Messaggio del Santo Padre ai genovesi a un anno dal crollo del ponte Morandi

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MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AI GENOVESI A UN ANNO DAL CROLLO DEL PONTE MORANDI

Cari fratelli e sorelle, cari amici.

รˆ passato quasi un anno dal crollo del Ponte Morandi che ha provocato la morte di 43 persone. Famiglie che partivano o tornavano dalle vacanze, uomini e donne che stavano viaggiando per lavoro. รˆ stata una ferita inferta al cuore della vostra cittร , una tragedia per chi ha perso i propri congiunti, un dramma per i feriti, un evento comunque sconvolgente per chi รจ stato costretto a lasciare le proprie case vivendo da sfollato.

Voglio dirvi che non vi ho dimenticato, che ho pregato e prego per le vittime, per i loro familiari, per i feriti, per gli sfollati, per voi tutti, per Genova. Di fronte a eventi di questo genere, il dolore per le perdite subite รจ lancinante e non facile da lenire, come pure รจ comprensibile il sentimento di non rassegnazione di fronte a un disastro che poteva essere evitato.

Io non ho risposte preconfezionate da darvi, perchรฉ di fronte a certe situazioni le nostre povere parole umane risultano inadeguate. Non ho risposte, perchรฉ dopo queste tragedie cโ€™รจ da piangere, rimanere in silenzio, interrogarci sulla ragione della fragilitร  di ciรฒ che costruiamo, e cโ€™รจ soprattutto da pregare. Ho perรฒ un messaggio che sgorga dal mio cuore di padre e di fratello, e che vorrei trasmettervi. Non lasciate che le vicende della vita spezzino i legami che tessono la vostra comunitร , cancellino la memoria di ciรฒ che ha reso cosรฌ importante e significativa la sua storia. Io sempre quando penso a Genova penso al porto. Penso al luogo da dove partรฌ mio padre. Penso alla quotidiana fatica, alla caparbia volontร  e alle speranze dei genovesi.

Oggiย voglio dirvi una cosa innanzitutto: sappiate che non siete soli. Sappiate che non siete mai soli. Sappiate che Dio nostro Padre ha risposto al nostro grido e alla nostra domanda non con parole, ma con una presenza che ci accompagna, quella di Suo Figlio. Gesรน รจ passato prima di noi attraverso la sofferenza e la morte. Lui ha preso su di sรฉ tutte le nostre sofferenze. รˆ stato disprezzato, umiliato, percosso, inchiodato sulla croce e barbaramente ucciso. La risposta di Dio al nostro dolore รจ stata una vicinanza, una presenza che ci accompagna, che non ci lascia soli. Gesรน si รจ fatto uguale a noi e per questo noi lo abbiamo accanto, a piangere con noi nei momenti piรน difficili delle nostre vite. Guardiamo a Lui, affidiamo a Lui le nostre domande, il nostro dolore, la nostra rabbia.

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Ma vorrei anche dirvi che Gesรน sulla croce non era solo. Sotto quel patibolo cโ€™era sua madre, Maria. Stabat Mater, Maria stava sotto la croce, a condividere la sofferenza del Figlio. Non siamo soli, abbiamo una Madre che dal Cielo ci guarda con amore e ci sta vicino. Aggrappiamoci a Lei e diciamole: โ€œMamma!โ€, come fa un bambino quando ha paura e desidera essere confortato e rassicurato. Come fu rassicurato lโ€™umile contadino Benedetto Pareto, nel 1490, sul Monte Figogna, quando vide una Signora dal viso bellissimo e dolcissimo, che si presentรฒ a lui come la Madre di Gesรน chiedendo la costruzione di una cappella. Alzate lo sguardo verso la Madonna della Guardia e confidate nel suo aiuto di Madre.

Siamo uomini e donne pieni di difetti e debolezze, ma abbiamo un Padre Misericordioso a cui rivolgerci, un Figlio Crocifisso e risorto che cammina con noi, lo Spirito Santo che ci assiste e ci accompagna. Abbiamo una Madre in Cielo che continua a stendere il suo manto su di noi senza mai abbandonarci.

Vorrei dirvi anche che non siete soli perchรฉ la comunitร  cristiana, la Chiesa di Genova, รจ con voi e condivide le vostre sofferenze e le vostre difficoltร . Quanto piรน siamo coscienti della nostra debolezza, della precarietร  della nostra condizione umana, tanto piรน riscopriamo la bellezza delle relazioni umane, dei legami che ci uniscono, come famiglie, comunitร , societร  civile. So che voi genovesi siete capaci di grandi gesti di solidarietร , so che vi rimboccate le maniche, che non vi arrendete, che sapere stare al fianco di chi ha piรน bisogno. So che anche dopo una grande tragedia che ha ferito le vostre famiglie e la vostra cittร , avete saputo reagire, rialzarvi, guardare avanti. Non perdete la speranza, non lasciatevela rubare! Continuate a stare al fianco di coloro che sono stati piรน colpiti. Prego per voi e voi, per favore, non dimenticatevi di pregare per me.

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FRANCESCO

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