Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti
LETTERA AI PRESIDENTI DELLE CONFERENZE DEI VESCOVI SUL RITO DI ISTITUZIONE DEI CATECHISTI
Eminenza / Eccellenza Reverendissima,
recentemente Papa Francesco รจ intervenuto con due Lettere Apostoliche in forma di ยซMotu Proprioยป sul tema dei ministeri istituiti. La prima, Spiritus Domini, del 10 gennaio 2021, ha modificato il can. 230 ยง1 del Codice di Diritto Canonico circa lโaccesso delle persone di sesso femminile al ministero istituito del Lettorato e dellโAccolitato. La seconda, Antiquum ministerium, del 10 maggio 2021, ha istituito il ministero di Catechista.
Gli interventi del Santo Padre mentre approfondiscono la riflessione sui ministeri che san Paolo VI aveva avviato con la Lettera Apostolica in forma di ยซMotu Proprioยป Ministeria quaedam del 15 agosto 1972, con la quale nella Chiesa latina รจ stata rinnovata la disciplina riguardante la prima tonsura, gli ordini minori e il suddiaconato, la orientano verso il futuro.
La pubblicazione del Rito di Istituzione dei Catechisti, a motivo del fatto che legem credendi lex statuat supplicandi[1], offre unโulteriore opportunitร di riflessione sulla teologia dei ministeri per giungere ad una visione organica delle distinte realtร ministeriali.
Per rispondere in tempi brevi alla necessitร di un rito di istituzione, questa Editio typica, che รจ parte del Pontificale Romanum, viene pubblicata senza Praenotanda. Il 50ยฐ anniversario di Ministeria quaedam (1972 / 2022) potrebbe essere lโoccasione per la pubblicazione di una Editio typica altera, corredata da un testo di Praenotanda.
La presente Editio typica puรฒ essere ampiamente adattata da parte delle Conferenze Episcopali che hanno il compito di chiarire il profilo e il ruolo dei Catechisti, di offrire loro percorsi formativi adeguati, di formare le comunitร perchรฉ ne comprendano il servizio.[2] Tale adattamento dovrร seguire quanto disposto dal Decreto generale attuativo del Motu Proprio Magnum Principium[3] per ottenere la confirmatio o la recognitio da parte della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
La presente lettera che accompagna la pubblicazione dellโEditio typica del Rito di istituzione dei Catechisti vuole offrire un contributo alla riflessione delle Conferenze Episcopali, proponendo alcune note sul ministero di Catechista, sui requisiti necessari, sulla celebrazione del rito di istituzione.
I. Il ministero di Catechista
1. Il ministero di Catechista รจ un โservizio stabile reso alla Chiesa locale secondo le esigenze pastorali individuate dallโOrdinario del luogo, ma svolto in maniera laicale come richiesto dalla natura stessa del ministeroโ [4]: esso si presenta ampio e differenziato.
2. Anzitutto occorre sottolineare che si tratta di un ministero laicale che ha per fondamento la comune condizione di battezzato e il sacerdozio regale ricevuto nel Sacramento del Battesimo ed รจ essenzialmente distinto dal ministero ordinato che si riceve con il Sacramento dellโOrdine.[5]
3. La โstabilitร โ del ministero di Catechista รจ analoga a quella degli altri ministeri istituiti. Definire tale ministero come stabile, oltre ad esprimere il fatto che nella Chiesa esso รจ โstabilmenteโ presente, significa anche affermare che i laici che abbiano lโetร e le doti determinate con decreto dalla Conferenza Episcopale, possono essere assunti in modo stabile (come i Lettori e gli Accoliti)[6] al ministero di Catechista: ciรฒ avviene mediante il rito di istituzione che, pertanto, non puรฒ essere ripetuto. Tuttavia, lโesercizio del ministero puรฒ e deve essere regolato nella durata, nel contenuto e nelle modalitร dalle singole Conferenze Episcopali secondo le esigenze pastorali.[7]
4. I Catechisti in virtรน del Battesimo sono chiamati ad essere corresponsabili nella Chiesa locale per lโannuncio e la trasmissione della fede, svolgendo tale ruolo in collaborazione con i ministri ordinati e sotto la loro guida. ยซCatechizzare รจ condurre qualcuno a scrutare il mistero di Cristo in tutte le sue dimensioni. [โฆ] ร svelare nella persona di Cristo lโintero disegno di Dio, che in essa si compie. ร cercare di comprendere il significato dei gesti e delle parole di Cristo, dei segni da lui operati, poichรฉ essi ad un tempo nascondono e rivelano il suo mistero. In questo senso, lo scopo definitivo della catechesi รจ di mettere qualcuno non solo in contatto, ma in comunione, in intimitร con Gesรน Cristo: egli solo puรฒ condurre allโamore del Padre nello Spirito e puรฒ farci partecipare alla vita della santa Trinitร ยป.[8]
