: ยซLo Spirito del Signore รจ sopra di me; per questo mi ha consacrato con lโ€™unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertร  gli oppressi, a proclamare lโ€™anno di misericordia del Signoreยป (61,1-2). โ€œUn anno di misericordiaโ€: รจ questo quanto viene annunciato dal Signore e che noi desideriamo vivere. Questo Anno Santo porta con sรฉ la ricchezza della missione di Gesรน che risuona nelle parole del Profeta: portare una parola e un gesto di consolazione ai poveri, annunciare la liberazione a quanti sono prigionieri delle nuove schiavitรน della societร  moderna, restituire la vista a chi non riesce piรน a vedere perchรฉ curvo su sรฉ stesso, e restituire dignitร  a quanti ne sono stati privati. La predicazione di Gesรน si rende di nuovo visibile nelle risposte di fede che la testimonianza dei cristiani รจ chiamata ad offrire. Ci accompagnino le parole dellโ€™Apostolo: ยซChi fa opere di misericordia, le compia con gioiaยป (Rm 12,8).

17. La Quaresima di questo Anno Giubilare sia vissuta piรน intensamente come momento forte per celebrare e sperimentare la misericordia di Dio. Quante pagine della Sacra Scrittura possono essere meditate nelle settimane della Quaresima per riscoprire il volto misericordioso del Padre! Con le parole del profeta Michea possiamo anche noi ripetere: Tu, o Signore, sei un Dio che toglie lโ€™iniquitร  e perdona il peccato, che non serbi per sempre la tua ira, ma ti compiaci di usare misericordia. Tu, Signore, ritornerai a noi e avrai pietร  del tuo popolo. Calpesterai le nostre colpe e getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati (cfr 7,18-19).

Le pagine del profeta Isaia potranno essere meditate piรน concretamente in questo tempo di preghiera, digiuno e caritร : ยซNon รจ piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel dividere il pane con l’affamato, nellโ€™introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza trascurare i tuoi parenti? Allora la tua luce sorgerร  come lโ€™aurora, la tua ferita si rimarginerร  presto. Davanti a te camminerร  la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirร . Allora invocherai e il Signore ti risponderร , implorerai aiuto ed egli dirร : โ€œEccomi!โ€. Se toglierai di mezzo a te lโ€™oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, se aprirai il tuo cuore allโ€™affamato, se sazierai lโ€™afflitto di cuore, allora brillerร  fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarร  come il meriggio. Ti guiderร  sempre il Signore, ti sazierร  in terreni aridi, rinvigorirร  le tue ossa; sarai come un giardino irrigato e come una sorgente le cui acque non inaridisconoยป (58,6-11).

Lโ€™iniziativa โ€œ24 ore per il Signoreโ€, da celebrarsi nel venerdรฌ e sabato che precedono la IV Domenica di Quaresima, รจ da incrementare nelle Diocesi. Tante persone si stanno riavvicinando al sacramento della Riconciliazione e tra questi molti giovani, che in tale esperienza ritrovano spesso il cammino per ritornare al Signore, per vivere un momento di intensa preghiera e riscoprire il senso della propria vita. Poniamo di nuovo al centro con convinzione il sacramento della Riconciliazione, perchรฉ permette di toccare con mano la grandezza della misericordia. Sarร  per ogni penitente fonte di vera pace interiore.

Non mi stancherรฒ mai di insistere perchรฉ i confessori siano un vero segno della misericordia del Padre. Non ci si improvvisa confessori. Lo si diventa quando, anzitutto, ci facciamo noi per primi penitenti in cerca di perdono. Non dimentichiamo mai che essere confessori significa partecipare della stessa missione di Gesรน ed essere segno concreto della continuitร  di un amore divino che perdona e che salva. Ognuno di noi ha ricevuto il dono dello Spirito Santo per il perdono dei peccati, di questo siamo responsabili. Nessuno di noi รจ padrone del Sacramento, ma un fedele servitore del perdono di Dio. Ogni confessore dovrร  accogliere i fedeli come il padre nella parabola del figlio prodigo: un padre che corre incontro al figlio nonostante avesse dissipato i suoi beni. I confessori sono chiamati a stringere a sรฉ quel figlio pentito che ritorna a casa e ad esprimere la gioia per averlo ritrovato. Non si stancheranno di andare anche verso lโ€™altro figlio rimasto fuori e incapace di gioire, per spiegargli che il suo giudizio severo รจ ingiusto, e non ha senso dinanzi alla misericordia del Padre che non ha confini. Non porranno domande impertinenti, ma come il padre della parabola interromperanno il discorso preparato dal figlio prodigo, perchรฉ sapranno cogliere nel cuore di ogni penitente lโ€™invocazione di aiuto e la richiesta di perdono. Insomma, i confessori sono chiamati ad essere sempre, dovunque, in ogni situazione e nonostante tutto, il segno del primato della misericordia.

