Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Rivolgo il mio cordiale saluto a tutti voi: alla Presidente, che ringrazio per le sue parole, ai medici e ai pazienti presenti a questo incontro, e a tutti i soci.
Dal 1973, lโAssociazione Italiana di Oncologia Medica svolge una preziosa funzione in ambito sanitario, incentivando la ricerca e la prevenzione, adoperandosi per migliorare la diagnosi e le cure, e sviluppando numerose iniziative di aggiornamento e formazione per i medici e gli altri operatori del settore oncologico. Il vostro Statuto illustra le finalitร dellโAssociazione che, senza fini di lucro, si propone ยซdi promuovere il progresso nel campo clinico, sperimentale e socio-assistenzialeยป (art. 2), in unโattiva collaborazione tra i medici delle diverse specializzazioni, gli organismi e le istituzioni. Vi impegnate a ยซfavorire i rapportiยป e a ยซstabilire relazioni scientifiche e di collaborazioneยป (ibid.) allโinterno del mondo scientifico e sanitario, cercando di incentivare la condivisione degli obiettivi raggiunti e la multidisciplinarietร , non di rado ostacolate da una gelosa custodia delle conoscenze.
In un mondo come il nostro, spinto spesso a contrapposizioni in ogni sfera della convivenza umana, quello di creare e favorire le relazioni รจ un impegno essenziale per la costruzione del bene comune. La scelta consapevole, e spesso faticosa, di uno stile che accomuna anzichรฉ dividere รจ rappresentata, in tutta la vita dellโAIOM, dalla cura della relazione col malato, e oggi รจ manifestata proprio dalla presenza tra voi di alcuni pazienti. La scelta di partecipare insieme a questo incontro, stando seduti gli uni accanto agli altri, rappresenta un messaggio forte e un segno eloquente non solo per il mondo della sanitร , ma per tutta la societร , chiamata a rinnovarsi in uno stile solidale e fraterno.
Il Congresso nazionale, che celebrerete tra poche settimane, sarร dedicato proprio allโattenzione al singolo malato, alla โmiglior cura per ogni pazienteโ, in base alle caratteristiche biologiche e cliniche di ognuno. ร cosรฌ che lโoncologia di precisione, che promuovete, diventa anche unโoncologia della misericordia, perchรฉ lo sforzo di personalizzare la cura rivela unโattenzione non solo alla malattia, ma al malato e alle sue caratteristiche, al modo in cui reagisce alle medicine, alle informazioni piรน dolorose, alla sofferenza. Unโoncologia di questo tipo va oltre lโapplicazione dei protocolli e rivela un impiego della tecnologia che si pone a servizio delle persone.
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La tecnologia non รจ a servizio dellโuomo quando lo riduce a una cosa, quando distingue tra chi merita ancora di essere curato e chi invece no, perchรฉ รจ considerato solo un peso, e a volte โ anzi โ uno scarto. La pratica dellโeutanasia, divenuta legale giร in diversi Stati, solo apparentemente si propone di incentivare la libertร personale; in realtร essa si basa su una visione utilitaristica della persona, la quale diventa inutile o puรฒ essere equiparata a un costo, se dal punto di vista medico non ha speranze di miglioramento o non puรฒ piรน evitare il dolore. Al contrario, lโimpegno nellโaccompagnare il malato e i suoi cari in tutte le fasi del decorso, tentando di alleviarne le sofferenze mediante la palliazione, oppure offrendo un ambiente familiare negli hospice, sempre piรน numerosi, contribuisce a creare una cultura e delle prassi piรน attente al valore di ogni persona. Non perdetevi mai dโanimo per lโincomprensione che potreste incontrare, o davanti alla proposta insistente di strade piรน radicali e sbrigative. Se si sceglie la morte, i problemi in un certo senso sono risolti; ma quanta amarezza dietro a questo ragionamento, e quale rifiuto della speranza comporta la scelta di rinunciare a tutto e spezzare ogni legame! A volte, noi siamo in una sorta di vaso di Pandora: tutte le cose si sanno, tutto si spiega, tutto si risolve ma ne รจ rimasta nascosta una sola: la speranza. E dobbiamo andare a cercare questa. Come tradurre la speranza, anzi, come darla nei casi piรน limite.
Il vostro servizio, allora, diventa anche unโopera di sensibilizzazione nei confronti di una societร poco consapevole e a volte distratta. Ad essa voi richiamate in molti modi lโimportanza della prevenzione, da intendersi sia come diagnosi precoce, capace di ridurre sensibilmente la pericolositร delle malattie oncologiche, sia come rispetto del proprio corpo e delle sue esigenze. La migliore e piรน vera prevenzione, infatti, รจ quella di un ambiente sano e di uno stile di vita rispettoso del corpo umano e delle sue leggi. Come sappiamo, questo dipende non solo dalle scelte individuali, ma anche dai luoghi in cui si vive che, soprattutto nei grandi centri, sottopongono il fisico a uno stress continuo per i ritmi di vita e lโesposizione ad agenti inquinanti. Questo riporta la nostra attenzione alla cura dellโambiente naturale, la nostra casa comune a cui dobbiamo rispetto, perchรฉ rispetti a sua volta noi. La tutela dellโambiente e la lotta contro i tumori diventano, allora, due facce di uno stesso problema, due aspetti complementari di una medesima battaglia di civiltร e di umanitร .
Nel vostro impegno a favore dei malati, del sistema sanitario e della societร tutta, vi invito a tenere sempre a mente lโesempio di Gesรน, che รจ stato il piรน grande maestro di umanitร , per ispirare a Lui i vostri gesti e farne il vostro compagno di cammino. La sua figura, la cui contemplazione mai si esaurisce tanto รจ grande la luce che ne promana, ispiri i malati e li aiuti a trovare la forza di non interrompere i legami di amore, di offrire la sofferenza per i fratelli, di tenere viva lโamicizia con Dio. Ispiri i medici โ Lui che in certo modo si รจ detto vostro collega, come medico mandato dal Padre per guarire lโumanitร โ a guardare sempre al bene degli altri, a spendersi con generositร , a lottare per un mondo piรน solidale. Ispiri ognuno a farsi vicino a chi soffre. La vicinanza, quellโatteggiamento tanto importante e tanto necessario. Anche il Signore lโha attuata, la vicinanza, in mezzo a noi. Ispiri ognuno a farsi vicino a chi soffre, ai piccoli anzitutto, e a mettere i deboli al primo posto, perchรฉ crescano una societร piรน umana e relazioni improntate alla gratuitร , piรน che allโopportunitร .
Su ogni vostra attivitร invoco la benedizione di Dio e vi affido alla Vergine Maria, perchรฉ con lโaffetto di una madre vegli su di voi, sui medici e su tutti gli ammalati. Assicurandovi di accompagnarvi con la mia preghiera, chiedo anche a voi di pregare per me. Grazie!