5. Tale finalitร comprende diversi aspetti e il suo raggiungimento si esprime in molteplici forme, definite dalle esigenze delle comunitร e dal discernimento dei Vescovi. Per questo motivo, al fine di evitare fraintendimenti, occorre tenere presente che il termine โcatechistaโ indica realtร differenti tra loro in relazione al contesto ecclesiale nel quale viene usato. I Catechisti nei territori di missione si differenziano da quelli operanti nelle Chiese di antica tradizione. Inoltre, anche le singole esperienze ecclesiali determinano caratteristiche e modalitร di azione molto diversificate, tanto da risultare difficile farne una descrizione unitaria e sintetica.[9]
6. Nella grande varietร di forme, si possono distinguere โ non in modo rigido โ due tipologie principali delle modalitร di essere Catechisti. Alcuni hanno il compito specifico della catechesi, altri quello piรน ampio di una partecipazione alle diverse forme di apostolato, in collaborazione con i ministri ordinati e obbedienti alla loro guida. La concretezza della realtร ecclesiale (Chiese di antica tradizione; giovani Chiese; ampiezza del territorio; numero dei ministri ordinati; organizzazione pastorale โฆ) determina lโaffermarsi dellโuna o dellโaltra tipologia.[10]
7. ร opportuno notare che, avendo questo ministero โuna forte valenza vocazionale che richiede il dovuto discernimento da parte del Vescovoโ [11] ed essendo il suo contenuto definito dalle singole Conferenze Episcopali (ovviamente in conformitร a quanto espresso in Antiquum ministerium), non tutti coloro che vengono chiamati โcatechistiโ, svolgendo un servizio di catechesi o di collaborazione pastorale, devono essere istituiti.
8. Di preferenza non dovrebbero essere istituiti come Catechisti:
ยญcoloro che hanno giร iniziato il cammino verso lโOrdine sacro e in particolare sono stati ammessi tra i candidati al diaconato e al presbiterato: come giร ricordato, il ministero di Catechista รจ un ministero laicale ed รจ essenzialmente distinto dal ministero ordinato che si riceve con il Sacramento dellโOrdine [12];
ยญi religiosi e le religiose (indipendentemente dalla loro appartenenza ad Istituti che hanno come carisma la catechesi), a meno che non svolgano il ruolo di referenti per una comunitร parrocchiale o di coordinatori dellโattivitร catechistica. Si ricorda che, in mancanza di ministri istituiti, possono โ come tutti i battezzati โ esercitare i ministeri โdi fattoโ, proprio in forza del Battesimo, che รจ fondamento anche della loro professione religiosa;
ยญcoloro che svolgono un servizio rivolto esclusivamente verso gli appartenenti di un movimento ecclesiale: tale funzione, ugualmente preziosa, viene, infatti, affidata dai responsabili dei singoli movimenti ecclesiali e non, come nel ministero di Catechista, dal Vescovo diocesano in seguito ad un suo discernimento in relazione alle necessitร pastorali;
ยญcoloro che insegnano la religione cattolica nelle scuole, a meno che non svolgano insieme altri compiti ecclesiali a servizio della parrocchia o della diocesi.
9. Unโattenta riflessione โ che potrร certamente essere approfondita ripensando nel loro insieme e in modo armonico tutti i ministeri istituiti โ merita il caso di coloro che accompagnano il percorso di iniziazione dei fanciulli, dei ragazzi e degli adulti. Non pare opportuno che tutti vengano istituiti come Catechisti: come giร ricordato, questo ministero ha โuna forte valenza vocazionale che richiede il dovuto discernimento da parte del Vescovoโ [13]. ร, piuttosto, assolutamente conveniente che tutti costoro ricevano allโinizio di ogni anno catechistico un pubblico mandato ecclesiale con il quale viene loro affidata tale indispensabile funzione.[14]
Non รจ escluso che alcuni di coloro che seguono lโiniziazione, dopo opportuno discernimento, vengano istituiti come ministri. Tuttavia, occorre domandarsi, in ragione del contenuto specifico di ogni ministero, quale sia il piรน adatto tra quello di Lettore e quello di Catechista.
