«Quanto più sei grande, tanto più umiliati»

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L’umiltà è il fondamento dell’edificio dell’orazione. È umile la persona che permette a Dio di essere il protagonista della propria vita. Capire bene l’umiltà è conoscere la verità.

L’umiltà consiste non nel negare o dissimulare o svilire le proprie qualità, ma nel riconoscere che esse sono dono di Dio. In effetti, dinanzi a Dio l’umiltà provoca lo svuotamento di sé. Al centro di questa virtù viene a instaurarsi la povertà, per la quale l’uomo si espropria di sé per riconsegnare tutto se stesso a Dio, quale sua fonte originaria. Tuttavia, con ciò, egli non si annulla, ma si consolida nella sua pienezza perché si afferma, ponendo in Dio tutto il suo sostegno. Nella umiltà l’uomo trova la sua vera grandezza e si apre a nuovi doni e a nuove grazie: “Quanto più sei grande, tanto più umiliati; così troverai grazia davanti al Signore”. Trovare grazia vuole dire entrare e stabilirsi nella sicurezza, nella pace, nella gioia.

L’umiltà apre il cuore alla verità. Saggezza e umiltà sono strettamente annodate e solidali. Gli umili diventano saggi perché sono illuminati sulla verità della loro esistenza, ma, anche resi luminosi dalla saggezza, si consolidano nella posizione di totale e amorosa dipendenza da Dio.

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