1. โPermesso?”, โgrazie”, โscusa”. Infatti queste parole aprono la strada per vivere bene nella famiglia, per vivere in pace. Sono parole semplici, ma non cosรฌ semplici da mettere in pratica! Racchiudono una grande forza: la forza di custodire la casa, anche attraverso mille difficoltร e prove; invece la loro mancanza, a poco a poco apre delle crepe che possono farla persino crollare.
2. La prima parola รจ โpermesso?”. Quando ci preoccupiamo di chiedere gentilmente anche quello che magari pensiamo di poter pretendere, noi poniamo un vero presidio per lo spirito della convivenza matrimoniale e famigliare. Entrare nella vita dell’altro, anche quando fa parte della nostra vita, chiede la delicatezza di un atteggiamento non invasivo, che rinnova la fiducia e il rispetto. La confidenza, insomma, non autorizza a dare tutto per scontato. E l’amore, quanto piรน รจ intimo e profondo, tanto piรน esige il rispetto della libertร e la capacitร di attendere che l’altro apra la porta del suo cuore.
3. Prima di fare una cosa in famiglia: โPermesso, posso farlo? Ti piace che io faccia cosรฌ?”. Quel linguaggio educato e pieno d’amore. E questo fa tanto bene alle famiglie.
4. un cristiano che non sa ringraziare รจ uno che ha dimenticato la lingua di Dio. Sentite bene: un cristiano che non sa ringraziare รจ uno che ha dimenticato la lingua di Dio.
- Pubblicitร -
5. Una volta ho sentito dire da una persona anziana, molto saggia, molto buona, semplice, ma con quella saggezza della pietร , della vita: โLa gratitudine รจ una pianta che cresce soltanto nella terra delle anime nobili”. Quella nobiltร dell’anima, quella grazia di Dio nell’anima ci spinge a dire grazie, alla gratitudine. ร il fiore di un’anima nobile. ร una bella cosa questa!
6. La terza parola รจ โscusa”. Parola difficile, certo, eppure cosรฌ necessaria. Quando manca, piccole crepe si allargano โ anche senza volerlo โ fino a diventare fossati profondi.
7. Riconoscere di aver mancato, ed essere desiderosi di restituire ciรฒ che si รจ tolto โ rispetto, sinceritร , amore โ rende degni del perdono. E cosรฌ si ferma l’infezione. Se non siamo capaci di scusarci, vuol dire che neppure siamo capaci di perdonare. Nella casa dove non ci si chiede scusa incomincia a mancare l’aria, le acque diventano stagnanti. Tante ferite degli affetti, tante lacerazioni nelle famiglie incominciano con la perdita di questa parola preziosa: โScusami”.
ย
8. Nella vita matrimoniale si litiga, a volte anche โvolano i piatti”, ma vi do un consiglio: mai finire la giornata senza fare la pace! Sentite bene: avete litigato moglie e marito? Figli con i genitori? Avete litigato forte? Non va bene, ma non รจ il vero problema. Il problema รจ che questo sentimento sia presente il giorno dopo. Per questo, se avete litigato, mai finire la giornata senza fare la pace in famiglia. E come devo fare la pace? Mettermi in ginocchio? No! Soltanto un piccolo gesto, una cosina cosรฌ, e l’armonia familiare torna. Basta una carezza! Senza parole. Ma mai finire la giornata in famiglia senza fare la pace! Capito questo? Non รจ facile, ma si deve fare. E con questo la vita sarร piรน bella.
(Udienza Generale del 13 maggio 2015: La Famiglia – 14. Le tre parole)
9. Gesรน nacque in una famiglia. Lui poteva venire spettacolarmente, o come un guerriero, un imperatoreโฆ No, no: viene come un figlio di famiglia, in una famiglia. Questo รจ importante: guardare nel presepio questa scena tanto bella.
