Papa Francesco negli Emirati Arabi Uniti: Santa Messa nello Zayed Sports City – Omelia

Data:

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OMELIA DEL SANTO PADRE FRANCESCO

ย Zayed Sports City (Abu Dhabi)
Martedรฌ, 5 febbraio 2019

https://youtu.be/4tmblbKsTog

Beati: รจ la parola con cui Gesรน comincia la sua predicazione nel Vangelo di Matteo. Ed รจ il ritornello che Egli ripete oggi, quasi a voler fissare nel nostro cuore, prima di tutto, un messaggio basilare: se stai con Gesรน, se come i discepoli di allora ami ascoltare la sua parola, se cerchi di viverla ogni giorno, sei beato. Non sarai beato, ma sei beato: ecco la prima realtร  della vita cristiana. Essa non si presenta come un elenco di prescrizioni esteriori da adempiere o come un complesso insieme di dottrine da conoscere. Anzitutto non รจ questo; รจ sapersi, in Gesรน, figli amati del Padre. รˆ vivere la gioia di questa beatitudine, รจ intendere la vita come una storia di amore, la storia dellโ€™amore fedele di Dio che non ci abbandona mai e vuole fare comunione con noi sempre. Ecco il motivo della nostra gioia, di una gioia che nessuna persona al mondo e nessuna circostanza della vita possono toglierci. รˆ una gioia che dร  pace anche nel dolore, che giร  ora fa pregustare quella felicitร  che ci attende per sempre. Cari fratelli e sorelle, nella gioia di incontrarvi, questa รจ la parola che sono venuto a dirvi: beati!

Ora, se Gesรน dice beati i suoi discepoli, colpiscono tuttavia i motivi delle singole Beatitudini. In esse vediamo un capovolgimento del pensare comune, secondo cui sono beati i ricchi, i potenti, quanti hanno successo e sono acclamati dalle folle. Per Gesรน, invece, beati sono i poveri, i miti, quanti restano giusti anche a costo di fare brutta figura, i perseguitati. Chi ha ragione, Gesรน o il mondo? Per capire, guardiamo a come ha vissuto Gesรน: povero di cose e ricco di amore, ha risanato tante vite, ma non ha risparmiato la sua. รˆ venuto per servire e non per essere servito; ci ha insegnato che non รจ grande chi ha, ma chi dร . Giusto e mite, non ha opposto resistenza e si รจ lasciato condannare ingiustamente. In questo modo Gesรน ha portato nel mondo lโ€™amore di Dio. Solo cosรฌ ha sconfitto la morte, il peccato, la paura e la mondanitร  stessa: con la sola forza dellโ€™amore divino. Chiediamo oggi, qui insieme, la grazia di riscoprire il fascino di seguire Gesรน, di imitarlo, di non cercare altro che Lui e il suo amore umile. Perchรฉ sta qui, nella comunione con Lui e nellโ€™amore per gli altri, il senso della vita sulla terra. Credete a questo?

Sono venuto anche a dirvi grazie per come vivete il Vangelo che abbiamo ascoltato. Si dice che tra il Vangelo scritto e quello vissuto ci sia la stessa differenza che esiste tra la musica scritta e quella suonata. Voi qui conoscete la melodia del Vangelo e vivete lโ€™entusiasmo del suo ritmo. Siete un coro che comprende una varietร  di nazioni, lingue e riti; una diversitร  che lo Spirito Santo ama e vuole sempre piรน armonizzare, per farne una sinfonia. Questa gioiosa polifonia della fede รจ una testimonianza che date a tutti e che edifica la Chiesa. Mi ha colpito quanto Mons. Hinder disse una volta e cioรจ che non solo egli si sente vostro Pastore, ma che voi, con il vostro esempio, siete spesso pastori per lui. Grazie di questo!

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Vivere da beati e seguire la via di Gesรน non significa tuttavia stare sempre allegri. Chi รจ afflitto, chi patisce ingiustizie, chi si prodiga per essere operatore di pace sa che cosa significa soffrire. Per voi non รจ certo facile vivere lontani da casa e sentire magari, oltre alla mancanza degli affetti piรน cari, lโ€™incertezza del futuro. Ma il Signore รจ fedele e non abbandona i suoi. Un episodio della vita di santโ€™Antonio abate, il grande iniziatore del monachesimo nel deserto, ci puรฒ aiutare. Per il Signore aveva lasciato tutto e si trovava nel deserto. Lรฌ, per vario tempo fu immerso in unโ€™aspra lotta spirituale che non gli dava tregua, assalito da dubbi e oscuritร , e pure dalla tentazione di cedere alla nostalgia e ai rimpianti per la vita passata. Poi il Signore lo consolรฒ dopo tanto tormento e santโ€™Antonio gli chiese: ยซDovโ€™eri? Perchรฉ non sei apparso prima per liberarmi dalle sofferenze? Dove eri?ยป. Allora percepรฌ distintamente la risposta di Gesรน: ยซIo ero qui, Antonioยป (S. Atanasio, Vita Antonii, 10). Il Signore รจ vicino. Puรฒ succedere, di fronte a una prova o ad un periodo difficile, di pensare di essere soli, anche dopo tanto tempo passato col Signore. Ma in quei momenti Egli, anche se non interviene subito, ci cammina a fianco e, se continuiamo ad andare avanti, aprirร  una via nuova. Perchรฉ il Signore รจ specialista nel fare cose nuove, sa aprire vie anche nel deserto (cfr Is 43,19).