18. Nella Quaresima di questo Anno Santo ho lโ€™intenzione di inviare i Missionari della Misericordia. Saranno un segno della sollecitudine materna della Chiesa per il Popolo di Dio, perchรฉ entri in profonditร  nella ricchezza di questo mistero cosรฌ fondamentale per la fede. Saranno sacerdoti a cui darรฒ lโ€™autoritร  di perdonare anche i peccati che sono riservati alla Sede Apostolica, perchรฉ sia resa evidente lโ€™ampiezza del loro mandato. Saranno, soprattutto, segno vivo di come il Padre accoglie quanti sono in ricerca del suo perdono. Saranno dei missionari della misericordia perchรฉ si faranno artefici presso tutti di un incontro carico di umanitร , sorgente di liberazione, ricco di responsabilitร  per superare gli ostacoli e riprendere la vita nuova del Battesimo. Si lasceranno condurre nella loro missione dalle parole dellโ€™Apostolo: ยซDio ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tuttiยป (Rm 11,32). Tutti infatti, nessuno escluso, sono chiamati a cogliere lโ€™appello alla misericordia. I missionari vivano questa chiamata sapendo di poter fissare lo sguardo su Gesรน, ยซsommo sacerdote misericordioso e degno di fedeยป (Eb 2,17).

Chiedo ai confratelli Vescovi di invitare e di accogliere questi Missionari, perchรฉ siano anzitutto predicatori convincenti della misericordia. Si organizzino nelle Diocesi delle โ€œmissioni al popoloโ€, in modo che questi Missionari siano annunciatori della gioia del perdono. Si chieda loro di celebrare il sacramento della Riconciliazione per il popolo, perchรฉ il tempo di grazia donato nellโ€™Anno Giubilare permetta a tanti figli lontani di ritrovare il cammino verso la casa paterna. I Pastori, specialmente durante il tempo forte della Quaresima, siano solleciti nel richiamare i fedeli ad accostarsi ยซal trono della grazia per ricevere misericordia e trovare graziaยป (Eb 4,16).

19. La parola del perdono possa giungere a tutti e la chiamata a sperimentare la misericordia non lasci nessuno indifferente. Il mio invito alla conversione si rivolge con ancora piรน insistenza verso quelle persone che si trovano lontane dalla grazia di Dio per la loro condotta di vita. Penso in modo particolare agli uomini e alle donne che appartengono a un gruppo criminale, qualunque esso sia. Per il vostro bene, vi chiedo di cambiare vita. Ve lo chiedo nel nome del Figlio di Dio che, pur combattendo il peccato, non ha mai rifiutato nessun peccatore. Non cadete nella terribile trappola di pensare che la vita dipende dal denaro e che di fronte ad esso tutto il resto diventa privo di valore e di dignitร . รˆ solo unโ€™illusione. Non portiamo il denaro con noi nellโ€™al di lร . Il denaro non ci dร  la vera felicitร . La violenza usata per ammassare soldi che grondano sangue non rende potenti nรฉ immortali. Per tutti, presto o tardi, viene il giudizio di Dio a cui nessuno potrร  sfuggire.

Lo stesso invito giunga anche alle persone fautrici o complici di corruzione. Questa piaga putrefatta della societร  รจ un grave peccato che grida verso il cielo, perchรฉ mina fin dalle fondamenta la vita personale e sociale. La corruzione impedisce di guardare al futuro con speranza, perchรฉ con la sua prepotenza e aviditร  distrugge i progetti dei deboli e schiaccia i piรน poveri. Eโ€™ un male che si annida nei gesti quotidiani per estendersi poi negli scandali pubblici. La corruzione รจ un accanimento nel peccato, che intende sostituire Dio con lโ€™illusione del denaro come forma di potenza. รˆ unโ€™opera delle tenebre, sostenuta dal sospetto e dallโ€™intrigo. Corruptio optimi pessima, diceva con ragione san Gregorio Magno, per indicare che nessuno puรฒ sentirsi immune da questa tentazione. Per debellarla dalla vita personale e sociale sono necessarie prudenza, vigilanza, lealtร , trasparenza, unite al coraggio della denuncia. Se non la si combatte apertamente, presto o tardi rende complici e distrugge lโ€™esistenza.