10. Quanto le mamme potrebbero apprendere dalle premure di Maria per quel Figlio! E quanto i papร potrebbero ricavare dall’esempio di Giuseppe, uomo giusto, che dedicรฒ la sua vita a sostenere e a difendere il bambino e la sposa โ la sua famiglia โ nei passaggi difficili! Per non dire di quanto i ragazzi potrebbero essere incoraggiati da Gesรน adolescente a comprendere la necessitร e la bellezza di coltivare la loro vocazione piรน profonda, e di sognare in grande! E Gesรน ha coltivato in quei trent’anni la sua vocazione per la quale il Padre lo ha inviato. E Gesรน mai, in quel tempo, si รจ scoraggiato, ma รจ cresciuto in coraggio per andare avanti con la sua missione.
11. Ciascuna famiglia cristiana โ come fecero Maria e Giuseppe โ puรฒ anzitutto accogliere Gesรน, ascoltarlo, parlare con Lui, custodirlo, proteggerlo, crescere con Lui; e cosรฌ migliorare il mondo.(โฆ) E questa รจ la grande missione della famiglia: fare posto a Gesรน che viene, accogliere Gesรน nella famiglia, nella persona dei figli, del marito, della moglie, dei nonniโฆ Gesรน รจ lรฌ. Accoglierlo lรฌ, perchรฉ cresca spiritualmente in quella famiglia.
(Udienza Generale del 17 dicembre 2014: La Famiglia – 1. Nazaret)
12. Le madri sono l’antidoto piรน forte al dilagare dell’individualismo egoistico. โIndividuo” vuol dire โche non si puรฒ dividere”. Le madri invece si โdividono”, a partire da quando ospitano un figlio per darlo al mondo e farlo crescere.(โฆ)Una societร senza madri sarebbe una societร disumana, perchรฉ le madri sanno testimoniare sempre, anche nei momenti peggiori, la tenerezza, la dedizione, la forza morale. (โฆ) Senza le madri, non solo non ci sarebbero nuovi fedeli, ma la fede perderebbe buona parte del suo calore semplice e profondo.
(Udienza Generale del 7 gennaio 2015: La Famiglia – 2. Madre)
13. E’ vero che tu devi essere โcompagno” di tuo figlio, ma senza dimenticare che tu sei il padre! Se tu ti comporti soltanto come un compagno alla pari del figlio, questo non farร bene al ragazzo.
14. La prima necessitร , dunque, รจ proprio questa: che il padre sia presente nella famiglia. Che sia vicino alla moglie, per condividere tutto, gioie e dolori, fatiche e speranze. E che sia vicino ai figli nella loro crescita: quando giocano e quando si impegnano, quando sono spensierati e quando sono angosciati, quando si esprimono e quando sono taciturni, quando osano e quando hanno paura, quando fanno un passo sbagliato e quando ritrovano la strada; padre presente, sempre. Dire presente non รจ lo stesso che dire controllore! Perchรฉ i padri troppo controllori annullano i figli, non li lasciano crescere.
15. Quanta dignitร e quanta tenerezza nell’attesa di quel padre che sta sulla porta di casa aspettando che il figlio ritorni! I padri devono essere pazienti. Tante volte non c’รจ altra cosa da fare che aspettare; pregare e aspettare con pazienza, dolcezza, magnanimitร , misericordia.
16. Il padre che sa correggere senza avvilire รจ lo stesso che sa proteggere senza risparmiarsi. Una volta ho sentito in una riunione di matrimonio un papร dire: โIo alcune volte devo picchiare un po’ i figli โฆ ma mai in faccia per non avvilirli”. Che bello! Ha senso della dignitร . Deve punire, lo fa in modo giusto, e va avanti.
ย
17. i figli hanno bisogno di trovare un padre che li aspetta quando ritornano dai loro fallimenti. Faranno di tutto per non ammetterlo, per non darlo a vedere, ma ne hanno bisogno; e il non trovarlo apre in loro ferite difficili da rimarginare.
