Conferenza Stampa di presentazione del Messaggio del Santo Padre per la Quaresima 2019

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Alle ore 11.30 di questa mattina, nellโ€™Aula Giovanni Paolo II, della Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo una Conferenza Stampa di presentazione del Messaggio del Santo Padre Francesco per la Quaresima 2019 dal titolo ยซLโ€™ardente aspettativa della creazione รจ protesa verso la rivelazione dei figli di Dioยป (Rm 8,19).

Sono intervenuti lโ€™Em.mo Card. Peter Kodwo Appiah Turkson, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale; Mons. Segundo Tejado Muรฑoz, Sottosegretario del medesimo Dicastero; il Dott. Alberto Piatti, Executive Vice President – Impresa Responsabile e Sostenibile di Eni.

Riportiamo di seguito lโ€™intervento del Card. Peter K. A. Turkson:

Intervento del Card. Peter K. A. Turkson

Nella Dottrina Sociale della Chiesa la classica espressione dello โ€œsviluppo autentico e integraleโ€ รจ radicato in una relazione antropologica nonchรฉ in una interconnessione con tutte le cose. La persona umana perciรฒ non รจ il centro auto-referenziale della creazione. Nel carattere distintivo della sua creazione a immagine e somiglianza di Dio, e nel suo stare nello spirito di Dio, lโ€™essere umano รจ una parte interconessa e interdipendente del mondo cosรฌ creato. Dando nomi e significato a tutte le cose che esistono, nonchรฉ agli animali, e incaricato del Creato come un giardino da coltivare e curare, lโ€™essere umano รจ considerato e compreso nel suo ruolo proprio, come โ€œsommo sacerdoteโ€ del creato. Lโ€™uomo e la donna rappresentano la creazione, della quale essi sono parte davanti a Dio; e le loro azioni dunque drasticamente e radicalmente hanno effetti sul destino della creazione.

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Noi vediamo come questo sia rappresentato in due pagine del libro della Genesi, che abbiamo letto appena due settimane fa alla messa. Dice Genesi 6:5-8: โ€œIl Signore vide che la malvagitร  degli uomini era grande sulla terra e che ogni intimo intento del loro cuore non era altro che male, sempre. E il Signore si pentรฌ di aver fatto l’uomo sulla terra e se ne addolorรฒ in cuor suoโ€ฆ Il Signore disse: ยซCancellerรฒ dalla faccia della terra l’uomo che ho creato e, con l’uomo, anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cieloโ€ฆโ€. Quindi arrivรฒ la tempesta che distrusse tutto, e Noรจ salvรฒ ciรฒ che aveva accolto nellโ€™Arca.

Dopo il diluvio e il sacrificio di Noรจ, Dio disse di nuovo: ” ยซNon maledirรฒ piรน il suolo a causa dell’uomo, โ€ฆ nรฉ colpirรฒ piรน ogni essere vivente come ho fattoยป” (Gen 8,21). Allo stesso modo, il profeta Isaia ci dice che “il cielo con la terra perisce โ€ฆ la terra รจ stata profanata dai suoi abitanti, perchรฉ hanno trasgredito le leggi ” (Is 24,4ss.).

Questa รจ la logica che รจ alla base del nostro Messaggio di Quaresima di quest’anno! La redenzione dell’umanitร  e la sua liberazione dal male e dal peccato esprimono la redenzione di tutta la creazione dalla maledizione e da tutti i mali che essa soffre a causa del peccato dell’umanitร . La redenzione e la liberazione dell’umanitร  dal peccato sono concepite, nel nostro Messaggio quaresimale, in termini di rigenerazione filiale: la rinascita dell’umanitร  (Adamo) come figli/figlie di Dio; ed รจ questo che la creazione attende con ansia (cf. Rm 8,19)!

