PAPA FRANCESCO
MEDITAZIONE MATTUTINA DEL 23 OTTOBRE 2018 NELLA CAPPELLA DELLAย DOMUS SANCTAE MARTHAE
Identitร ed ereditร
Lโidentitร e lโereditร del cristiano sono fatte di speranza, forse ยซla virtรน teologale piรน dimenticataยป e ยซpiรน difficile da capireยป. Lo ha sottolineato Papa Francesco nella messa celebrata a Santa Marta martedรฌ mattina, 23 ottobre.
Prendendo spunto come di consueto dalle letture (tratte dalla lettera di san Paolo agli Efesini 2, 12-22 e dal vangelo di Luca 12, 35-38), allโomelia il Pontefice ha subito individuato ยซdue parole con le quali possiamo descrivere il messaggio liturgico di questa giornata: cittadinanza ed ereditร ยป.
Soffermandosi sulla prima ha quindi spiegato che nella lettura lโapostolo ยซci parla di questoยป. Si tratta, ha chiarito di ยซun regalo che Dio ci ha fatto, a tutti noi: ci ha fatti cittadini, cioรจ ci ha dato identitร . Ci ha dato la carta dโidentitร ยป. Del resto il Signore ยซin Gesรน ha abolito la Legge per ricreare in se stesso tutto, per riconciliare tutti, anche noi, tutti… eliminando lโinimicizia che noi avevamo con Lui. ร venuto ad annunciare โpace a voiโ, a tutti. E adesso, โpossiamo presentarci gli uni e gli altri al Padre in un solo Spiritoโ; ci ha fatto โunoโยป. Insomma ยซquesta รจ la nostra cittadinanza: โCosรฌ dunque voi non siete piรน stranieri nรฉ ospiti, ma siete concittadini dei santiโ in Gesรน e in Lui, anche voi โedificati insiemeโ per diventare abitazione dello Spirito Santoยป. Dunque per Francesco ยซla nostra identitร รจ proprio questo essere guariti dal Signore, essere costruiti in comunitร e avere lo Spirito Santo dentro. Un cristiano รจ quello. E la forza รจ lo Spirito che ha dentroยป. Di conseguenza ยซcamminiamo, con questa forza, con questa sicurezza, con questa fermezza: siamo concittadini e Dio รจ con noi. Anzi, Lui ci porta avanti, ci fa camminareยป.
Verso dove? Verso ยซlโaltra parolaยป che il Pontefice ha voluto proporre: ovvero ยซlโereditร . Identitร ed ereditร . E lโereditร รจ quello che Gesรน nel Vangelo ci dice: lโereditร รจ quello che noi cerchiamo nel nostro cammino, quello che noi riceveremo alla fine; ma dobbiamo cercarlo ogni giorno, andare verso questa ereditร ยป. E tutto ciรฒ รจ riassunto, ha detto ancora il Papa, nella ยซgrande virtรน della speranza, la virtรน teologale forse piรน dimenticata, forse piรน difficile da capireยป, ma ยซquella che ci porta avanti nel cammino della nostra identitร verso lโereditร ยป. In effetti i cristiani sanno ยซcosโรจ la fede: รจ facile capirla e anche non รจ difficile praticarla. Tutte e tre โ fede, caritร e speranza โ sono un dono. La fede, la capiamo bene. La caritร รจ piรน facile ancora da capire: รจ fare del bene, con Dio e con gli altri. Ma la speranza, cosa รจ?ยป, si รจ chiesto Francesco. E la risposta รจ stata che ยซla nostra ereditร รจ un poโ difficile da capireยป. Quindi immaginando una sorta di dialogo ha chiarito: ยซโSรฌ, sรฌ, รจ sperare: ma sperare, attendere… cosa รจ? Cosa speri, tu?โ โ โIo, sรฌ, io spero il Cielo!โ โ โMa cosa รจ il Cielo, per te?โ โ โSรฌ, รจ la luce, sรฌ, รจ incontrare tutti i Santi, รจ una felicitร eterna…โ ma no รจ facile da capire, cosa รจ la speranza. Vivere in speranza รจ camminare, sรฌ, verso un premio, verso la felicitร che non abbiamo qui ma lโavremo lร … รจ una virtรน difficile da capireยป.