(Udienze Generali del 28 gennaio e del 4 febbraio 2015: La Famiglia – 3/3bis. Padre)
18. I figli sono la gioia della famiglia e della societร . Non sono un problema di biologia riproduttiva, nรฉ uno dei tanti modi di realizzarsi. E tanto meno sono un possesso dei genitoriโฆ No. I figli sono un dono (โฆ).Essere figlio e figlia, infatti, secondo il disegno di Dio, significa portare in sรฉ la memoria e la speranza di un amore che ha realizzato se stesso proprio accendendo la vita di un altro essere umano, originale e nuovo. E per i genitori ogni figlio รจ se stesso, รจ differente, รจ diverso.
19. Un figlio lo si ama perchรฉ รจ figlio: non perchรฉ bello, o perchรฉ รจ cosรฌ o cosร ; no, perchรฉ รจ figlio! Non perchรฉ la pensa come me, o incarna i miei desideri. Un figlio รจ un figlio: una vita generata da noi ma destinata a lui, al suo bene, al bene della famiglia, della societร , dell’umanitร intera.
20. Di qui viene anche la profonditร dell’esperienza umana dell’essere figlio e figlia, che ci permette di scoprire la dimensione piรน gratuita dell’amore, che non finisce mai di stupirci. E’ la bellezza di essere amati prima: i figli sono amati prima che arrivino. Quante volte trovo le mamme in piazza che mi fanno vedere la pancia e mi chiedono la benedizione โฆ questi bimbi sono amati prima di venire al mondo. E questa รจ gratuitร , questo รจ amore; sono amati prima della nascita, come l’amore di Dio che ci ama sempre prima.
21. Sono amati prima di aver fatto qualsiasi cosa per meritarlo, prima di saper parlare o pensare, addirittura prima di venire al mondo! Essere figli รจ la condizione fondamentale per conoscere l’amore di Dio, che รจ la fonte ultima di questo autentico miracolo.
22. Una societร di figli che non onorano i genitori รจ una societร senza onore; quando non si onorano i genitori si perde il proprio onore! ร una societร destinata a riempirsi di giovani aridi e avidi.
23. Se una famiglia generosa di figli viene guardata come se fosse un peso, c’รจ qualcosa che non va! La generazione dei figli dev’essere responsabile, come insegna anche l’Enciclica Humanae vitae del beato Papa Paolo VI, ma avere piรน figli non puรฒ diventare automaticamente una scelta irresponsabile. Non avere figli รจ una scelta egoistica. La vita ringiovanisce e acquista energie moltiplicandosi: si arricchisce, non si impoverisce! I figli imparano a farsi carico della loro famiglia, maturano nella condivisione dei suoi sacrifici, crescono nell’apprezzamento dei suoi doni.
24. Ognuno di noi pensi nel suo cuore ai propri figli โ se ne ha -; pensi in silenzio. E tutti noi pensiamo ai nostri genitori e ringraziamo Dio per il dono della vita. In silenzio, quelli che hanno figli pensino a loro, e tutti pensiamo ai nostri genitori. (Silenzio). Il Signore benedica i nostri genitori e benedica i vostri figli.
(Udienza Generale dell’11 febbraio 2015: La Famiglia – 4. I Figli)
25. Tutti conosciamo famiglie che hanno i fratelli divisi, che hanno litigato; chiediamo al Signore per queste famiglie – forse nella nostra famiglia ci sono alcuni casi – che le aiuti a riunire i fratelli, a ricostituire la famiglia. La fratellanza non si deve rompere e quando si rompe succede quanto รจ accaduto con Caino e Abele.
26. In famiglia, tra fratelli si impara la convivenza umana, come si deve convivere in societร . Forse non sempre ne siamo consapevoli, ma รจ proprio la famiglia che introduce la fraternitร nel mondo! (โฆ) La libertร e l’uguaglianza, senza la fraternitร , possono riempirsi di individualismo e di conformismo, anche di interesse personale.
27. La fraternitร in famiglia risplende in modo speciale quando vediamo la premura, la pazienza, l’affetto di cui vengono circondati il fratellino o la sorellina piรน deboli, malati, o portatori di handicap. I fratelli e le sorelle che fanno questo sono moltissimi, in tutto il mondo, e forse non apprezziamo abbastanza la loro generositร .
