Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Nel Vangelo di oggi Gesรน insiste sulle condizioni per essere suoi discepoli: non anteporre nulla allโamore per Lui, portare la propria croce e seguirlo. Molta gente infatti si avvicinava a Gesรน, voleva entrare tra i suoi seguaci; e questo accadeva specialmente dopo qualche segno prodigioso, che lo accreditava come il Messia, il Re dโIsraele. Ma Gesรน non vuole illudere nessuno. Lui sa bene che cosa lo attende a Gerusalemme, qual รจ la via che il Padre gli chiede di percorrere: รจ la via della croce, del sacrificio di se stesso per il perdono dei nostri peccati. Seguire Gesรน non significa partecipare a un corteo trionfale! Significa condividere il suo amore misericordioso, entrare nella sua grande opera di misericordia per ogni uomo e per tutti gli uomini. Lโopera di Gesรน รจ proprio unโopera di misericordia, di perdono, di amore! ร tanto misericordioso Gesรน! E questo perdono universale, questa misericordia, passa attraverso la croce. Gesรน non vuole compiere questa opera da solo: vuole coinvolgere anche noi nella missione che il Padre gli ha affidato. Dopo la risurrezione dirร ai suoi discepoli: ยซCome il Padre ha mandato me, anche io mando voi โฆ A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonatiยป (Gvย 20,21.22). Il discepolo di Gesรน rinuncia a tutti i beni perchรฉ ha trovato in Lui il Bene piรน grande, nel quale ogni altro bene riceve il suo pieno valore e significato: i legami familiari, le altre relazioni, il lavoro, i beni culturali ed economici e cosรฌ viaโฆ Il cristiano si distacca da tutto e ritrova tutto nella logica del Vangelo, la logica dellโamore e del servizio.
Per spiegare questa esigenza, Gesรน usa due parabole: quella della torre da costruire e quella del re che va alla guerra. Questa seconda parabola dice cosรฌ: ยซQuale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se puรฒ affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre lโaltro รจ ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere la paceยป (Lcย 14,31-32). Qui Gesรน non vuole affrontare il tema della guerra, รจ solo una parabola. Perรฒ, in questo momento in cui stiamo fortemente pregando per la pace, questa Parola del Signore ci tocca sul vivo, e in sostanza ci dice: cโรจ una guerra piรน profonda che dobbiamo combattere, tutti! ร la decisione forte e coraggiosa di rinunciare al male e alle sue seduzioni e di scegliere il bene, pronti a pagare di persona: ecco il seguire Cristo, ecco il prendere la propria croce! Questa guerra profonda contro il male! A che serve fare guerre, tante guerre, se tu non sei capace di fare questa guerra profonda contro il male? Non serve a niente! Non vaโฆ Questo comporta, tra lโaltro, questa guerra contro il male comporta dire no allโodio fratricida e alle menzogne di cui si serve; dire no alla violenza in tutte le sue forme; dire no alla proliferazione delle armi e al loro commercio illegale. Ce nโรจ tanto! Ce nโรจ tanto! E sempre rimane il dubbio: questa guerra di lร , questโaltra di lร – perchรฉ dappertutto ci sono guerre – รจ davvero una guerra per problemi o รจ una guerra commerciale per vendere queste armi nel commercio illegale? Questi sono i nemici da combattere, uniti e con coerenza, non seguendo altri interessi se non quelli della pace e del bene comune.
Cari fratelli, oggi ricordiamo anche la Nativitร della Vergine Maria, festa particolarmente cara alle Chiese Orientali. E tutti noi, adesso, possiamo inviare un bel saluto a tutti i fratelli, sorelle, vescovi, monaci, monache delle Chiese Orientali, Ortodosse e Cattoliche: un bel saluto! Gesรน รจ il sole, Maria รจ lโaurora che preannuncia il suo sorgere. Ieri sera abbiamo vegliato affidando alla sua intercessione la nostra preghiera per la pace nel mondo, specialmente in Siria e in tutto il Medio Oriente. La invochiamo ora come Regina della Pace. Regina della Pace prega per noi! Regina della Pace prega per noi!
Dopo l’Angelus
Vorrei ringraziare tutti coloro che, in diversi modi, hanno aderito allaย veglia di preghiera e digiuno di ieri sera. Ringrazio tante persone che hanno unito lโofferta delle loro sofferenze. Ringrazio le autoritร civili, come pure i membri di altre comunitร cristiane o di altre religioni, e uomini e donne di buona volontร che hanno vissuto, in questa circostanza, momenti di preghiera, di digiuno, di riflessione.
Ma lโimpegno continua: andiamo avanti con la preghiera e con opere di pace! Vi invito a continuare a pregare perchรฉ cessi subito la violenza e la devastazione in Siria e si lavori con rinnovato impegno per una giusta soluzione al conflitto fratricida. Preghiamo anche per gli altri Paesi del Medio Oriente, particolarmente per il Libano, perchรฉ trovi la desiderata stabilitร e continui ad essere modello di convivenza; per lโIraq, perchรฉ la violenza settaria lasci il passo alla riconciliazione; e per il processo di pace tra Israeliani e Palestinesi, perchรฉ progredisca con decisione e coraggio. E preghiamo per lโEgitto, affinchรฉ tutti gli Egiziani, musulmani e cristiani, si impegnino a costruire insieme la societร per il bene dellโintera popolazione. La ricerca della pace รจ lunga, e richiede pazienza e perseveranza! Andiamo avanti con la preghiera!
Con gioia ricordo che ieri, a Rovigo, รจ stata proclamata Beata Maria Bolognesi, fedele laica di quella terra, nata nel 1924 e morta nel 1980. Spese tutta la sua vita al servizio degli altri, specialmente poveri e malati, sopportando grandi sofferenze in profonda unione con la passione di Cristo. Rendiamo grazie a Dio per questa testimone del Vangelo!
Saluto con affetto tutti i pellegrini presenti, tutti! In particolare i fedeli del Patriarcato di Venezia, guidati dal Patriarca; gli Ex-allievi e le Ex-allieve delle Figlie di Maria Ausiliatrice; e i partecipanti alla โCampagna della Madonna Pellegrina di Schoenstattโ.
Saluto i fedeli di Carcare, Bitonto, Sciacca, Nocera Superiore, e della diocesi di Acerra; la Compagnia delle Sorelle del Santo Rosario di Villa Pitignano; i giovani di Torano Nuovo, Martignano, Tencarola e Carmignano, e quelli venuti con le Sorelle della Misericordia di Verona.
Saluto il Coro di San Giovanni Ilarione, le associazioni โPace e Gioiaโ di Santa Vittoria dโAlba e โCalimaโ di Orzinuovi, e i donatori di sangue di Cimolais.
A tutti auguro una buona domenica. Buon pranzo e arrivederci.
Fonte: Radio Vaticana via FeedRss
(The content of this podcast is copyrighted by Vatican Radio which, according to its statute, is entrusted to manage and protect the sound recordings of the Roman Pontiff, ensuring that their pastoral character and intellectual property’s rights are protected when used by third parties. The content of this podcast is made available only for personal and private use and cannot be exploited for commercial purposes, without prior written authorization by Vatican Radio. For further information, please contact the International Relation Office at relint@vatiradio.va)