Questo รจ il momento favorevole per cambiare vita! Questo รจ il tempo di lasciarsi toccare il cuore. Davanti al male commesso, anche a crimini gravi, รจ il momento di ascoltare il pianto delle persone innocenti depredate dei beni, della dignitร , degli affetti, della stessa vita. Rimanere sulla via del male รจ solo fonte di illusione e di tristezza. La vera vita รจ ben altro. Dio non si stanca di tendere la mano. รˆ sempre disposto ad ascoltare, e anchโ€™io lo sono, come i miei fratelli vescovi e sacerdoti. รˆ sufficiente solo accogliere lโ€™invito alla conversione e sottoporsi alla giustizia, mentre la Chiesa offre la misericordia.

20. Non sarร  inutile in questo contesto richiamare al rapporto tra giustizia e misericordia. Non sono due aspetti in contrasto tra di loro, ma due dimensioni di unโ€™unica realtร  che si sviluppa progressivamente fino a raggiungere il suo apice nella pienezza dellโ€™amore. La giustizia รจ un concetto fondamentale per la societร  civile quando, normalmente, si fa riferimento a un ordine giuridico attraverso il quale si applica la legge. Per giustizia si intende anche che a ciascuno deve essere dato ciรฒ che gli รจ dovuto. Nella Bibbia, molte volte si fa riferimento alla giustizia divina e a Dio come giudice. La si intende di solito come lโ€™osservanza integrale della Legge e il comportamento di ogni buon israelita conforme ai comandamenti dati da Dio. Questa visione, tuttavia, ha portato non poche volte a cadere nel legalismo, mistificando il senso originario e oscurando il valore profondo che la giustizia possiede. Per superare la prospettiva legalista, bisognerebbe ricordare che nella Sacra Scrittura la giustizia รจ concepita essenzialmente come un abbandonarsi fiducioso alla volontร  di Dio.

Da parte sua, Gesรน parla piรน volte dellโ€™importanza della fede, piuttosto che dellโ€™osservanza della legge. รˆ in questo senso che dobbiamo comprendere le sue parole quando, trovandosi a tavola con Matteo e altri pubblicani e peccatori, dice ai farisei che lo contestavano: ยซAndate e imparate che cosa vuol dire: Misericordia io voglio e non sacrifici. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatoriยป (Mt 9,13). Davanti alla visione di una giustizia come mera osservanza della legge, che giudica dividendo le persone in giusti e peccatori, Gesรน punta a mostrare il grande dono della misericordia che ricerca i peccatori per offrire loro il perdono e la salvezza. Si comprende perchรฉ, a causa di questa sua visione cosรฌ liberatrice e fonte di rinnovamento, Gesรน sia stato rifiutato dai farisei e dai dottori della legge. Questi per essere fedeli alla legge ponevano solo pesi sulle spalle delle persone, vanificando perรฒ la misericordia del Padre. Il richiamo allโ€™osservanza della legge non puรฒ ostacolare lโ€™attenzione per le necessitร  che toccano la dignitร  delle persone.

Il richiamo che Gesรน fa al testo del profeta Osea โ€“ ยซvoglio lโ€™amore e non il sacrificioยป (6,6) โ€“ รจ molto significativo in proposito. Gesรน afferma che dโ€™ora in avanti la regola di vita dei suoi discepoli dovrร  essere quella che prevede il primato della misericordia, come Lui stesso testimonia condividendo il pasto con i peccatori. La misericordia, ancora una volta, viene rivelata come dimensione fondamentale della missione di Gesรน. Essa รจ una vera sfida dinanzi ai suoi interlocutori che si fermavano al rispetto formale della legge. Gesรน, invece, va oltre la legge; la sua condivisione con quelli che la legge considerava peccatori fa comprendere fin dove arriva la sua misericordia.

