La vita di s. Leopoldo trascorse in massima parte nell’amministrazione del sacramento della riconciliazione. A Padova, San Leopoldo fu per 34 anni, intervallati da due anni (1917Â1919) d’internamento nel Sud (Campania) durante la guerra. Le sue erano confessioni semplici: poche parole, anche a causa dello sdrucciolo;l’esortazione ad avere fede; un fermo e chiaro richiamo quando proprio occorreva, e l’assoluzione… Ma erano eccezionali l’amabilità e l’accoglienza e non comune l’esperienza della presenza di Dio che facevano quanti s ‘inginocchiavano davanti a lui per ricevere il perdono di Dio. Insieme ad esse c’erano la sola dottrina teologica e morale e la chiara capacità di guidare le anime sulla via della santità . La molla segreta della sua vita apostolica fu la consacrazione con voto di tutto se stesso con l’offerta di ogni gesto, preghiera, Eucaristia per l’unità tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa. Per questo S. Leopoldo merita di essere chiamato apostolo dell’ecumenismo; un apostolo nascosto ma vivissimo davanti a Dio che aveva nel suo cuore una donazione cioè un amore senza riserve.