Navigare nel web oggi significa soprattutto guardare video. Lo conferma una ricerca appena uscita dellโamericana Commonsense media, che si occupa di monitorare lโuso della Rete da parte dei ragazzi e di offrire supporto a educatori e genitori. Il numero dei preadoleascenti e teenagers americani che dichiarano di guardare video online รจ raddoppiato rispetto alla precedente indagine, del 2014, raggiungendo quasi il 70% nella fascia 13-18 anni. E il tempo destinato a questโattivitร รจ passato da circa mezzโora a unโora in media, rendendo il video il passatempo piรน popolare per i ragazzi dai 10 ai 13 anni e il secondo, dopo lโascolto della musica, per i teenagers.ย
Un altro dato รจ interessante: la diminuzione sensibile del tempo dedicato alla tv, che ormai ha perso terreno rispetto a computer e soprattutto smartphone come schermo privilegiato per i contenuti audiovisivi. Il consumo dei video diventa sempre piรน individuale: ognuno con il proprio dispositivo e il proprio programma. I momenti in cui si vede qualcosa insieme in salotto, sullo schermo televisivo, sono ormai una raritร in molte famiglie. ร di fondamentale importanza perciรฒ, per i genitori, rendersi conto di quali storie, personaggi, tematiche siano piรน popolari tra i loro figli. Il sito piรน frequentato รจ ovviamente Youtube, che ormai ha raggiunto il miliardo e 900mila utenti in tutto il mondo.
Per capire cosa va per la maggiore online un suggerimento puรฒ essere quello di guardare la pagina di Youtube dedicata alle Tendenze (โTrendingโ). Mentre se apriamo la โHomeโ avremo una selezione di video in parte consigliati sulla base di quanto si รจ visto fino a quel momento. Puรฒ essere molto utile avere una panoramica di questo tipo, per sapere in anticipo che cosa potrร interessare i nostri figli ed essere pronti a dare ragioni adeguate se pensiamo che si tratti di contenuti e temi non adatti a loro, o al contrario segnalare a nostra volta risorse interessanti che abbiamo trovato e sulle quali รจ possibile poi avviare un dialogo.
La sfida educativa piรน interessante posta da Youtube รจ quella di promuovere un uso attivo del servizio. Lโutilizzo dilagante รจ infatti in prevalenza passivo: i ragazzi ricevono i video suggeriti e li guardano senza farsi troppe domande. Unโalternativa รจ la creazione di proprie playlist che raggruppino i video su un determinato argomento e lโaccurata selezione delle iscrizioni ai canali, in modo da organizzare un flusso di contenuti ricco e vario. Proprio come faremmo per una dieta alimentare. Lโobiettivo รจ usare il servizio per nutrire le proprie passioni: e questo vale sia per gli adulti che per i ragazzi. Non dimentichiamo poi che sono possibili anche interventi piรน attivi, come la traduzione di un video, con lโinserimento di sottotitoli, fino alla creazione di un contenuto nuovo. Se si vogliono sperimentare queste possibilitร in famiglia, magari con un ragazzo ancora al di sotto dellโetร minima per avere accesso a Youtube (che รจ 13 anni) si puรฒ creare un profilo familiare.
Per i bambini piรน piccoli โ dai 4 ai 12 anni โ esiste invece un servizio riservato, Youtube kids, nel quale si trova una selezione di contenuti suddivisi in base alle fasce dโetร : si va da spezzoni di trasmissioni tv, a clip sulle tematiche piรน varie, dagli scherzi ai brevi tutorial che spiegano argomenti scolastici e offrono approfondimenti sul mondo della scienza. Youtube kids si vuole proporre come una sorta di โgiardino protettoโ dove i piรน piccoli possano stare lontani da contenuti inadatti a loro. Purtroppo non sempre รจ cosรฌ: un paio dโanni fa il servizio รจ stato costretto a rimuovere un gran numero di video che si presentavano come innocenti clip per bambini, ma in realtร proponevano immagini volutamente paurose e inquietanti. Il consiglio รจ quindi sempre quello di affiancare i bambini nellโuso di questo servizio, che dovrร comunque essere limitato a pochi momenti durante la giornata.
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