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Ma al di lร delle difficoltร , la speranza ha anche altre caratteristiche, che il Papa ha elencato: per esempio ยซรจ una virtรน umile, molto umileยป; e soprattutto ยซรจ una virtรน che non delude mai: se tu speri, mai sarai deluso. Mai, maiยป. Inoltre ยซรจ anche una virtรน concretaยป. Ma, potrebbe essere lโobiezione, ยซcome puรฒ essere concreta, se io non conosco il Cielo o quello che mi aspetta?ยป. E ancora una volta la risposta non lascia spazio a dubbi: la speranza รจ lโereditร del cristiano, dunque speranza ยซverso qualcosaยป, non verso ยซunโideaยป o verso ยซun posto belloยป Di piรน: essa ยซรจ un incontroยป. Al punto che ยซGesรน โ ha fatto notare il Papa โ sempre sottolinea questa parte della speranza, questo essere in attesaยป. Come nel Vangelo odierno, in cui essa รจ raffigurata nellโincontro ยซdel padrone, quando torna da una festaยป. O come quando Gesรน ยซparla, nella parabola, delle ragazze stolte e delle ragazze saggeยป: anche in quel caso infatti รจ ยซun incontro con il Signore che viene dalle nozze, con lo sposoยป. Perchรฉ ยซsempre รจ un incontro, un incontro con il Signore. ร concretoยป.
Purtroppo perรฒ, ha osservato Francesco, ยซtante volte, noi non sappiamo questo… o ci facciamo della speranza unโidea strana… โsรฌ, saremo nel Cielo, lรฌ… lรฌ cโรจ la musica, ci sono i canti, una bella festa…โ โ โMa sarร noiosa?!โ โ โNo, no, no, ma sarร bella…โ: no. ร incontrare il Signore. ร un incontroยป. E offrendo una confidenza personale il Papa ha spiegato che quando lui pensa alla speranza, gli viene in mente in particolare unโimmagine: ยซla donna gravida, la donna che aspetta un bambino. Va dal medico, gli fa vedere lโecografia โ โah, sรฌ, il bambino… va beneโ… No!ยป. Al contrario ยซรจ gioiosa! E tutti i giorni si tocca la pancia per accarezzare quel bambino, รจ in aspettativa del bambino, vive aspettando quel figlioยป. E ยซquesta immagine ci puรฒ far capire che cosa sia la speranza: vivere per quellโincontro. Quella donna immagina come saranno gli occhi del figlio, come sarร il sorriso, come sarร , biondo o moro… ma immagina lโincontro con il figlio. Immagina lโincontro con il figlioยป. Dunque, ha ribadito il Pontefice, ยซquesta immagine, questa figura ci puรฒ aiutare tanto a capire che cosa รจ la speranzaยป e a ยซdomandarci: โIo spero cosรฌ, concretamente, o spero un poโ diffuso, un poโ gnosticamente?โ. La speranza รจ concreta, รจ di tutti i giorni perchรฉ รจ un incontro. E ogni volta che incontriamo Gesรน nellโEucaristia, nella preghiera, nel Vangelo, nei poveri, nella vita comunitaria, ogni volta diamo un passo in piรน verso questo incontro definitivoยป. Da qui lโauspicio che i cristiani abbiano ยซla saggezza di saper gioire dei piccoli incontri della vita con Gesรน, preparando quellโincontro definitivoยป.
Un auspicio riproposto nelle considerazioni conclusive in cui ricapitolando Francesco ha spiegato come lโidentitร sia il ยซgrande regalo di Dio che ci ha fatti una comunitร , ci ha fatti eredi di questoยป; e come lโereditร sia ยซquella forza con cui lo Spirito Santo ci porta avanti con la speranzaยป. Con lโesortazione finale a pensare ยซoggi a queste due parole: la mia carta dโidentitร , qual รจ? Come sono cristiano? E poi: comโรจ la mia speranza? Cosa aspetto in ereditร ?ยป.