Infatti, il rito di istituzione dei Lettori afferma che รจ loro compito educare alla fede i fanciulli e gli adulti e guidarli a ricevere degnamente i Sacramenti[15]. Considerando che รจ antica tradizione che ogni ministero sia direttamente legato ad un particolare ufficio nella celebrazione liturgica, risulta senzโaltro evidente che il proclamare la Parola nellโassemblea ben esprime il servizio di chi accompagna il cammino di iniziazione: coloro che ricevono lโinsegnamento catechistico vedrebbero nel Lettore che si fa voce della Parola lโespressione liturgica del servizio che rende a loro.
Se, invece, a coloro che seguono lโiniziazione venisse affidato โ sotto la moderazione dei ministri ordinati โ un compito di formazione o una responsabilitร nel coordinare tutta lโattivitร catechistica, allora sembrerebbe piรน opportuno che vengano istituiti come Catechisti.
In conclusione: non tutti coloro che preparano allโiniziazione fanciulli, ragazzi e adulti devono essere istituiti Catechisti: il discernimento del Vescovo puรฒ chiamare alcuni di loro, a seconda delle capacitร e delle esigenze pastorali, al ministero o di Lettore o di Catechista.
10. A motivo di quanto ora affermato, i candidati al ministero istituito di Catechista โ dovendo aver maturato una previa esperienza di catechesi[16]โ possono, dunque, essere scelti tra quelli che in modo piรน specifico svolgono il servizio dellโannuncio: essi sono chiamati a trovare forme efficaci e coerenti per il primo annuncio, per poi accompagnare quanti lo hanno accolto nella tappa propriamente iniziatica.
Il loro essere parte attiva nei riti dellโiniziazione cristiana degli adulti esprime lโimportanza del loro ministero.[17] Nella fase del pre-catecumenato i Catechisti collaborano con i Pastori, i Garanti e i Diaconi a trovare le forme piรน coerenti del primo annuncio del Vangelo, sensibilizzando alla fede e alla conversione; aiutano a discernere i segni esterni delle disposizioni di quanti intendono essere ammessi nel catecumenato.[18] In questa fase compiono unโopportuna catechesi, adattata allโanno liturgico e fondata sulle celebrazioni della Parola di Dio, capace di portare โi catecumeni non solo a una conveniente conoscenza dei dogmi e dei precetti, ma anche allโintima conoscenza del mistero della salvezzaโ.[19] Ai โcatechisti veramente degni e opportunamente preparatiโ il Vescovo affida la celebrazione degli esorcismi minori.[20]
Introdotti i catecumeni nei Sacramenti dellโiniziazione cristiana, i Catechisti rimangono nella comunitร come testimoni della fede, maestri e mistagoghi, accompagnatori e pedagoghi disponibili a favorire in ogni modo la vita dei fedeli perchรฉ si conformi al battesimo ricevuto.[21] Essi sono anche chiamati a trovare vie nuove e audaci per lโannuncio del Vangelo che permettano di suscitare e risvegliare la fede nel cuore di quanti non ne sperimentano piรน la necessitร .[22]
11. Lโambito dellโannuncio e dellโinsegnamento descrive, tuttavia, solo una parte dellโattivitร dei Catechisti istituiti: essi, infatti, sono chiamati a collaborare con i ministri ordinati nelle diverse forme di apostolato svolgendo, sotto la guida dei pastori, molteplici funzioni. Volendone offrire un elenco โ seppur non esaustivo โ possono essere indicate: la guida della preghiera comunitaria, specialmente della liturgia domenicale in assenza del presbitero o del diacono; lโassistenza ai malati; la guida delle celebrazioni delle esequie; la formazione e la guida degli altri Catechisti; il coordinamento delle iniziative pastorali; la promozione umana secondo la dottrina sociale della Chiesa; lโaiuto ai poveri; il favorire la relazione tra la comunitร e i ministri ordinati.