28. Avere un fratello, una sorella che ti vuole bene รจ un’esperienza forte, impagabile, insostituibile. Nello stesso modo accade per la fraternitร cristiana. I piรน piccoli, i piรน deboli, i piรน poveri debbono intenerirci: hanno โdiritto” di prenderci l’anima e il cuore. Sรฌ, essi sono nostri fratelli e come tali dobbiamo amarli e trattarli.
29. Oggi piรน che mai รจ necessario riportare la fraternitร al centro della nostra societร tecnocratica e burocratica: allora anche la libertร e l’uguaglianza prenderanno la loro giusta intonazione. Perciรฒ, non priviamo a cuor leggero le nostre famiglie, per soggezione o per paura, della bellezza di un’ampia esperienza fraterna di figli e figlie.
(Udienza Generale del 18 febbraio 2015: La Famiglia – 5. I Fratelli)
ย
30. L’attenzione agli anziani fa la differenza di una civiltร . In una civiltร c’รจ attenzione all’anziano? C’รจ posto per l’anziano? Questa civiltร andrร avanti se saprร rispettare la saggezza, la sapienza degli anziani. In una civiltร in cui non c’รจ posto per gli anziani o sono scartati perchรฉ creano problemi, questa societร porta con sรฉ il virus della morte.
31. Dobbiamo risvegliare il senso collettivo di gratitudine, di apprezzamento, di ospitalitร , che facciano sentire l’anziano parte viva della sua comunitร .Gli anziani sono uomini e donne, padri e madri che sono stati prima di noi sulla nostra stessa strada, nella nostra stessa casa, nella nostra quotidiana battaglia per una vita degna. Sono uomini e donne dai quali abbiamo ricevuto molto.
32. L’anziano siamo noi: fra poco, fra molto, inevitabilmente comunque, anche se non ci pensiamo. E se noi non impariamo a trattare bene gli anziani, cosรฌ tratteranno a noi.(โฆ) Dove non c’รจ onore per gli anziani, non c’รจ futuro per i giovani.
33. L’anzianitร contiene una grazia e una missione, una vera vocazione del Signore. L’anzianitร รจ una vocazione. Non รจ ancora il momento di โtirare i remi in barca”. Questo periodo della vita รจ diverso dai precedenti, non c’รจ dubbio; dobbiamo anche un po’ โinventarcelo”, perchรฉ le nostre societร non sono pronte, spiritualmente e moralmente, a dare ad esso, a questo momento della vita, il suo pieno valore. Una volta, in effetti, non era cosรฌ normale avere tempo a disposizione; oggi lo รจ molto di piรน. E anche la spiritualitร cristiana รจ stata colta un po’ di sorpresa, e si tratta di delineare una spiritualitร delle persone anziane.
34. ร importante la testimonianza degli anziani nella fedeltร .
35. La preghiera degli anziani e dei nonni รจ un dono per la Chiesa, รจ una ricchezza! Una grande iniezione di saggezza anche per l’intera societร umana: soprattutto per quella che รจ troppo indaffarata, troppo presa, troppo distratta. Qualcuno deve pur cantare, anche per loro, cantare i segni di Dio, proclamare i segni di Dio, pregare per loro!
36. E’ una cosa bella la preghiera degli anziani. Noi possiamo ringraziare il Signore per i benefici ricevuti, e riempire il vuoto dell’ingratitudine che lo circonda. Possiamo intercedere per le attese delle nuove generazioni e dare dignitร alla memoria e ai sacrifici di quelle passate. Noi possiamo ricordare ai giovani ambiziosi che una vita senza amore รจ una vita arida. Possiamo dire ai giovani paurosi che l’angoscia del futuro puรฒ essere vinta. Possiamo insegnare ai giovani troppo innamorati di sรฉ stessi che c’รจ piรน gioia nel dare che nel ricevere.
37. I nonni e le nonne formano la โcorale” permanente di un grande santuario spirituale, dove la preghiera di supplica e il canto di lode sostengono la comunitร che lavora e lotta nel campo della vita.
