Cari amici, a nome di tutta la Presidenza sono contento di rivolgere a ciascuno di voi un saluto tanto fraterno quanto cordiale. Un saluto particolare, con viva gioia e con vive congratulazioni a nome di tutti i vescovi, a Mons. Matteo Zuppi, che nel prossimo concistoro sarร creato cardinale dal Santo Padre Francesco.
Nel mettere in fila lโagenda delle nostre giornate di questa sessione del Consiglio Permanente, i temi che si sono affacciati sono davvero tanti. Abbiamo iniziato a imbastirli giร nella scorsa Assemblea Generale, quindi nelle riunioni di Presidenza di giugno, luglio e settembre; li abbiamo dibattuti nelle riunioni delle nostre Conferenze regionali; ora arriviamo ad approfondirli insieme per definire alcune linee di impegno.
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Questa traiettoria riguarda, innanzitutto, gli Orientamenti pastorali del prossimo quinquennio, che โ mentre recuperano e valorizzano lโEvangelii gaudium e il discorso di Papa Francesco alla Chiesa italiana in occasione del Convegno di Firenze โ intendono focalizzare essenzialmente tre dimensioni. Innanzitutto, la gioia del Vangelo, quella gioia che ha il suo cuore nellโincontro con il Cristo Risorto e porta a farne propri i sentimenti, disegnando una Chiesa umile, che vive la gratuitร e testimonia โ lei per prima โ la gioia che non delude. Una seconda dimensione degli Orientamenti รจ costituita dalla fraternitร ecclesiale, che รจ comunione e corresponsabilitร che abbracciano lโintero popolo di Dio; popolo chiamato a camminare insieme nella storia, secondo una sinodalitร che, mentre riforma la stessa Chiesa, si rivela come modalitร di relazione con tutti gli uomini. La terza dimensione rimanda proprio al campo del mondo: campo ricco di potenzialitร , che portano frutto nellโincontro con il seme del Vangelo. E qui si aprono gli orizzonti per un contributo qualificante dei credenti nel mondo della cultura come in quello della cittadinanza, a partire dallโesperienza di una Chiesa che sul territorio รจ comunitร di vicinato e di prossimitร , luogo di crescita spirituale capace di intercettare la domanda di vita e di senso che abita nel cuore di ciascuno.
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A ben vedere, se cercassimo โ giร partendo dai contenuti degli Orientamenti pastorali โ una cifra in grado di riassumere e quasi da usare come ombrello ai diversi temi del nostro ordine del giorno, non stenteremo a riconoscerla nella missionarietร . Di qui lโopportunitร e lโimportanza di riprendere insieme quanto emerso dalla scorsa Assemblea Generale, dove abbiamo messo in luce โ anche grazie alla presenza di missionari โ i punti essenziali attorno ai quali dar corpo a quella conversione missionaria della vita e della pastorale, che ci viene indicata dallโEvangelii gaudium. Pensiamo, in particolare, al primato della Parola di Dio, come pure alla scelta preferenziale dei poveri, qualunque sia la natura di tale povertร ; pensiamo, ancora, alla formazione dei futuri pastori e dello stesso laicato, perchรฉ assumano lo spirito del servizio umile e della disponibilitร fraterna; pensiamo, infine, allโattenzione per una cultura dellโincontro e della reciprocitร , a partire dallโaccoglienza di quanto possono portarci i cristiani provenienti dalle Chiese dellโEst e del Sud del mondo.
Anche da questo punto di vista, lโindizione da parte del Santo Padre di un Ottobre missionario straordinario รจ grazia, รจ โtempo straordinario di preghiera e riflessioneโ, che โ nella misura in cui sapremo farlo nostro โ aiuterร le nostre comunitร a โvivere la missione come opportunitร permanente di annunciare Cristo, di farlo incontrare testimoniando e rendendo gli altri partecipi del nostro incontro personale con Luiโ (Udienza ai partecipanti allโAssemblea delle POM, 3 giugno 2017).
Proprio per ottobre Papa Francesco ha convocato un Sinodo speciale per la regione panamazzonica: fin dalle intenzioni, questโesperienza intende superare โlโambito strettamente ecclesiale amazzonico, protendendosi verso la Chiesa universale e anche verso il futuro di tutto il pianetaโ (dallโIntroduzione del Documento preparatorio).
