PAPA FRANCESCO
MEDITAZIONE MATTUTINA DEL 19 MARZO 2020
NELLA CAPPELLA DELLAย DOMUS SANCTAE MARTHAE
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https://youtu.be/wlvjc_W_T50
Introduzione alla Messa
Preghiamo oggi per i fratelli e le sorelle che sono in carcere: loro soffrono tanto, per lโincertezza di quello che accadrร dentro il carcere, e anche pensando alle loro famiglie, come stanno, se qualcuno รจ malato, se manca qualcosa… Siamo vicini ai carcerati, oggi, che soffrono tanto in questo momento di incertezza e di dolore.
Omelia
Il Vangelo (Mt 1,16.18-21.24) ci dice che Giuseppe era โgiustoโ, cioรจ un uomo di fede, che viveva la fede. Un uomo che puรฒ essere elencato nella lista di tutta quella gente di fede che abbiamo ricordato oggi nellโufficio delle letture (cfr Lettera gli Ebrei, cap. 11); quella gente che ha vissuto la fede come fondamento di ciรฒ che si spera, come garanzia di ciรฒ che non si vede, e la prova non si vede. Giuseppe รจ uomo di fede: per questo era โgiustoโ. Non solo perchรฉ credeva ma anche perchรฉ viveva questa fede. Uomo โgiustoโ. ร stato eletto per educare un uomo che era uomo vero ma che anche era Dio: ci voleva un uomo-Dio per educare un uomo cosรฌ, ma non cโera. Il Signore ha scelto un โgiustoโ, un uomo di fede. Un uomo capace di essere uomo e anche capace di parlare con Dio, di entrare nel mistero di Dio. E questa รจ stata la vita di Giuseppe. Vivere la sua professione, la sua vita di uomo ed entrare nel mistero. Un uomo capace di parlare con il mistero, di interloquire con il mistero di Dio. Non era un sognatore. Entrava nel mistero. Con la stessa naturalezza con la quale portava avanti il suo mestiere, con questa precisione del suo mestiere: lui era capace di aggiustare un angolo millimetricamente sul legno, sapeva come farlo; era capace di ribassare, di ridurre un millimetro del legno, della superficie di un legno. Giusto, era preciso. Ma era anche capace di entrare nel mistero che lui non poteva controllare.
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Questa รจ la santitร di Giuseppe: portare avanti la sua vita, il suo mestiere con giustezza, con professionalitร ; e al momento, entrare nel mistero. Quando il Vangelo ci parla dei sogni di Giuseppe, ci fa capire questo: entra nel mistero.
Io penso alla Chiesa, oggi, in questa solennitร di San Giuseppe. I nostri fedeli, i nostri vescovi, i nostri sacerdoti, i nostri consacrati e consacrate, i papi: sono capaci di entrare nel mistero? O hanno bisogno di regolarsi secondo le prescrizioni che li difendono da quello che non possono controllare? Quando la Chiesa perde la possibilitร di entrare nel mistero, perde la capacitร di adorare. La preghiera di adorazione, soltanto puรฒ darsi quando si entra nel mistero di Dio.
Chiediamo al Signore la grazia che la Chiesa possa vivere nella concretezza della vita quotidiana e anche nella โconcretezzaโ โ tra virgolette โ del mistero. Se non puรฒ farlo, sarร una Chiesa a metร , sarร unโassociazione pia, portata avanti da prescrizioni ma senza il senso dellโadorazione. Entrare nel mistero non รจ sognare; entrare nel mistero รจ precisamente questo: adorare. Entrare nel mistero รจ fare oggi quello che faremo nel futuro, quando arriveremo alla presenza di Dio: adorare.
Il Signore dia alla Chiesa questa grazia.
Invito alla comunione spirituale e preghiera
Tutti coloro che sono lontani e seguono la Messa per televisione, invito a fare la comunione spirituale.
Ai tuoi piedi, o mio Gesรน, mi prostro e ti offro il pentimento del mio cuore contrito che si abissa nel suo nulla e nella tua santa presenza. Ti adoro nel Sacramento del tuo amore. Desidero riceverti nella povera dimora che ti offre il mio cuore. In attesa della felicitร della comunione sacramentale, voglio possederti in Spirito. Vieni a me, o mio Gesรน, che io venga da Te. Possa il tuo amore infiammare tutto il mio essere, per la vita e per la morte. Credo in Te, spero in Te, Ti amo. Cosรฌ sia.