38. Le parole dei nonni hanno qualcosa di speciale, per i giovani. E loro lo sanno. Le parole che la mia nonna mi consegnรฒ per iscritto il giorno della mia ordinazione sacerdotale, le porto ancora con me, sempre nel breviario e le leggo spesso e mi fa bene. (โฆ)Come vorrei una Chiesa che sfida la cultura dello scarto con la gioia traboccante di un nuovo abbraccio tra i giovani e gli anziani! E questo รจ quello che oggi chiedo al Signore, questo abbraccio!
(Udienze Generali del 4 e 11 marzo 2015: La Famiglia – 6-7. I Nonni)
39. I bambini ci ricordano che tutti, nei primi anni della vita, siamo stati totalmente dipendenti dalle cure e dalla benevolenza degli altri. E il Figlio di Dio non si รจ risparmiato questo passaggio. E’ il mistero che contempliamo ogni anno, a Natale. Il Presepe รจ l’icona che ci comunica questa realtร nel modo piรน semplice e diretto.
40. Dunque, i bambini sono in sรฉ stessi una ricchezza per l’umanitร e anche per la Chiesa, perchรฉ ci richiamano costantemente alla condizione necessaria per entrare nel Regno di Dio: quella di non considerarci autosufficienti, ma bisognosi di aiuto, di amore, di perdono. E tutti, siamo bisognosi di aiuto, d’amore e di perdono!
41. I bambini ci ricordano un’altra cosa bella; ci ricordano che siamo sempre figli: anche se uno diventa adulto, o anziano, anche se diventa genitore, se occupa un posto di responsabilitร , al di sotto di tutto questo rimane l’identitร di figlio. Tutti siamo figli. E questo ci riporta sempre al fatto che la vita non ce la siamo data noi ma l’abbiamo ricevuta.
42. Sappiamo che anche i bambini hanno il peccato originale, che hanno i loro egoismi, ma conservano una purezza, e una semplicitร interiore. Ma i bambini non sono diplomatici: dicono quello che sentono, dicono quello che vedono, direttamente. E tante volte mettono in difficoltร i genitori, dicendo davanti alle altre persone: โQuesto non mi piace perchรฉ รจ brutto”. Ma i bambini dicono quello che vedono, non sono persone doppie, non hanno ancora imparato quella scienza della doppiezza che noi adulti purtroppo abbiamo imparato.
[ads2]43. I bambini hanno la capacitร di sorridere e di piangere. Alcuni, quando li prendo per abbracciarli, sorridono; altri mi vedono vestito di bianco e credono che io sia il medico e che vengo a fargli il vaccino, e piangono โฆ ma spontaneamente! I bambini sono cosรฌ: sorridono e piangono, due cose che in noi grandi spesso โsi bloccano”, non siamo piรน capaciโฆ Tante volte il nostro sorriso diventa un sorriso di cartone, una cosa senza vita, un sorriso che non รจ vivace, anche un sorriso artificiale, di pagliaccio. I bambini sorridono spontaneamente e piangono spontaneamente. Dipende sempre dal cuore, e spesso il nostro cuore si blocca e perde questa capacitร di sorridere, di piangere.
44. I bambini portano vita, allegria, speranza, anche guai. Ma, la vita รจ cosรฌ. Certamente portano anche preoccupazioni e a volte tanti problemi; ma รจ meglio una societร con queste preoccupazioni e questi problemi, che una societร triste e grigia perchรฉ รจ rimasta senza bambini!
ย
45. Non scarichiamo sui bambini le nostre colpe, per favore! I bambini non sono mai โun errore”. La loro fame non รจ un errore, come non lo รจ la loro povertร , la loro fragilitร , il loro abbandono โ tanti bambini abbandonati per le strade; e non lo รจ neppure la loro ignoranza o la loro incapacitร โ tanti bambini che non sanno cosa รจ una scuola. Semmai, questi sono motivi per amarli di piรน, con maggiore generositร . Che ne facciamo delle solenni dichiarazioni dei diritti dell’uomo e dei diritti del bambino, se poi puniamo i bambini per gli errori degli adulti?