A Pasqua, nella morte e nella risurrezione di Gesรน, l’opera di redenzione si compie e si offre all’umanitร  per essere fatta propria. E cosรฌ l’anelito della creazione per la sua liberazione si esprime in due direzioni: nella realizzazione dell’opera di redenzione da parte di Cristo, e nellโ€™ umanitร  che fa propria la morte e la risurrezione di Cristo stesso. Eโ€™ per questo che la creazione attende ancora “con impazienza la rivelazione dei figli di Dio”. In questo tempo quaresimale, in attesa della celebrazione della memoria dell’opera redentrice di Cristo per noi, perchรฉ la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte diventi anche nostra, noi stessi โ€œche possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo”! (Rm 8, 23).

Il Messaggio di Quaresima di questโ€™anno ci invita a celebrare la Pasqua come una festa della chiamata dell’uomo a una nuova generazione, la realizzazione della quale, se รจ una esperienza proiettata nel futuro, รจ pure radicata nel presente: nella condizione umana che รจ la sovrapposizione. Ovvero la sovrapposizione delle etร  e dei tempi tra ciรฒ che รจ giร  stato e ciรฒ che sarร , tra Adamo e Cristo, la caduta e la redenzione!

Il presente della condizione umana, e con questo naturalmente tutto ciรฒ che riguarda la creazione, รจ una tensione tra lโ€™ereditร  di Adamo e la redenzione di Cristo e del suo Spirito, giร  al lavoro nella vita dellโ€™uomo. Noi conosciamo lโ€™ereditร  di Adamo, il lavoro e la tentazione della carne (ricordiamo la Lettera ai Romani 6:19-23): โ€œCome infatti avete messo le vostre membra a servizio dell’impuritร  e dell’iniquitร , per l’iniquitร , cosรฌ ora mettete le vostre membra a servizio della giustizia, per la santificazione. Quando infatti eravate schiavi del peccato, eravate liberi nei riguardi della giustizia. Ma quale frutto raccoglievate allora da cose di cui ora vi vergognate? Il loro traguardo infatti รจ la morte. Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, raccogliete il frutto per la vostra santificazione e come traguardo avete la vita eterna. Perchรฉ il salario del peccato รจ la morte; ma il dono di Dio รจ la vita eterna in Cristo Gesรน, nostro Signoreโ€.

Perciรฒ noi continuiamo a essere risucchiati dalle differenti manifestazioni del potere del peccato e dalle sue conseguenze nella nostra vita, ma la redenzione di Cristo offre a tutti noi al tempo stesso โ€œunโ€™altra base di operazione e di lavoroโ€ per le nostre vite che tendono al peccato. Ed รจ esattamente da questa base che siamo chiamati a partire, a vivere e agire. Vivere la realtร  della redenzione di Cristo, che ci ha resi โ€œfigli di Dioโ€, aprendoci le porte alla relazione con Cristo e con il suo Spirito (possiamo citare San Giovanni Paolo II che diceva: โ€œaprite, anzi spalancate le porte del cuore a Cristo e alla Sua divina potestร โ€), e maturare in noi lโ€™immagine di Cristo stesso, Figlio di Dio.

La maturazione e la crescita dellโ€™immagine di Cristo in noi ci guidano alla rigenerazione nella Gloria dei figli di Dio, e con noi cosรฌ anche il resto del Creato. Questa รจ lโ€™ambientazione del nostro impegno quaresimale questโ€™anno: facendo costantemente esperienza del peccato umano (che รจ cioรจ un rapporto di figliolanza tradita), noi abbiamo al tempo stesso la possibilitร  della Grazia della redenzione di Cristo e del dono del suo Spirito, per dare gradualmente forma alle nostre vite ed entrare nella Gloria di essere figli e figlie di Dio. Come dice la Prima Lettera di Pietro 1:22-23: โ€œDopo aver purificato le vostre anime con l’obbedienza alla veritร  per amarvi sinceramente come fratelli, amatevi intensamente, di vero cuore, gli uni gli altri, rigenerati non da un seme corruttibile ma incorruttibile, per mezzo della parola di Dio viva ed eternaโ€.

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