12. Tale ampiezza e varietร di funzioni non deve sorprendere: lโesercizio di questo ministero laicale esprime in pienezza le conseguenze dellโessere battezzati e, nella particolare situazione di una non stabile presenza di ministri ordinati, รจ partecipazione alla loro azione pastorale. ร quanto afferma il Codice di Diritto Canonico[23] nel prevedere la possibilitร di affidare ad una persona non insignita del carattere sacerdotale una partecipazione nellโesercizio della cura pastorale di una parrocchia, sempre sotto la moderazione di un presbitero. Occorre, dunque, formare la comunitร perchรฉ non veda nel Catechista un sostituto del presbitero o del diacono ma un fedele laico che vive il suo battesimo in una feconda collaborazione e corresponsabilitร con i ministri ordinati perchรฉ la loro cura pastorale raggiunga tutti.[24]
13. ร, dunque, compito delle Conferenze Episcopali chiarire il profilo, il ruolo e le forme piรน coerenti per lโesercizio del ministero dei Catechisti per il territorio di loro competenza, in linea con quanto indicato nel Motu Proprio Antiquum ministerium. Devono, inoltre, essere definiti adeguati percorsi formativi per i candidati. [25] Infine, si abbia cura anche di preparare le comunitร perchรฉ ne comprendano il senso.
II. Requisiti
14. ร compito del Vescovo diocesano discernere sulla chiamata al ministero di Catechista valutando le necessitร della comunitร e le capacitร dei candidati[26]. Possono essere ammessi tra i candidati uomini e donne che abbiano ricevuto i Sacramenti dellโiniziazione cristiana e abbiano presentato al Vescovo diocesano una petizione liberamente scritta e firmata.
15. Nel descrivere i requisiti, il Motu Proprio cosรฌ si esprime: ยซร bene che al ministero istituito di Catechista siano chiamati uomini e donne di profonda fede e maturitร umana, che abbiano unโattiva partecipazione alla vita della comunitร cristiana, che siano capaci di accoglienza, generositร e vita di comunione fraterna, che ricevano la dovuta formazione biblica, teologica, pastorale e pedagogica per essere comunicatori attenti della veritร della fede, e che abbiano giร maturato una previa esperienza di catechesi. ร richiesto che siano fedeli collaboratori dei presbiteri e dei diaconi, disponibili a esercitare il ministero dove fosse necessario, e animati da vero entusiasmo apostolicoยป.[27]
III. Celebrazione
16. Il ministero di Catechista รจ conferito dal Vescovo diocesano, o da un sacerdote da lui delegato, mediante il rito liturgico De Institutione Catechistarum promulgato dalla Sede Apostolica.
17. Il ministero puรฒ essere conferito durante la Messa o durante una celebrazione della Parola di Dio.
18. La struttura del rito prevede, dopo la liturgia della Parola, una esortazione (questo testo si presta bene allโadattamento da parte delle Conferenze Episcopali in relazione a come vorranno specificare il ruolo dei Catechisti); lโinvito alla preghiera; un testo di benedizione; la consegna del crocifisso.
* * *
In conclusione, desidero riascoltare con voi le parole โ ancora una volta profetiche โ di san Paolo VI nellโEsortazione Apostolica Evangelii Nuntiandi:
ยซNon senza provare nel Nostro intimo una grande gioia osserviamo una legione di Pastori, di religiosi e di laici i quali, appassionati della loro missione evangelizzatrice, cercano modi sempre piรน adatti di annunziare efficacemente il Vangelo. Noi incoraggiamo lโapertura che, in questa linea e con questa sollecitudine, la Chiesa sta oggi realizzando. Innanzitutto apertura alla riflessione, poi a ministeri ecclesiastici capaci di ringiovanire e di rafforzare il suo dinamismo evangelizzatore. Certamente, accanto ai ministeri ordinati, grazie ai quali alcuni sono annoverati tra i Pastori e si consacrano in maniera particolare al servizio della comunitร , la Chiesa riconosce il ruolo di ministeri non ordinati ma adatti ad assicurare speciali servizi della Chiesa stessaยป.[28]
Affidiamo a Maria, Madre della Chiesa, il nostro servizio per la costruzione del Regno.