46. Grazie a Dio i bambini con gravi difficoltร trovano molto spesso genitori straordinari, pronti ad ogni sacrificio e ad ogni generositร . Ma questi genitori non dovrebbero essere lasciati soli! Dovremmo accompagnare la loro fatica, ma anche offrire loro momenti di gioia condivisa e di allegria spensierata, perchรฉ non siano presi solo dalla routine terapeutica.
47. Pensate che cosa sarebbe una societร che decidesse, una volta per tutte, di stabilire questo principio: โE’ vero che non siamo perfetti e che facciamo molti errori. Ma quando si tratta dei bambini che vengono al mondo, nessun sacrificio degli adulti sarร giudicato troppo costoso o troppo grande, pur di evitare che un bambino pensi di essere uno sbaglio, di non valere niente e di essere abbandonato alle ferite della vita e alla prepotenza degli uomini”. Come sarebbe bella una societร cosรฌ!
(Udienze Generali del 18 marzo e 8 aprile 2015: La Famiglia – 8-9. I Bambini)
48. La Chiesa, come madre, non abbandona mai la famiglia, anche quando essa รจ avvilita, ferita e in tanti modi mortificata. Neppure quando cade nel peccato, oppure si allontana dalla Chiesa; sempre farร di tutto per cercare di curarla e di guarirla, di invitarla a conversione e di riconciliarla con il Signore.
(Udienza Generale del 25 marzo 2015: Preghiera per il Sinodo sulla famiglia)
49. Io mi domando, se la cosiddetta teoria del gender non sia anche espressione di una frustrazione e di una rassegnazione, che mira a cancellare la differenza sessuale perchรฉ non sa piรน confrontarsi con essa. Sรฌ, rischiamo di fare un passo indietro. La rimozione della differenza, infatti, รจ il problema, non la soluzione. Per risolvere i loro problemi di relazione, l’uomo e la donna devono invece parlarsi di piรน, ascoltarsi di piรน, conoscersi di piรน, volersi bene di piรน. Devono trattarsi con rispetto e cooperare con amicizia. Con queste basi umane, sostenute dalla grazia di Dio, รจ possibile progettare l’unione matrimoniale e familiare per tutta la vita.
50. Il legame matrimoniale e familiare รจ una cosa seria, lo รจ per tutti, non solo per i credenti. Vorrei esortare gli intellettuali a non disertare questo tema, come se fosse diventato secondario per l’impegno a favore di una societร piรน libera e piรน giusta.
51. La svalutazione sociale per l’alleanza stabile e generativa dell’uomo e della donna รจ certamente una perdita per tutti. Dobbiamo riportare in onore il matrimonio e la famiglia!
(Udienze Generali del 15 e 22 aprile 2015: La Famiglia – 10-11. Maschio e Femmina)
52. E qui Gesรน incomincia proprio i suoi miracoli con questo capolavoro, in un matrimonio, in una festa di nozze: un uomo e una donna. Cosรฌ Gesรน ci insegna che il capolavoro della societร รจ la famiglia: l’uomo e la donna che si amano! Questo รจ il capolavoro! Dai tempi delle nozze di Cana, tante cose sono cambiate, ma quel โsegno” di Cristo contiene un messaggio sempre valido.
53. In realtร , quasi tutti gli uomini e le donne vorrebbero una sicurezza affettiva stabile, un matrimonio solido e una famiglia felice. La famiglia รจ in cima a tutti gli indici di gradimento fra i giovani; ma, per paura di sbagliare, molti non vogliono neppure pensarci; pur essendo cristiani, non pensano al matrimonio sacramentale, segno unico e irripetibile dell’alleanza, che diventa testimonianza della fede. Forse proprio questa paura di fallire รจ il piรน grande ostacolo ad accogliere la parola di Cristo, che promette la sua grazia all’unione coniugale e alla famiglia.
54. Il matrimonio consacrato da Dio custodisce quel legame tra l’uomo e la donna che Dio ha benedetto fin dalla creazione del mondo; ed รจ fonte di pace e di bene per l’intera vita coniugale e familiare.
