card. Gianfranco Ravasi – La sfilata degli animali nelle pagine bibliche

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La fauna รจ ampiamente presente nelle Scritture, a partire dalla creazione, fino alle coppie di ogni specie salvate nell’arca. Dopo il diluvio, fanno parte della dieta umana con le erbe.

Le bestie non sono cosรฌ bestie come si pensaยป. Era il grande scrittore francese secentesco Moliรจre nella sua commedia Anfitrione a esprimere questa convinzione che giร  era stata di Esopo, Fedro, La Fontaine, i famosi autori di favole che hanno come protagonisti animali sapienti, capaci di dar lezione agli umani. Anche il profeta Isaia ammetteva che ยซil bue conosce il suo proprietario e lโ€™asino la greppia del suo padrone, ma Israele non conosce e il mio popolo non comprendeยป (1,3). Tra parentesi, pochi sanno che proprio questo versetto, ripreso in forma libera, ha generato la tradizione cristiana di collocare nel presepio accanto a Gesรน neonato un bue e un asino, ignoti invece ai racconti evangelici.

Il nostro viaggio nella natura cosรฌ come ce la rappresenta la Bibbia ha giร  avuto una sosta davanti alla sfilata degli animali presenti nella creazione: pesci e uccelli, mostri marini e grandi volatili, bestiame domestico, rettili, bestie selvatiche (Genesi 1,2025). Abbiamo giร  incontrato lโ€™agnello pasquale; ci sono, poi, le pecore e i capri usati come simbolo da Gesรน nel suo discorso sul giudizio finale (Matteo 25,32-39); i cani che ยซvenivano a leccare le piaghe del povero Lazzaroยป (Luca 16,21), perchรฉ รจ un poโ€™ vero quello che affermava lo scrittore francese Victor Hugo: ยซA chi รจ solo, Dio dona un cane. Il cane รจ la virtรน che, non potendo farsi uomo, si รจ fatta animaleยป.

Tuttavia i cani, come i porci, sono considerati impuri in molti passi dellโ€™Antico Testamento, tanto da diventare unโ€™immagine degli stranieri e dei sacerdoti dei culti pagani della fertilitร , praticati dai Cananei, la popolazione indigena della Terrasanta. Potremmo andare avanti a lungo a far sfilare gli animali della Bibbia, tantโ€™รจ vero che sono stati scritti grossi volumi sulla fauna presente nelle Sacre Scritture. Devo confessare di essere stato tentato anchโ€™io in passato di comporre un libro sul bestiario biblico ma, davanti a una simile folla immensa e a una cosรฌ folta serie di studi, ho desistito.

Non dimentichiamo che, quando Noรจ entra nellโ€™arca per salvarsi dal diluvio, sarร  invitato da Dio a introdurvi anche ยซogni essere vivente, di ogni carne, due di ogni specie, maschio e femminaยป (Genesi 6,19; nel cap. 7, invece, si distinguerร : 7 coppie di animali ritenuti โ€œpuriโ€ e 2 di โ€œimpuriโ€). Il Salmista, infatti, canterร : ยซUomini e bestie tu salvi, Signoreยป (36,7). Ed รจ per questo rispetto nei confronti di tutti gli esseri viventi che, nella visione ideale e perfetta delle origini secondo la narrazione della Genesi, la dieta umana sarebbe stata vegetariana: ยซIo vi do erba che produce seme e che รจ su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro ciboยป (1,29).

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รˆ solo dopo il diluvio, cioรจ nella storia umana concreta, che la dieta si allarga: ยซOgni essere che striscia e ha vita vi servirร  di cibo, come giร  le verdi erbeยป (9,3). Certo, per ragioni tradizionali, igienico-ambientali e rituali (le norme di ยซpuritร ยป), alcuni animali non saranno commestibili, divieto superato dal cristianesimo (si legga Atti 10,9-16). Gesรน stesso, poi, si nutre di pesce secondo i Vangeli, cosรฌ come รจ implicito che abbia consumato lโ€™agnello pasquale. Questo, perรฒ, non esclude che la Bibbia riservi una particolare attenzione verso gli animali, come vedremo nella prossima puntata.

Fonte: Famiglia Cristiana

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