Cari fratelli e sorelle, vorrei dirvi anche che vivere le Beatitudini non richiede gesti eclatanti. Guardiamo a Gesรน: non ha lasciato nulla di scritto, non ha costruito nulla di imponente. E quando ci ha detto come vivere non ha chiesto di innalzare grandi opere o di segnalarci compiendo gesta straordinarie. Ci ha chiesto di realizzare una sola opera dโ€™arte, possibile a tutti: quella della nostra vita. Le Beatitudini sono allora una mappa di vita: non domandano azioni sovraumane, ma di imitare Gesรน nella vita di ogni giorno. Invitano a tenere pulito il cuore, a praticare la mitezza e la giustizia nonostante tutto, a essere misericordiosi con tutti, a vivere lโ€™afflizione uniti a Dio. รˆ la santitร  del vivere quotidiano, che non ha bisogno di miracoli e di segni straordinari. Le Beatitudini non sono per superuomini, ma per chi affronta le sfide e le prove di ogni giorno. Chi le vive secondo Gesรน rende pulito il mondo. รˆ come un albero che, anche in terra arida, ogni giorno assorbe aria inquinata e restituisce ossigeno. Vi auguro di essere cosรฌ, ben radicati in Cristo, in Gesรน e pronti a fare del bene a chiunque vi sta vicino. Le vostre comunitร  siano oasi di pace.

Infine, vorrei soffermarmi brevemente su due Beatitudini. La prima: ยซBeati i mitiยป (Mt 5,5). Non รจ beato chi aggredisce o sopraffร , ma chi mantiene il comportamento di Gesรน che ci ha salvato: mite anche di fronte ai suoi accusatori. Mi piace citare san Francesco, quando ai frati diede istruzioni su come recarsi presso i Saraceni e i non cristiani. Scrisse: ยซChe non facciano liti o dispute, ma siano soggetti ad ogni creatura umana per amore di Dio e confessino di essere cristianiยป (Regola non bollata, XVI). Nรฉ liti nรฉ dispute โ€“ e questo vale anche per i preti โ€“ nรฉ liti nรฉ dispute: in quel tempo, mentre tanti partivano rivestiti di pesanti armature, san Francesco ricordรฒ che il cristiano parte armato solo della sua fede umile e del suo amore concreto. รˆ importante la mitezza: se vivremo nel mondo al modo di Dio, diventeremo canali della sua presenza; altrimenti, non porteremo frutto.

La seconda Beatitudine: ยซBeati gli operatori di paceยป (v. 9). Il cristiano promuove la pace, a cominciare dalla comunitร  in cui vive. Nel libro dellโ€™Apocalisse, tra le comunitร  a cui Gesรน stesso si rivolge, ce nโ€™รจ una, quella di Filadelfia, che credo vi assomigli. รˆ una Chiesa alla quale il Signore, diversamente da quasi tutte le altre, non rimprovera nulla. Essa, infatti, ha custodito la parola di Gesรน, senza rinnegare il suo nome, e ha perseverato, cioรจ รจ andata avanti, pur nelle difficoltร . E cโ€™รจ un aspetto importante: il nome Filadelfia significa amore tra i fratelli. Lโ€™amore fraterno. Ecco, una Chiesa che persevera nella parola di Gesรน e nellโ€™amore fraterno รจ gradita al Signore e porta frutto. Chiedo per voi la grazia di custodire la pace, lโ€™unitร , di prendervi cura gli uni degli altri, con quella bella fraternitร  per cui non ci sono cristiani di prima e di seconda classe.

Gesรน, che vi chiama beati, vi dia la grazia di andare sempre avanti senza scoraggiarvi, crescendo nellโ€™amore ยซfra voi e verso tuttiยป (1 Ts 3,12).

SALUTO AL TERMINE DELLA MESSA

Prima di concludere questa celebrazione, che mi ha dato tanta gioia, desidero rivolgere il mio saluto affettuoso a tutti voi che avete partecipato: fedeli caldei, copti, greco-cattolici, greco-melchiti, latini, maroniti, siro-cattolici, siro-malabaresi, siro-malancaresi.

Ringrazio vivamente Monsignor Hinder per la preparazione di questa visita e per tutto il suo lavoro pastorale. Un โ€œgrazieโ€ caloroso ai Patriarchi, agli Arcivescovi Maggiori e agli altri Vescovi presenti, ai Sacerdoti, alle persone consacrate e ai tanti laici impegnati con generositร  e spirito di servizio nelle comunitร  e con i piรน poveri.

Saluto e ringrazio โ€œeyal Zayid fi dar Zayid / i figli di Zayid nella casa di Zayidโ€.

La nostra Madre Maria Santissima vi custodisca nellโ€™amore alla Chiesa e nella gioiosa testimonianza del Vangelo. Per favore, non dimenticatevi di pregare per me.

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