55. La virtรน dell’ospitalitร delle famiglie cristiane riveste oggi un’importanza cruciale, specialmente nelle situazioni di povertร , di degrado, di violenza familiare.
56. Non abbiamo paura di invitare Gesรน alla festa di nozze, di invitarlo a casa nostra, perchรฉ sia con noi e custodisca la famiglia. E non abbiamo paura di invitare anche la sua Madre Maria! I cristiani, quando si sposano โnel Signore”, vengono trasformati in un segno efficace dell’amore di Dio. I cristiani non si sposano solo per sรฉ stessi: si sposano nel Signore in favore di tutta la comunitร , dell’intera societร .
57. Ma voi mariti che siete qui presenti capite questo? Amare la vostra moglie come Cristo ama la Chiesa? Questi non sono scherzi, ma cose serie! L’effetto di questo radicalismo della dedizione chiesta all’uomo, per l’amore e la dignitร della donna, sull’esempio di Cristo, dev’essere stato enorme, nella stessa comunitร cristiana.
58. Il sacramento del matrimonio รจ un grande atto di fede e di amore(โฆ). La vocazione cristiana ad amare senza riserve e senza misura รจ quanto, con la grazia di Cristo, sta alla base anche del libero consenso che costituisce il matrimonio.
59. La decisione di โsposarsi nel Signore” contiene anche una dimensione missionaria, che significa avere nel cuore la disponibilitร a farsi tramite della benedizione di Dio e della grazia del Signore per tutti. Infatti gli sposi cristiani partecipano in quanto sposi alla missione della Chiesa.
60. la rotta dell’amore: si ama come ama Dio, per sempre. Cristo non cessa di prendersi cura della Chiesa: la ama sempre, la custodisce sempre, come se 2 stesso. Cristo non cessa di togliere dal volto umano le macchie e le rughe di ogni genere. E’ commovente e tanto bella questa irradiazione della forza e della tenerezza di Dio che si trasmette da coppia a coppia, da famiglia a famiglia.
(Udienze Generali del 29 aprile e 6 maggio 2015: La Famiglia – 12-13. Matrimonio)
61. I figli, infatti, devono crescere senza scoraggiarsi, passo a passo. Se voi genitori dite ai figli: โSaliamo su quella scaletta” e prendete loro la mano e passo dopo passo li fate salire, le cose andranno bene. Ma se voi dite: โVai su!” โ โMa non posso” โ โVai!”, questo si chiama esasperare i figli, chiedere ai figli le cose che non sono capaci di fare. Per questo, il rapporto tra genitori e figli deve essere di una saggezza, di un equilibrio tanto grande. Figli, obbedite ai genitori, ciรฒ piace a Dio. E voi genitori, non esasperate i figli, chiedendogli cose che non possono fare. E questo bisogna fare perchรฉ i figli crescano nella responsabilitร di sรฉ e degli altri.
62. E’ difficile educare per i genitori che vedono i figli solo la sera, quando ritornano a casa stanchi dal lavoro. Quelli che hanno la fortuna di avere lavoro! E’ ancora piรน difficile per i genitori separati, che sono appesantiti da questa loro condizione: poverini, hanno avuto difficoltร , si sono separati e tante volte il figlio รจ preso come ostaggio e il papร gli parla male della mamma e la mamma gli parla male del papร , e si fa tanto male. Ma io dico ai genitori separati: mai, mai, mai prendere il figlio come ostaggio!
63. Vi siete separati per tante difficoltร e motivi, la vita vi ha dato questa prova, ma i figli non siano quelli che portano il peso di questa separazione, non siano usati come ostaggi contro l’altro coniuge, crescano sentendo che la mamma parla bene del papร , benchรฉ non siano insieme, e che il papร parla bene della mamma. Per i genitori separati questo รจ molto importante e molto difficile, ma possono farlo.