I Lineamenta delle prossime Settimane Sociali, che ci verranno presentati nel corso dei nostri lavori, si inseriscono a pieno titolo nella denuncia di quanto unโeconomia, che non abbia riguardo per la sostenibilitร sociale e ambientale, finisca per portare lโumanitร nel baratro. Assumere la prospettiva di unโecologia integrale โ cosรฌ come proposto dalla Laudato siโ โ significa impegnarci in maniera corale per unโinversione di rotta, allโinsegna di un nuovo equilibrio tra ambiente e lavoro, tra aspetto ecologico e aspetto sociale. Si tratta ancora di rilanciare la missione della Chiesa di fronte alle sfide del nostro tempo, per non rassegnarci allโinsignificanza nella societร e nel mondo. Lโannuncio e la testimonianza del Regno di Dio, infatti, vanno al di lร dei confini delle nostre comunitร e della Chiesa stessa; con il Vangelo portiamo un bene che riguarda tutta la persona.
Nella contingenza del presente, questa centralitร della persona per noi si traduce anche nellโimpegno a unire la nostra voce a quella di tanti โ a partire dalle associazioni laicali โ per dire la contrarietร al tentativo di introdurre nellโordinamento pratiche eutanasiche. ร difficile non essere profondamente preoccupati rispetto alla possibilitร di ammettere il suicidio assistito, promosso come un diritto da assicurare e come unโespressione della libertร del singolo. Anche se ammantate di pietร e di compassione, si tratta di scelte di fatto egoistiche, che finiscono per privilegiare i forti e far sentire il malato come un peso inutile e gravoso per la collettivitร . Con le parole pronunciate solo tre giorni fa da Papa Francesco, ribadiamo che โsi puรฒ e si deve respingere la tentazione โ indotta anche da mutamenti legislativi โ di usare la medicina per assecondare una possibile volontร di morte del malato, fornendo assistenza al suicidio o causandone direttamente la morte con lโeutanasiaโ.
Inoltre ricordare la dignitร che rende intangibile ogni vita umana significa anche non arrendersi alla cultura del โprima noi e poi gli altriโ: quando lโaltro รจ persona bisognosa, priva di ogni opportunitร , le nostre chiusure consolidano ingiustizie ed egoismi. Cosรฌ, la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che celebreremo domenica prossima, costituisce โun invito a recuperare alcune dimensioni essenziali della nostra esistenza umanaโ e, piรน in generale, dellโumanitร di tutti (dal Messaggio del Papa); pertanto, ci mette in guardia dalla scorciatoia che vorrebbe ricondurre al fenomeno migratorio le paure e le insicurezze di un malessere civile, che in realtร muove da cause ben piรน profonde.
Lo stesso evento che abbiamo promosso a Bari per il prossimo febbraio punta a costruire del Mediterraneo una diversa narrazione; lo faremo a partire dalla disponibilitร a metterci in ascolto delle diverse esperienze, sensibilitร e prospettive che animano le Chiese, che si affacciano sul bacino del Mare Nostrum.
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Ritorniamo un momento ancora alla situazione del nostro Paese. Se la formazione del nuovo Governo ha evitato il difficile passaggio di un ritorno alle urne, a solo un anno dallโinizio di una legislatura, chi si รจ assunto la responsabilitร di dar vita a una nuova maggioranza non potrร certamente dimenticare che le attese della gente sono alte e richiedono di essere riconosciute, interpretate e guidate con saggezza e concretezza.
Chi ha responsabilitร di governare dovrร far sentire agli italiani che sta veramente perseguendo il bene comune, per cui cerca la stabilitร politica fondata su maggioranze chiare e su programmi solidi e condivisi. La politica, proprio come la vita individuale, ha bisogno di semplicitร e di autenticitร , di principi chiari e di rispetto delle regole.
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Lโultimo punto del nostro ordine del giorno riguarda i Tribunali ecclesiastici italiani in materia di nullitร matrimoniale. La comunicazione circa le ripartizioni dellโanno in corso per le loro attivitร , come le determinazioni che saremo chiamati ad approvare, attualizzano le leggi processuali e le strutture giudiziarie scaturite dalla riforma promossa da Papa Francesco con il motu proprio Mitis Iudex Dominus Iesus. La nuova impostazione, indicata dal Santo Padre, giunge cosรฌ ad essere pienamente assunta, secondo criteri di prossimitร , gratuitร , articolazione dei tribunali e procedure piรน celeri degli stessi processi. In questo ambito, lโattenzione della CEI incontra lโopera delle parrocchie, dei consultori familiari e dei servizi diocesani, nella disponibilitร a quellโaccoglienza, a quellโascolto e a quellโaccompagnamento che qualificano la pastorale, mettendo al centro una volta di piรน la persona.
โ Mario Meini
Vescovo di Fiesole
Vice Presidente della CEI
Conferenza Episcopale Italiana
CONSIGLIO PERMANENTE
Roma, 23 โ 25 settembre 2019
