PAPA FRANCESCO
MEDITAZIONE MATTUTINA DEL 3 MAGGIO 2020
NELLA CAPPELLA DELLAย DOMUS SANCTAE MARTHAE
Il Papa prega per i sacerdoti e i medici che danno la vita
https://youtu.be/xua7HDDZ4H4
Ascolta solo l’omelia
Introduzione
A tre settimane dalla Risurrezione del Signore, la Chiesa oggi nella quarta domenica di Pasqua celebra la domenica del Buon Pastore, Gesรน Buon Pastore. Questo mi fa pensare a tanti pastori che nel mondo danno la vita per i fedeli, anche in questa pandemia, tanti, piรน di 100 qui in Italia sono venuti a mancare. Penso anche ad altri pastori che curano il bene della gente, i medici. Si parla dei medici, di quello che fanno ma dobbiamo renderci conto che, soltanto in Italia, 154 medici sono venuti a mancare, in atto di servizio. Che lโesempio di questi pastori preti e โpastori mediciโ, ci aiuti a prenderci cura del santo popolo fedele di Dio.
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Omelia
La Prima Lettera dellโapostolo Pietro, che abbiamo sentito, รจ un passo di serenitร . Parla di Gesรน. Dice: ยซEgli portรฒ i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perchรฉ, non vivendo piรน per il peccato, vivessimo per la giustizia; dalle sue piaghe siete stati guariti. Eravate erranti come pecore, ma ora siete stati ricondotti al pastore e custode delle vostre animeยป.
Gesรน รจ il pastore – cosรฌ lo vede Pietro – che viene a salvare, a salvare le pecore erranti: eravamo noi. E nel salmo 22 che abbiamo letto dopo questa lettura, abbiamo ripetuto: Il Signore รจ il mio pastore: non manco di nullaยป (v.1). La presenza del Signore come pastore, come pastore del gregge. E Gesรน, nel capitolo 10 di Giovanni, che abbiamo letto, si presenta come il pastore. Anzi, non solo il pastore, ma la โportaโ per la quale si entra nel gregge (cfr v.8). Tutti coloro che sono venuti e non sono entrati per quella porta erano ladri o briganti o volevano approfittarsi del gregge: i finti pastori. E nella storia della Chiesa ci sono stati tanti di questi che sfruttavano il gregge. Non interessava loro il gregge, ma soltanto far carriera o la politica o i soldi. Ma il gregge li conosce, sempre li ha conosciuti e andava cercando Dio per le sue strade.
Ma quando cโรจ un buon pastore che porta avanti, cโรจ proprio il gregge che va avanti. Il pastore buono ascolta il gregge, guida il gregge, cura il gregge. E il gregge sa distinguere fra i pastori, non si sbaglia: il gregge si fida del buon pastore, si fida di Gesรน. Soltanto il pastore che assomiglia a Gesรน dร fiducia al gregge, perchรฉ Lui รจ la porta. Lo stile di Gesรน deve essere lo stile del pastore, non ce nโรจ un altro. Ma anche Gesรน buon pastore, come dice Pietro nella prima lettura: ยซPatรฌ per voi, lasciandovi un esempio, perchรฉ ne seguiate le orme: egli non commise peccato e non si trovรฒ inganno sulla sua bocca; insultato, non rispondeva con insulti, maltrattato, non minacciava vendettaยป, (1Pt 2,21-23) era mite. Uno dei segni del buon pastore รจ la mitezza, รจ la mitezza. Il buon pastore รจ mite. Un pastore che non รจ mite non รจ un buon pastore. Ha qualcosa di nascosto, perchรฉ la mitezza si fa vedere come รจ, senza difendersi. Anzi, il pastore รจ tenero, ha quella tenerezza della vicinanza, conosce le pecore una ad una per nome e si prende cura di ognuna come se fosse lโunica, al punto che quando torna a casa dopo una giornata di lavoro, stanco, si accorge che gliene manca una, esce a lavorare unโaltra volta per cercarla e [trovatala] la porta con sรฉ, la porta sulle spalle (cfr Lc 15,4-5). Questo รจ il buon pastore, questo รจ Gesรน, questo รจ chi ci accompagna tutti nel cammino della vita. E questโidea del pastore, e questโidea del gregge e delle pecore, รจ una idea pasquale. La Chiesa nella prima settimana di Pasqua canta quel bellโinno per i nuovi battezzati: โQuesti sono gli agnelli novelliโ, lโinno che abbiamo sentito allโinizio della Messa. ร unโidea di comunitร , di tenerezza, di bontร , di mitezza. ร la Chiesa che vuole Gesรน e lui custodisce questa Chiesa.
Questa domenica รจ una domenica bella, รจ una domenica di pace, รจ una domenica di tenerezza, di mitezza, perchรฉ il nostro pastore si prende cura di noi. โIl Signore รจ il mio pastore: non manco di nullaโ (Sal 22,1).
Comunione spirituale
Gesรน mio, credo che Tu sei nel Santissimo Sacramento dellโAltare.
Ti amo sopra ogni cosa e Ti desidero nell’anima mia.
Poichรฉ ora non posso riceverti sacramentalmente,
vieni almeno spiritualmente nel mio cuore.
Come giร venuto, io Ti abbraccio e tutto mi unisco a Te;
non permettere che io mi abbia mai a separare da Te.
Parole alla fine della Messa
Vorrei ringraziare l’associazione Acli che ci ha facilitato per questi giorni questa bella statua di San Giuseppe perchรฉ ci accompagnasse nella festivitร di San Giuseppe lavoratore.