Anche lโ€™apostolo Paolo ha fatto un percorso simile. Prima di incontrare Cristo sulla via di Damasco, la sua vita era dedicata a perseguire in maniera irreprensibile la giustizia della legge (cfr Fil 3,6). La conversione a Cristo lo portรฒ a ribaltare la sua visione, a tal punto che nella Lettera ai Galati afferma: ยซAbbiamo creduto anche noi in Cristo Gesรน per essere giustificati per la fede in Cristo e non per le opere della Leggeยป (2,16). La sua comprensione della giustizia cambia radicalmente. Paolo ora pone al primo posto la fede e non piรน la legge. Non รจ lโ€™osservanza della legge che salva, ma la fede in Gesรน Cristo, che con la sua morte e resurrezione porta la salvezza con la misericordia che giustifica. La giustizia di Dio diventa adesso la liberazione per quanti sono oppressi dalla schiavitรน del peccato e di tutte le sue conseguenze. La giustizia di Dio รจ il suo perdono (cfr Sal 51,11-16).

21. La misericordia non รจ contraria alla giustizia ma esprime il comportamento di Dio verso il peccatore, offrendogli unโ€™ulteriore possibilitร  per ravvedersi, convertirsi e credere. Lโ€™esperienza del profeta Osea ci viene in aiuto per mostrarci il superamento della giustizia nella direzione della misericordia. Lโ€™epoca di questo profeta รจ tra le piรน drammatiche della storia del popolo ebraico. Il Regno รจ vicino alla distruzione; il popolo non รจ rimasto fedele allโ€™alleanza, si รจ allontanato da Dio e ha perso la fede dei Padri. Secondo una logica umana, รจ giusto che Dio pensi di rifiutare il popolo infedele: non ha osservato il patto stipulato e quindi merita la dovuta pena, cioรจ lโ€™esilio. Le parole del profeta lo attestano: ยซNon ritornerร  al paese dโ€™Egitto, ma Assur sarร  il suo re, perchรฉ non hanno voluto convertirsiยป (Os 11,5). Eppure, dopo questa reazione che si richiama alla giustizia, il profeta modifica radicalmente il suo linguaggio e rivela il vero volto di Dio: ยซIl mio cuore si commuove dentro di me, il mio intimo freme di compassione. Non darรฒ sfogo allโ€™ardore della mia ira, non tornerรฒ a distruggere รˆfraim, perchรฉ sono Dio e non uomo; sono il Santo in mezzo a te e non verrรฒ da te nella mia iraยป (11,8-9). Santโ€™Agostino, quasi a commentare le parole del profeta dice: ยซรˆ piรน facile che Dio trattenga lโ€™ira piรน che la misericordiaยป[13]. รˆ proprio cosรฌ. Lโ€™ira di Dio dura un istante, mentre la sua misericordia dura in eterno.

Se Dio si fermasse alla giustizia cesserebbe di essere Dio, sarebbe come tutti gli uomini che invocano il rispetto della legge. La giustizia da sola non basta, e lโ€™esperienza insegna che appellarsi solo ad essa rischia di distruggerla. Per questo Dio va oltre la giustizia con la misericordia e il perdono. Ciรฒ non significa svalutare la giustizia o renderla superflua, al contrario. Chi sbaglia dovrร  scontare la pena. Solo che questo non รจ il fine, ma lโ€™inizio della conversione, perchรฉ si sperimenta la tenerezza del perdono. Dio non rifiuta la giustizia. Egli la ingloba e supera in un evento superiore dove si sperimenta lโ€™amore che รจ a fondamento di una vera giustizia. Dobbiamo prestare molta attenzione a quanto scrive Paolo per non cadere nello stesso errore che lโ€™Apostolo rimproverava ai Giudei suoi contemporanei: ยซIgnorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria, non si sono sottomessi alla giustizia di Dio. Ora, il termine della Legge รจ Cristo, perchรฉ la giustizia sia data a chiunque credeยป (Rm 10,3-4). Questa giustizia di Dio รจ la misericordia concessa a tutti come grazia in forza della morte e risurrezione di Gesรน Cristo. La Croce di Cristo, dunque, รจ il giudizio di Dio su tutti noi e sul mondo, perchรฉ ci offre la certezza dellโ€™amore e della vita nuova.

