Conferenza Stampa di presentazione del Messaggio del Santo Padre per la Quaresima 2020

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Alle ore 11.30 di questa mattina, nellโ€™Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo una Conferenza Stampa di presentazione del Messaggio del Santo Padre Francesco per la Quaresima 2020 dal titolo ยซVi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dioยป (2Cor 5,20).

Sono intervenuti lโ€™Em.mo Card. Peter Kodwo Appiah Turkson, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale; il Rev.do Bruno Marie Duffรฉ, Segretario del medesimo Dicastero; la Dott.ssa Mariella Enoc, Presidente dellโ€™Ospedale Pediatrico Bambino Gesรน.

Gli altri interventi, in lingua originale, li potete leggere qui.

Intervento della Dott.ssa Mariella Enoc

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La quaresima รจ โ€œun tempo favorevoleโ€, una โ€œnuova opportunitร โ€, ci suggerisce nel suo messaggio Papa Francesco. In questo tempo di grazia siamo chiamati a fermarci, a cercare di ricomporre le fratture tra vita e fede, a comprendere come possiamo realizzare meglio la nostra missione, a fare discernimento.

Uno dei passaggi piรน intensi del messaggio di questโ€™anno รจ lโ€™invito a condividere la ricchezza, invece di accumularla. Mi sento profondamente toccata da queste parole, soprattutto per il mio servizio come presidente dellโ€™Ospedale Pediatrico Bambino Gesรน. Sono soprattutto due le sue ricchezze:

  • il sapere, la conoscenza medico-scientifica
  • il saper fare, la capacitร  di cura e di assistenza

Nel corso degli anni lโ€™ospedale รจ cresciuto molto, รจ diventato uno tra i piรน grandi centri di cura e di ricerca al mondo. La tensione costante verso lโ€™eccellenza non รจ stata un mero obiettivo di politica aziendale, ma รจ stata una tensione di tipo morale, una sorta di imperativo etico: il dovere di obbedienza โ€“ ci ha ricordato il Santo Padre in occasione dellโ€™ultima udienza โ€“ ยซallโ€™autoritร  morale dei bambini malati e sofferentiยป. Sono loro che comandano. Sono loro a comandare i nostri lavori, i nostri pensieri, le nostre ricerche, le nostre azioni.

La capacitร  di dare risposta in modo efficace ai problemi di salute dei bambini credo sia un segno di concretezza evangelica che coniuga parole e opere. Non cโ€™รจ forse povertร  maggiore di quella di chi รจ privo di salute a causa di una malattia grave, di una malattia cronica โ€“ che ti accompagna per tutta la vita โ€“ o di una malattia rara, di cui non riesci a scoprire neanche il nome. Quando una famiglia accompagna un bambino da noi, prima di tutto ci chiede di guarirlo, e se non possiamo guarirlo, di curarlo al meglio. Questa concretezza รจ il nostro primo dovere morale. La capacitร  di cura, alimentata dalla ricerca scientifica, รจ la nostra prima forma di caritร , la nostra principale ricchezza da condividere.

La scienza e le competenze acquisite in ambito clinico non sono una proprietร  privata da custodire gelosamente, ma un talento da mettere a disposizione degli altri, nella logica del Vangelo. Da questa consapevolezza sono nate negli anni le esperienze di cooperazione internazionale dellโ€™Ospedale, che oggi ci vedono impegnati con progetti soprattutto di formazione in molti Paesi: dalla Siria al Centrafrica, dalla Giordania alla Tanzania, dallโ€™India allโ€™Etiopia, dalla Cina alla Cambogia.

San Giovanni Paolo II parlava della ยซLa caritร  del sapere che edifica la paceยป (nel 1983 durante un discorso alla Pontificia Accademia delle Scienze). La condivisione del sapere รจ esattamente il principio che ispira tutti questi nostri progetti di cooperazione sanitaria internazionale, il modo principale in cui Bambino Gesรน coltiva la sua vocazione di โ€œOspedale dei figli del mondoโ€, segno concreto della caritร  della Chiesa e del Papa. Attraverso la formazione dei medici e la cura dei bambini di tutto il mondo, ovviamente nei limiti delle nostre possibilitร , abbiamo cercato di interpretare concretamente la โ€œdiplomazia della misericordiaโ€ di Papa Francesco.

Un modello originale e allo stesso tempo esemplare del nostro impegno รจ rappresentato dallโ€™esperienza di Bangui, nella Repubblica del Centrafrica, dove il Santo Padre aveva aperto il Giubileo della Misericordia nel novembre del 2015. Nei tre anni successivi abbiamo provveduto alla costruzione del centro per bambini malnutriti e alla ristrutturazione dei reparti; alla formazione del personale medico e sanitario; allโ€™accoglienza a Roma dei bambini che richiedevano interventi chirurgici complessi, non eseguibili nella capitale del Centrafrica.

Nellโ€™ultimo anno, sono stati piรน di 100 i bambini prevenienti da tutto il mondo โ€“ non solo da Bangui โ€“ che lโ€™Ospedale ha accolto e curato in via umanitaria, facendosi interamente carico delle spese grazie al sostegno della sua Fondazione e della generositร  di molti. Le richieste di aiuto sono tante, รจ difficile dire di no a chi cerca una speranza.

Ma questo tempo di quaresima chiede anche a noi di non dare per scontato quello che facciamo. Abbiamo la necessitร  di tornare al senso profondo delle nostre azioni. Allora per il Bambino Gesรน questo periodo รจ unโ€™occasione di verifica. Per comprendere se davvero i nostri gesti di condivisione gettano semi di solidarietร , che scardinano lโ€™ideologia dellโ€™economia dello scarto. Per discernere come trovare ogni giorno la giusta misura tra sostenibilitร  e apertura al mondo.

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