
Bologna, 17 marzo 2015
ยซDesidero partire da quanto ho sentito dire da un contadino: โMonsignor Romero ha detto la veritร . Ha difeso noi poveri, per questo lo hanno uccisoโยป. ร condensata in questa frase il senso del libro Romero, martire di Cristo e degli oppressi (Editrice Missionaria Italiana, in libreria dal 20 marzo) a firma di Jon Sobrino, gesuita spagnolo, tra i piรน noti teologi del mondo, giร amico e stretto collaboratore in campo teologico del vescovo-martire salvadoregno che papa Francesco ha deciso di beatificare a 35 anni dalla sua uccisione mentre stava celebrando messa (24 marzo 1980).
Nel volume Sobrino (lui stesso a rischio di martirio: scampรฒ per caso agli squadroni della morte che nel 1989 allโUniversitร Centroamericana di San Salvador uccisero 6 gesuiti e 2 domestiche) traccia il suo personale profilo di Romero insieme ad una densa riflessione teologica sul ministero episcopale del monseรฑor: ยซPer la sua fede in Dio egli รจ stato difensore della vita e specialmente della vita dei poveriยป. Sobrino riferisce poi due aneddoti importanti. Quando nel 1979, allโassemblea di Puebla dei vescovi latinoamericani, รscar Romero incontrรฒ Leonardo Boff, uno dei teologi della liberazione piรน in vista, gli confidรฒ: ยซNel mio Paese si uccide orribilmente. ร necessario difendere quel minimo che รจ il massimo dono di Dio: la vitaยป
Inoltre, rivela lโultima lettera che Romero scrisse, il giorno stesso della sua uccisione, indirizzata a dom Pedro Casaldรกliga, il vescovo di Sรฃo Fรฉlix, in Brasile, noto per il suo grande impegno sociale: ยซLa sua calorosa adesione โ scriveva Romero โ incoraggia considerevolmente la fedeltร alla nostra missione di continuare a essere espressione delle speranze e angosce dei poveri, felici di correre come Gesรน gli stessi rischi, per identificarci con la causa dei derelittiยป.
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Infine, a sorpresa, Sobrino โ che nel 2007 รจ stato ยซcensuratoยป della Congregazione per la dottrina della fede per alcuni suoi saggi cristologici – afferma che Giovanni Paolo II (considerato da alcuni insensibile alla causa di Romero) difese e sostenne lโarcivescovo di San Salvador: ยซRomero tornรฒ soddisfatto dalla sua seconda visita a Giovanni Paolo II, mentre invece la prima, come dice nel suo diario, lโaveva lasciato triste e deluso perchรฉ il papa, che sembrava male informato, non lโaveva compreso bene. A mio parere Giovanni Paolo II ebbe unโevoluzione nellโapprezzamento di monsignor Romero, finchรฉ giunse a lodarlo pubblicamente come pastore e martire che aveva dato la vita per amore di Dio e dei suoi fratelli. […] Da quanto ho sentito, Giovanni Paolo II lo considerava un vero martireยป.
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Frasi significative di Jon Sobrino tratte da Romero, martire di Cristo e degli oppressi
ยซPiรน volte ho domandato a persone semplici chi fosse monsignor Romero. La risposta รจ: โRomero ha detto la veritร , ha difeso noi poveri, e per questo lโhanno uccisoโ. In queste parole cโรจ acutezza, ammirazione, ma soprattutto amore. Le persone hanno visto in monsignor Romero qualcuno che veramente le ha amate. E questo รจ una buona notizia, un vangeloยป. (p. 7)
ยซMonsignor Romero ha toccato qualcosa di profondo dellโessere umano e dei credenti. Credo offra a tutti noi una via di umanizzazione. Ci ha aiutati a capire meglio che cosa siamo e come dobbiamo essere. E a tutti noi ha offerto la realtร di Gesรน, di Dio, per giungere a essere credenti e umaniยป. (p. 91)
ยซRomero non ha messo limiti alla volontร di Dio con le innumerevoli norme, anche ecclesiali, con le quali gli uomini, oggi come al tempo di Gesรน, vogliono rimpicciolire, manipolare e anche svilire Dio. Invece ha cercato la volontร di Dio dove realmente la sโincontra, lร dovโรจ in gioco la vita e la morte degli uomini, lร dove il peccato fa degli uomini schiavi e scarti umani, lร dove nasce il clamore della giustizia, la speranza di una societร e di un uomo sempre piรน umanoยป. (p. 107)
ยซMonsignor Romero ha creduto nel Dio della vita, ma non in modo astratto o universalistico, bensรฌ in modo concreto e parziale, per difendere la vita dei poveri e cosรฌ difendere Dio. Parafrasando santโIreneo รจ giunto a dire โLa gloria di Dio รจ il povero che viveโ e ne seguono la sua costante difesa della vita dei poveri, le sue denunce, ma anche le sue richieste di giustizia, di cambi radicali nelle strutture che producono morte, il suo incoraggiamento allโorganizzazione politica dei poveri, le sue richieste che a favore dei poveri fossero organizzate lโeconomia, la giustizia, le forze armate, lโeducazione, i mezzi di comunicazione e anche la Chiesaยป. (p. 241)
ยซMonsignor Romero รจ stato, indubbiamente, un profeta ineguagliabile in cui la parola di Dio fluiva come acqua trasparente e smascherava i cuori come spada affilata, denunciava con rigore gli oppressori e difendeva teneramente gli oppressi. In lui i poveri hanno riconosciuto la veritร del loro silenzio e lโhanno proclamato โla voce di chi non ha voceโ. ร stato anche maestro lucido che ha illuminato la strada del suo popolo, insegnando con chiarezza e imparando dai poveriยป. (p. 270)
LโAUTORE
Jon Sobrino (1938), gesuita di origini basche, vive in Salvador dal 1957. Teologo di fama mondiale, fu collaboratore di Romero. Nel 1989 sfuggรฌ per caso alla strage degli squadroni della morte allโUniversitร Centroamericana (Uca) di San Salvador, nella quale vennero uccisi sei suoi confratelli e due domestiche. Nel 2007 la Congregazione per la dottrina della fede ha ยซcensuratoยป due dei suoi scritti piรน celebri, La fede in Gesรน Cristo e Gesรน Cristo liberatore (Cittadella). Emi ha pubblicato il suo Scrivo a te, fratello martire, raccolta di sue lettere a padre Ignacio Ellacurรญa, una delle vittime del massacro dellโUCA. In allegato, la copertina del libro. Jon Sobrino, Romero, martire di Cristo e degli oppressi, Collana Vita di missione โ Nuova serie, Editrice Missionaria Italiana, pp. 288, euro 17,00