22. Il Giubileo porta con sรฉ anche il riferimento allโ€™indulgenza. Nellโ€™Anno Santo della Misericordia essa acquista un rilievo particolare. Il perdono di Dio per i nostri peccati non conosce confini. Nella morte e risurrezione di Gesรน Cristo, Dio rende evidente questo suo amore che giunge fino a distruggere il peccato degli uomini. Lasciarsi riconciliare con Dio รจ possibile attraverso il mistero pasquale e la mediazione della Chiesa. Dio quindi รจ sempre disponibile al perdono e non si stanca mai di offrirlo in maniera sempre nuova e inaspettata. Noi tutti, tuttavia, facciamo esperienza del peccato. Sappiamo di essere chiamati alla perfezione (cfr Mt 5,48), ma sentiamo forte il peso del peccato. Mentre percepiamo la potenza della grazia che ci trasforma, sperimentiamo anche la forza del peccato che ci condiziona. Nonostante il perdono, nella nostra vita portiamo le contraddizioni che sono la conseguenza dei nostri peccati. Nel sacramento della Riconciliazione Dio perdona i peccati, che sono davvero cancellati; eppure, lโ€™impronta negativa che i peccati hanno lasciato nei nostri comportamenti e nei nostri pensieri rimane. La misericordia di Dio perรฒ รจ piรน forte anche di questo. Essa diventa indulgenza del Padre che attraverso la Sposa di Cristo raggiunge il peccatore perdonato e lo libera da ogni residuo della conseguenza del peccato, abilitandolo ad agire con caritร , a crescere nellโ€™amore piuttosto che ricadere nel peccato.

La Chiesa vive la comunione dei Santi. Nellโ€™Eucaristia questa comunione, che รจ dono di Dio, si attua come unione spirituale che lega noi credenti con i Santi e i Beati il cui numero รจ incalcolabile (cfr Ap 7,4). La loro santitร  viene in aiuto alla nostra fragilitร , e cosรฌ la Madre Chiesa รจ capace con la sua preghiera e la sua vita di venire incontro alla debolezza di alcuni con la santitร  di altri. Vivere dunque lโ€™indulgenza nellโ€™Anno Santo significa accostarsi alla misericordia del Padre con la certezza che il suo perdono si estende su tutta la vita del credente. Indulgenza รจ sperimentare la santitร  della Chiesa che partecipa a tutti i benefici della redenzione di Cristo, perchรฉ il perdono sia esteso fino alle estreme conseguenze a cui giunge lโ€™amore di Dio. Viviamo intensamente il Giubileo chiedendo al Padre il perdono dei peccati e lโ€™estensione della sua indulgenza misericordiosa.

23. La misericordia possiede una valenza che va oltre i confini della Chiesa. Essa ci relaziona allโ€™Ebraismo e allโ€™Islam, che la considerano uno degli attributi piรน qualificanti di Dio. Israele per primo ha ricevuto questa rivelazione, che permane nella storia come inizio di una ricchezza incommensurabile da offrire allโ€™intera umanitร . Come abbiamo visto, le pagine dellโ€™Antico Testamento sono intrise di misericordia, perchรฉ narrano le opere che il Signore ha compiuto a favore del suo popolo nei momenti piรน difficili della sua storia. Lโ€™Islam, da parte sua, tra i nomi attribuiti al Creatore pone quello di Misericordioso e Clemente. Questa invocazione รจ spesso sulle labbra dei fedeli musulmani, che si sentono accompagnati e sostenuti dalla misericordia nella loro quotidiana debolezza. Anchโ€™essi credono che nessuno puรฒ limitare la misericordia divina perchรฉ le sue porte sono sempre aperte.

Questo Anno Giubilare vissuto nella misericordia possa favorire lโ€™incontro con queste religioni e con le altre nobili tradizioni religiose; ci renda piรน aperti al dialogo per meglio conoscerci e comprenderci; elimini ogni forma di chiusura e di disprezzo ed espella ogni forma di violenza e di discriminazione.

24. Il pensiero ora si volge alla Madre della Misericordia. La dolcezza del suo sguardo ci accompagni in questo Anno Santo, perchรฉ tutti possiamo riscoprire la gioia della tenerezza di Dio. Nessuno come Maria ha conosciuto la profonditร  del mistero di Dio fatto uomo. Tutto nella sua vita รจ stato plasmato dalla presenza della misericordia fatta carne. La Madre del Crocifisso Risorto รจ entrata nel santuario della misericordia divina perchรฉ ha partecipato intimamente al mistero del suo amore.

Scelta per essere la Madre del Figlio di Dio, Maria รจ stata da sempre preparata dallโ€™amore del Padre per essere Arca dellโ€™Alleanza tra Dio e gli uomini. Ha custodito nel suo cuore la divina misericordia in perfetta sintonia con il suo Figlio Gesรน. Il suo canto di lode, sulla soglia della casa di Elisabetta, fu dedicato alla misericordia che si estende ยซdi generazione in generazioneยป (Lc 1,50). Anche noi eravamo presenti in quelle parole profetiche della Vergine Maria. Questo ci sarร  di conforto e di sostegno mentre attraverseremo la Porta Santa per sperimentare i frutti della misericordia divina.

