Versetti pericolosi – Alberto Maggi

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INTRODUZIONE

Sempre piรน spesso nella societร  e nella Chiesa si vanno affermando espressioni come valori non negoziabiliโ€ฆ tolleranza zeroโ€ฆ fare piazza pulita, termini che appartengono alle strutture di potere che difendono se stesse, ma che sono estranee al messaggio della buona notizia che i credenti hanno lโ€™impegno di vivere e annunciare.

Ogni potere, quando si sente minacciato, erige barriere difensive, si rifร  allโ€™ordine, alla disciplina e allโ€™ubbidienza. Ma la Chiesa, che non deve in alcun modo assomigliare alle strutture di potere esistenti, non puรฒ in nessun caso emulare il linguaggio e i metodi della societร .

Su questo Gesรน era stato molto chiaro e anche severo, e ai discepoli, mossi dallโ€™ambizione e dalla vanitร , aveva detto:โ€œVoi sapete che i governanti delle nazioni dominano su di esse e i capi le opprimonoโ€e, dopo questa affermazione, non certo lusinghiera verso i governanti, aveva ammonito i suoi discepoli di non imitare in alcuna maniera i potenti:ย โ€œTra voi non sarร  cosรฌ, ma chi vuole diventare grande tra voi, sarร  vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarร  vostro schiavoโ€ย (Mt 20,25-27).

Il Regno di Dio, che Gesรน รจ venuto ad annunciare e a inaugurare, richiede da parte di quanti vi aderiscono un cambio radicale dei valori esistenti nella societร . Gesรน chiede di sostituire i rapporti di forza con quelli di amore, quelli di dominio con quelli di servizio, quelli di interesse con quelli di generositร . E questo non puรฒ essere una pia teoria, ma una pratica costante, un cambio che non puรฒ venire formulato in una dottrina, ma deve essere visibile come caratteristica abituale e riconoscibile dei suoi seguaci.

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Se รจ vero che la societร  civile ha bisogno di leggi con obblighi, proibizioni e sanzioni contro i trasgressori, nella comunitร  cristiana i codici di comportamento sono altri. Come si fa a conciliare la โ€œtolleranza zeroโ€ con ilย โ€œperdonare settanta volte sette?โ€ย (Mt 18,22), il castigo con lโ€™amore al nemico, la difesa intransigente di utopistiche dottrine con il bene concreto dellโ€™uomo?

Con Gesรน non รจ piรน una legge, fosse pure divina, a regolare i rapporti tra le persone, ma lโ€™amore. La veritร  del suo messaggio non puรฒ in alcun modo essere condizionata da situazioni contingenti. Nessuna emergenza permette di annacquare la buona notizia di Gesรน. Farlo significa tradirlo. E tradire il messaggio di Gesรน equivale a tradire se stessi.

Lโ€™amore, lโ€™unico atteggiamento che Gesรน ha chiesto ai suoi di rendere manifesto in maniera tangibile, non puรฒ mai venire meno nella comunitร  che si rifร  al suo nome. Se quelli che nella societร  si sentono emarginati e disprezzati, non trovano nella comunitร  cristiana unโ€™accoglienza che prescinda dalle loro colpe, ma solo giudizi e condanne, questi perdono ogni speranza.

Quando la comunitร  dei seguaci di Gesรน non รจ capace di offrire uno sguardo di misericordia che esprima perdono, un abbraccio compassionevole che non consideri le colpe, significa che il sale ha perso il sapore eย โ€œa nullโ€™altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla genteโ€ย (Mt 5,13). Le severe parole del Cristo sono chiare: se quelli che pensano di seguirlo non sono capaci di testimoniare amore, tenerezza e compassione, non servono a nulla, e meritano il disprezzo della societร  che da essi si attendeva nuova linfa vitale. Il giudizio, lโ€™accusa, il rimprovero, il castigo, lโ€™emarginazione, il disprezzo, tutto questo si trova anche troppo nella societร , e Gesรน non รจ venuto ad appesantire con altre norme situazioni giร  insostenibili, ma lui รจ la manifestazione di quellโ€™amore cheโ€œnon spezzerร  una canna giร  incrinata, non spegnerร  una fiamma smortaโ€ย (Mt 12,20; Is 42,3).

Gesรน propone un altro volto di Dio che, se accolto, fa nascere un nuovo modo di vivere. Il Padre di Gesรน รจ un Signore che non punisce e non castiga nessuno, ma a tutti offre amore incondizionato, piรน grande di quello di una madre per il suo figliolo (โ€œSi dimentica forse una donna del suo bambino, cosรฌ da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?Anche se costoro si dimenticassero, io invece non ti dimenticherรฒ maiโ€, Is 49,15). Lโ€™amore di Dio non si arrende neanche di fronte allโ€™evidenza, non arretra davanti al tradimento e al peccato, ma รจ capace di suscitare vita lร  dove questa non cโ€™รจ. Questo suo amore il Signore aveva cercato di farlo giungere agli uomini attraverso la voce dei profeti, ma evidentemente era un messaggio che era rimasto incompreso e inascoltato.

Poi, con Gesรน, questo amore ha visto la sua massima espressione e manifestazione, ma stranamente fu fonte di scandalo fin dal suo primo apparire. Non solo i contemporanei di Gesรน si sdegnarono per il suo atteggiamento verso i peccatori, ma anche le prime comunitร  cristiane ebbero difficoltร  ad accogliere e praticare gli insegnamenti del Cristo, disattesi, annacquati e persino censurati.

Come รจ stato possibile tutto ciรฒ?

La risposta va forse cercata nella tentazione del potere che, rifiutata nettamente da Gesรน, รจ stata spesso accolta dai suoi seguaci.

Lโ€™amore รจ utile per servire, non per comandare. Per dominare e comandare lโ€™amore diventa un intralcio. Per sottomettere gli uomini cโ€™รจ bisogno di inculcare paura, e la paura di Dio, del suo castigo, รจ la piรน efficace. Ma nessuna forma di amore รจ possibile laddove esiste la paura (1 Gv 4,18).

Il Dio che mette paura, che giudica, condanna e castiga, รจ la divinitร  imposta da ogni istituzione religiosa che pretenda di esercitare un potere assoluto per sottomettere gli uomini ai suoi ordinamenti.

Il Padre che libera da ogni paura, che non giudica, non condanna, ma a tutti incondizionatamente offre il suo amore, รจ la buona notizia che Gesรน ha rivelato allโ€™umanitร  per renderla felice.

In questo libro, seguendo le linee del vangelo di Luca, il cantore della misericordia di Dio, definito da Dante lo โ€œscriba mansuetudinis Christiโ€ (Monarchia, I), si cercherร  di riscoprire la ricchezza immensa dellโ€™amore di Dio per lโ€™umanitร , un amore che deve essere urgentemente recuperato da una Chiesa che non puรฒ abbandonare la sola missione alla quale il Cristo lโ€™aveva destinata, quella di testimoniare visibilmente lโ€™amore incondizionato di Dio per ogni creatura.

Alberto Maggi

Alberto Maggi
Frate dellโ€™Ordine dei Servi di Maria, studioso appassionato della Bibbia, la interpreta sempre a servizio della giustizia, mai del potere. รˆ direttore del Centro Studi Biblici โ€œG. Vannucciโ€ a Montefano. Ha pubblicato, tra gli altri: Roba da preti (4ยช ed.), Nostra Signora degli Eretici (4ยช ed.), Come leggere il Vangelo (e non perdere la fede) (6ยช ed.), Parabole come pietre (3ยช ed.), La follia di Dio.

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