
Forse la nostra processione appare un po’ povera rispetto a ciรฒ che dovrebbe rievocare. L’importante, tuttavia, non รจ prendere in mano le palme e gli ulivi e compiere qualche passo, ma esprimere la volontร di iniziare un cammino. Questa scena infatti, che vorrebbe essere di entusiasmo, non ha valore in sรฉ: assume piuttosto il suo significato nell’insieme degli eventi successivi che culmineranno nella morte e nella risurrezione di Gesรน. Contiene perciรฒ una domanda che รจ anche un invito: vuoi tu muovere i passi entrando con Gesรน a Gerusalemme fino al calvario? Vuoi vedere dove finiscono i passi del tuo Dio, vuoi essere con lui lร dove lui รจ? Solo cosรฌ sarร tua la gioia di Pasqua.
Entriamo dunque con la domenica delle Palme nella Settimana santa, chiamata anche “autentica” o “grande”. Grande perchรฉ, come dice san Giovanni Crisostomo, ยซin essa si sono verificati per noi beni infallibili: si รจ conclusa la lunga guerra, รจ stata estinta la morte, cancellata la maledizione, rimossa ogni barriera, soppressa la schiavitรน del peccato. In essa il Dio della pace ha pacificato ogni cosa, sia in cielo che in terraยป.
Sarร dunque una settimana nella quale pregheremo in particolare per la pace a Gerusalemme e ci interrogheremo pure sulle condizioni profonde per attuare una reale pace a Gerusalemme e nel resto del mondo.
La liturgia odierna รจ quindi un preludio alla Pasqua del Signore. L’entrata in Gerusalemme dร il via all’ora storica di Cristo, l’ora verso la quale tende tutta la sua vita, l’ora che รจ al centro della storia del mondo. Gesรน stesso lo dirร poco dopo ai greci che, avendo saputo della sua presenza in cittร , chiedono di vederlo: ยซร venuta l’ora in cui sarร glorificato il Figlio dell’uomoยป (Gv 12,23). Gloria che risplenderร quando dalla croce attirerร tutti a sรฉ.
Carlo Maria MARTINI, Incontro al Signore risorto, San Paolo, Cinisello Balsamo, 2009, 159-160
- Pubblicitร -
ย
