Agli E.mi Membri della Conferenza Episcopale Italiana
LORO SEDI
Eminenza Rev.ma, Eccellenza Rev.ma,
ci troviamo nuovamente di fronte a un altro DPCM finalizzato a contenere la diffusione del virus COVID-19 sullโintero territorio nazionale. La delicata situazione sanitaria del Paese, come rilevato anche dal Consiglio Episcopale Permanente nella sessione straordinaria del 3 novembre, richiede una riflessione ampia su quanto e come lโemergenza inciderร sulle nostre vite, sulla vita delle nostre Chiese, sulla vita della nostra gente. Sono anche le domande che emergono dai contatti che ci scambiamo come pastori che hanno a cuore il popolo di Dio. Ci guidano le parole del Santo Padre allโUdienza Generale del 4 novembre 2020: โDobbiamo essere molto attenti alle prescrizioni delle Autoritร , siano le Autoritร politiche che le autoritร Sanitarie per difenderci da questa pandemia. Offriamo al Signore questa distanza tra noi, per il bene di tutti e pensiamo, pensiamo tanto agli ammalati, a coloro che entrano negli ospedali giร come scarti, pensiamo ai medici, agli infermieri, le infermiere, ai volontari, a tanta gente che lavora con gli ammalatiโ.
In questo senso, con responsabilitร e attenzione al bene comune, il Consiglio Permanente ha deciso di rinviare a data da destinarsi la celebrazione della 74ยช Assemblea Generale della CEI, inizialmente prevista a Roma dal 16 al 19 novembre. Lโimpegno รจ vivere questa attesa promuovendo altre forme di consultazione e di collegialitร da vivere con le Conferenze Episcopali Regionali e il Consiglio Episcopale Permanente.
Alla luce delle scelte fatte e di queste considerazioni, ecco allora alcune precisazioni circa lโultimo DPCM, che entrerร in vigore il 6 novembre e sarร valido fino al 3 dicembre. Il provvedimento divide lโItalia in tre aree – gialla, arancione e rossa – a seconda del livello di rischio. Come spiegato dal Presidente del Consiglio, lโinserimento di una Regione in una delle tre fasce di criticitร sta avvenendo con ordinanza del Ministro della Salute che recepiscono lโesito del monitoraggio periodico effettuato congiuntamente con i rappresentanti delle Regioni.
Celebrazioni. Il testo precisa nuovamente che โlโaccesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilitร di rispettare la distanza tra loro di almeno un metroโ (art.1 comma 9 lettera p).
- Pubblicitร -
Come giร nei precedenti DPCM viene chiarito che le celebrazioni con la partecipazione del popolo si svolgano nel rispetto del protocollo sottoscritto dal Governo e dalla Conferenza Episcopale Italiana, integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico (art. 1 comma 9 lettera q). Nessun cambiamento, quindi, per ciรฒ che concerne le celebrazioni. Per recarsi alle celebrazioni o nei luoghi di culto, nelle zone rosse, deve essere compilata lโautocertificazione.
Catechesi e attivitร pastorali. Alla luce delle indicazioni del DPCM, si consiglia una consapevole prudenza per lo svolgimento della catechesi e per le altre attivitร pastorali. Si raccomanda lโapplicazione dei protocolli indicati dalle autoritร . Si abbia cura di non disperdere lโattenzione alla persona e alle relazioni, con il coinvolgimento delle famiglie, anche attraverso lโuso del digitale. Giร lโUfficio catechistico nazionale con il testo โRipartiamo insiemeโ aveva suggerito alcune piste operative. In particolare, per le zone rosse, si evitino momenti in presenza favorendo, con creativitร , modalitร di incontro giร sperimentate nei mesi precedenti. Con la dovuta attenzione alle varie fasce di etร .
Data la mutevolezza del quadro generale sarร decisivo il raccordo con le Istituzioni civili, a livello locale e regionale, in una logica di collaborazione per il bene delle persone.
In questo momento non possiamo non rinnovare la nostra vicinanza, il nostro affetto e la nostra preghiera per il Cardinale Presidente, ricoverato presso lโOspedale โSanta Maria della Misericordiaโ di Perugia. Un pensiero anche per tutti i confratelli ammalati di COVID-19.
Vi saluto con lโauspicio emerso durante il Consiglio Permanente: โLa comunione spirituale che unisce i credenti in Cristo sia il viatico per affrontare insieme le sfide di questa stagione dellโumanitร โ.
Un saluto fraterno.
Stefano Russo
Segretario Generale
PROT. N. 529/2020
Roma, 5 novembre 2020
