Cโera un uomo ricco e avido che improvvisamente trovรฒ il suo oro tramutato in cenere. Tanto se ne afflisse, che si mise a letto rifiutando ogni cibo. Un amico, saputo della sua malattia, andรฒ a visitarlo e apprese la causa del suo dolore. Gli disse allora: ยซNon facevi buon uso delle tue ricchezze. Esse perciรฒ, quando le ammassavi, non erano migliori della cenere. Ora ascolta il mio consiglio: stendi una stuoia nel tuo bazar, mettici sopra questa cenere, e fingi di farne commercioยป.
Il ricco fece come lโamico gli aveva consigliato, e quando qualcuno gli chiese: ยซPerchรฉ vendi cenere?ยป, egli rispose: ยซMetto in vendita i miei beniยป. Un giorno venne a passare di lรฌ una ragazza orfana e molto povera, ma senza cupidigia nel cuore. Vedendo il mercante nel bazar, gli disse: ยซSignore, perchรฉ hai ammucchiato lรฌ per venderli, oro ed argento?ยป. Il ricco mercante rispose: ยซVuoi porgermi, per favore, quellโoro e quellโargento?ยป. Ed ella prese una manciata di cenere, che subito si tramutรฒ in oro. Per chi ha le mani pure, la cenere diventa oro; ma per chi ha la cupidigia nel cuore, lโoro si tramuta in cenere.
(Parabola buddista)
Racconto letto da don Paolo Alliata
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