Il sussidio proposto anche questโanno dallโUfficio Liturgico Nazionale intende offrirsi come un contributo per preparare le celebrazioni affinandone la qualitร misterica e la bellezza, in profonda sintonia con le indicazioni dei libri liturgici e delle possibilitร da essi offerte, per lasciarci condurre nel cuore del mistero.
PRESENTAZIONE
Nel canto dellโExsultet risuona la gioia per la risurrezione gloriosa del Signore, che ยซfa risplendere sugli uomini la sua luce serenaยป. ร la luce di Cristo, che disperde ยซle tenebre del cuore e dello spiritoยป (allโaccensione del cero pasquale), che ยซsalva su tutta la terra i credenti dallโoscuritร del peccato e dalla corruzione del mondo, li consacra allโamore del Padre e li unisce nella comunione dei santiยป (Exsultet).
I discepoli, che la sera di Pasqua ยซgioirono al vedere il Signoreยป (Gv 20,20), ci ricordano il paradosso della vita cristiana: la prova e il dolore non sono eliminate in questo mondo; le nostre notti infatti, anche se oscurate dalla sofferenza quotidiana, sono illuminate dalla risurrezione del Signore, che nel mistero della notte pasquale ยซsconfigge il male, lava le colpe, restituisce lโinnocenza ai peccatori, la gioia agli afflittiยป. Come scriveva san Paolo VI nellโesortazione apostolica Gaudete in Domino, ยซil cristiano, sottoposto alle difficoltร dellโesistenza comune, non รจ tuttavia ridotto a cercare la sua strada come a tastoni, nรฉ a vedere nella morte la fine delle proprie speranze [โฆ]. LโExsultet pasquale canta un mistero realizzato al di lร delle speranze profetiche: nellโannuncio gioioso della risurrezione, la pena stessa dellโuomo si trova trasfigurata, mentre la pienezza della gioia sgorga dalla vittoria del Crocifisso, dal suo Cuore trafitto, dal suo Corpo glorificato, e rischiara le tenebre delle anime: Et nox illuminatio mea in deliciis meisยป (n. III).
Il Tempo di Quaresima e la cinquantina pasquale, da vivere e comprendere nella loro unitร e reciproco rimando, ci conducono per mano attraverso il mistero della libertร dellโuomo, del peccato, dellโamore di Dio, della sua misericordia, della redenzione di Cristo, per farci sperimentare la bellezza del rimanere con il Signore e la luce trasfigurante della risurrezione. La celebrazione dei sacramenti pasquali ci immerge in questa realtร e ci dona la grazia della conversione, richiamata in modo particolare dallโitinerario tracciato dai Vangeli di questo anno C. La stessa celebrazione liturgica รจ infatti unโesperienza protesa alla conversione della vita tramite lโassimilazione del modo di pensare, di comportarsi e di essere del Signore Gesรน.
Il sussidio proposto anche questโanno dallโUfficio Liturgico Nazionale intende offrirsi come un contributo per preparare le celebrazioni affinandone la qualitร misterica e la bellezza, in profonda sintonia con le indicazioni dei libri liturgici e delle possibilitร da essi offerte, per lasciarci condurre nel cuore del mistero. Il Santo Padre Francesco ci ricorda infatti che la via mistagogica รจ quella piรน ยซidonea per entrare nel mistero della liturgia, nellโincontro vivente col Signore crocifisso e risorto. Mistagogia significa scoprire la vita nuova che nel Popolo di Dio abbiamo ricevuto mediante i Sacramenti, e riscoprire continuamente la bellezza di rinnovarlaยป (Alla Plenaria della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, 14 febbraio 2019).
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In lineaย con le domande poste ai Padri sinodali dai giovani โ che in realtร sono quelle di tutto il popolo di Dio โ auspico che il sussidio possa aiutare a riscoprire una liturgia autentica, fresca, gioiosa, valorizzandone la bellezza e la nobiltร dei segni e dei gesti, per vivere, nella celebrazione e nella vita, la speranza, la gioia della vita nuova in Cristo e la capacitร di testimoniarla agli altri, cosรฌ come invita il diacono congedando lโassemblea nel Tempo Pasquale: Andate e portate a tutti la gioia del Signore risorto!
+ Stefano Russo
Segretario Generale
della Conferenza Episcopale Italiana
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