Presso la croce, Maria insieme a Giovanni, il discepolo dellโ€™amore, รจ testimone delle parole di perdono che escono dalle labbra di Gesรน. Il perdono supremo offerto a chi lo ha crocifisso ci mostra fin dove puรฒ arrivare la misericordia di Dio. Maria attesta che la misericordia del Figlio di Dio non conosce confini e raggiunge tutti senza escludere nessuno. Rivolgiamo a lei la preghiera antica e sempre nuova della Salve Regina, perchรฉ non si stanchi mai di rivolgere a noi i suoi occhi misericordiosi e ci renda degni di contemplare il volto della misericordia, suo Figlio Gesรน.

La nostra preghiera si estenda anche ai tanti Santi e Beati che hanno fatto della misericordia la loro missione di vita. In particolare il pensiero รจ rivolto alla grande apostola della misericordia, santa Faustina Kowalska. Lei, che fu chiamata ad entrare nelle profonditร  della divina misericordia, interceda per noi e ci ottenga di vivere e camminare sempre nel perdono di Dio e nellโ€™incrollabile fiducia nel suo amore.

25. Un Anno Santo straordinario, dunque, per vivere nella vita di ogni giorno la misericordia che da sempre il Padre estende verso di noi. In questo Giubileo lasciamoci sorprendere da Dio. Lui non si stanca mai di spalancare la porta del suo cuore per ripetere che ci ama e vuole condividere con noi la sua vita. La Chiesa sente in maniera forte lโ€™urgenza di annunciare la misericordia di Dio. La sua vita รจ autentica e credibile quando fa della misericordia il suo annuncio convinto. Essa sa che il suo primo compito, soprattutto in un momento come il nostro colmo di grandi speranze e forti contraddizioni, รจ quello di introdurre tutti nel grande mistero della misericordia di Dio, contemplando il volto di Cristo. La Chiesa รจ chiamata per prima ad essere testimone veritiera della misericordia professandola e vivendola come il centro della Rivelazione di Gesรน Cristo. Dal cuore della Trinitร , dallโ€™intimo piรน profondo del mistero di Dio, sgorga e scorre senza sosta il grande fiume della misericordia. Questa fonte non potrร  mai esaurirsi, per quanti siano quelli che vi si accostano. Ogni volta che ognuno ne avrร  bisogno, potrร  accedere ad essa, perchรฉ la misericordia di Dio รจ senza fine. Tanto รจ imperscrutabile la profonditร  del mistero che racchiude, tanto รจ inesauribile la ricchezza che da essa proviene.

In questo Anno Giubilare la Chiesa si faccia eco della Parola di Dio che risuona forte e convincente come una parola e un gesto di perdono, di sostegno, di aiuto, di amore. Non si stanchi mai di offrire misericordia e sia sempre paziente nel confortare e perdonare. La Chiesa si faccia voce di ogni uomo e ogni donna e ripeta con fiducia e senza sosta: ยซRicordati, Signore, della tua misericordia e del tuo amore, che รจ da sempreยป (Sal 25,6).

Dato a Roma, presso San Pietro, lโ€™11 aprile, Vigilia della II Domenica di Pasqua o della Divina Misericordia, dellโ€™Anno del Signore 2015, terzo di pontificato.

Franciscus

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[1] Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. Dei Verbum, 4.

[2]ย Discorso di apertura del Conc. Ecum. Vat. II, Gaudet Mater Ecclesia, 11 ottobre 1962, 2-3.

[3]ย Allocuzione nellโ€™ultima sessione pubblica, 7 dicembre 1965.

[4] Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. Lumen Gentium, 16; Cost. past. Gaudium et spes, 15.

[5] TOMMASO Dโ€™AQUINO, Summa Theologiae, II-II, q. 30, a. 4.

[6] XXVI Domenica del Tempo Ordinario. Questa colletta appare giร , nellโ€™VIII secolo, tra i testi eucologici del Sacramentario Gelasiano (1198).

[7]ย Cfr Om. 21: CCL 122, 149-151.

[8]ย Esort. ap. Evangelii gaudium, 24.

[9] N. 2.

[10] Giovanni Paolo II, Lett. Enc. Dives in misericordia,15.

[11]ย Ibid., 13.

[12]ย Parole di luce e di amore, 57.

[13] Enarr. in Ps.ย 76, 11.

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