Dalla Sede della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, il 3 dicembre 2021, memoria di san Francesco Saverio, presbitero.
โ Arthur Roche
Prefetto
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[1] Cf. Indiculus, cap. 8: Denz. n. 246 [ex n. 139]. Cfr. anche Prospero di Aquitania, De vocatione omnium gentium, 1,12: CSEL 97,104.
[2] Cf. Francesco, Antiquum ministerium, n. 9.
[3] Cf. Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, Postquam Summus Pontifex. Decreto attuativo delle disposizioni del can. 838 del Codice di Diritto Canonico (22 ottobre 2021).
[4] Francesco, Antiquum ministerium, n. 8.
[5] Cf. Francesco, Spiritus Domini, s.n.
[6] Cf. Codex Iuris Canonici, can. 230 ยง1: ยซI laici che abbiano lโetร e le doti determinate con decreto dalla Conferenza Episcopale, possono essere assunti stabilmente, mediante il rito liturgico stabilito, ai ministeri di lettori e di accoliti; tuttavia tale conferimento non attribuisce loro il diritto al sostentamento o alla rimunerazione da parte della Chiesaยป.
[7] Cf. Francesco, Antiquum ministerium, n. 9.
[8] Cf. Giovanni Paolo ii, Esortazione apostolica Catechesi tradendae (16 ottobre 1979), n. 5, in: AAS 71 (1979) 1281.
[9] Cf. Congregazione per lโEvangelizzazione dei Popoli, Guida per i catechisti (3 dicembre 1993), n. 4.
[10] Cf. ibidem.
[11] Francesco, Antiquum ministerium, n. 8.
[12] Cf. Francesco, Spiritus Domini, s.n.
[13] Francesco, Antiquum ministerium, n. 8.
[14] Cf. Rituale Romanum, De Benedictionibus, editio typica 1984, nn. 361-377.
[15] Cf. Pontificale Romanum, De institutione Lectorum et Acholytorum, n. 4: ยซLectores seu verbi Dei relatores effecti, adiutorium huic muneri praestabitis, et proinde peculiare officium in populo Dei suscipietis, et servitio fidei, quae in verbo Dei radicatur, deputabimini. Verbum enim Dei in coetu liturgico proferetis, pueros et adultos in fide et ad Sacramenta digne recipienda instituetis, nuntiumque salutis hominibus, qui adhuc illud ignorant, annuntiabitis. Hac via et vestro auxilio, homines ad cognitionem Dei Patris Filiique eius, Iesu Christi, quem ipse misit, pervenire poterunt et vitam assequi aeternamยป.
[16] Cf. Francesco, Antiquum ministerium, n. 8.
[17] Cf. Rituale Romanum, Ordo initiationis christianรฆ adultorum. Prรฆnotanda, editio typica 1972, n. 48.
[18] Cf. ibidem nn. 11.16.
[19] Cf. ibidem n.19 ยง1.
[20] Cf. ibidem n. 44.
[21] Cf. Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, Direttorio per la catechesi, n. 113.
[22] Cf. ibidem n. 41.
[23] Codex Iuris Canonici, can. 517 ยง2. ยซNel caso che il Vescovo diocesano, a motivo della scarsitร di sacerdoti, abbia giudicato di dover affidare ad un diacono o ad una persona non insignita del carattere sacerdotale o ad una comunitร di persone una partecipazione nellโesercizio della cura pastorale di una parrocchia, costituisca un sacerdote il quale, con la potestร e le facoltร di parroco, sia il moderatore della cura pastoraleยป.
[24] Cf. Giovanni Paolo ii, Esortazione apostolica post-sinodale Christifideles laici (30 dicembre 1988), n. 15; Benedetto xvi, Discorso di apertura del convegno pastorale della Diocesi di Roma sul tema:โAppartenenza ecclesiale e corresponsabilitร pastoraleโ (26 maggio 2009); Francesco, Discorso allโAzione Cattolica Italiana (3 maggio 2014).
[25] Cf. Francesco, Antiquum ministerium, n. 9.
[26] Cf. ibidem n. 8.
[27] Ibidem.
[28] Paolo VI, Esortazione Apostolica Evangelii nuntiandi (8 dicembre 1975), n. 73, in: AAS 68 (1976) 72-73.