64. La vita รจ diventata avara di tempo per parlare, riflettere, confrontarsi. Molti genitori sono โsequestrati” dal lavoro – papร e mamma devono lavorare – e da altre preoccupazioni, imbarazzati dalle nuove esigenze dei figli e dalla complessitร della vita attuale, – che รจ cosรฌ, dobbiamo accettarla com’รจ – e si trovano come paralizzati dal timore di sbagliare. Il problema, perรฒ, non รจ solo parlare. (โฆ) Chiediamoci piuttosto: cerchiamo di capire โdove” i figli veramente sono nel loro cammino? Dov’รจ realmente la loro anima, lo sappiamo? E soprattutto: lo vogliamo sapere? Siamo convinti che essi, in realtร , non aspettano altro?
65. Anche nelle migliori famiglie bisogna sopportarsi, e ci vuole tanta pazienza per sopportarsi! Ma รจ cosรฌ la vita. La vita non si fa in laboratorio, si fa nella realtร . Lo stesso Gesรน รจ passato attraverso l’educazione familiare.
66. La buona educazione familiare รจ la colonna vertebrale dell’umanesimo. La sua irradiazione sociale รจ la risorsa che consente di compensare le lacune, le ferite, i vuoti di paternitร e maternitร che toccano i figli meno fortunati. Questa irradiazione puรฒ fare autentici miracoli. E nella Chiesa succedono ogni giorno questi miracoli!
67. E’ ora che i padri e le madri ritornino dal loro esilio – perchรฉ si sono autoesiliati dall’educazione dei figli -, e riassumano pienamente il loro ruolo educativo. Speriamo che il Signore dia ai genitori questa grazia: di non autoesiliarsi nell’educazione dei figli. E questo soltanto lo puรฒ fare l’amore, la tenerezza e la pazienza.
(Udienza Generale del 20 maggio 2015: La Famiglia – 15. Educazione)
68. Il fidanzamento mette a fuoco la volontร di custodire insieme qualcosa che mai dovrร essere comprato o venduto, tradito o abbandonato, per quanto allettante possa essere lโofferta
69. Chi pretende di volere tutto e subito, poi cede anche su tutto โ e subito โ alla prima difficoltร (o alla prima occasione). Non c’รจ speranza per la fiducia e la fedeltร del dono di sรฉ, se prevale l’abitudine a consumare l’amore come una specie di โintegratore” del benessere psico-fisico
70. Va rivalutato il fidanzamento come tempo di conoscenza reciproca e di condivisione di un progetto. Il cammino di preparazione al matrimonio va impostato in questa prospettiva, avvalendosi anche della testimonianza semplice ma intensa di coniugi cristiani. E puntando anche qui sull’essenziale: la Bibbia, da riscoprire insieme, in maniera consapevole; la preghiera, nella sua dimensione liturgica, ma anche in quella โpreghiera domestica”, da vivere in famiglia, i sacramenti, la vita sacramentale, la Confessione, โฆ in cui il Signore viene a dimorare nei fidanzati e li prepara ad accogliersi veramente l’un l’altro โcon la grazia di Cristo”; e la fraternitร con i poveri, con i bisognosi, che ci provocano alla sobrietร e alla condivisione. I fidanzati che si impegnano in questo crescono ambedue e tutto questo porta a preparare una bella celebrazione del Matrimonio in modo diverso, non mondano ma in modo cristiano!
71. Il fidanzamento รจ un percorso di vita che deve maturare come la frutta, รจ una strada di maturazione nell’amore, fino al momento che diventa matrimonio. Ogni coppia di fidanzati pensi a questo e dica l’un l’altro: โTi farรฒ mia sposa, ti farรฒ mio sposo”. Aspettare quel momento; รจ un momento, รจ un percorso che va lentamente avanti, ma รจ un percorso di maturazione. Le tappe del cammino non devono essere bruciate. La maturazione si fa cosรฌ, passo a passo.
(Udienza Generale del 27 maggio 2015: La Famiglia – 16. Fidanzamento)
ย
72. Noi cristiani dovremmo inginocchiarci davanti a queste famiglie povere, che sono una vera scuola di umanitร che salva le societร dalla barbarie.(โฆ) Dovremmo essere sempre piรน vicini alle famiglie che la povertร mette alla prova. Ma pensate, tutti voi conoscete qualcuno: papร senza lavoro, mamma senza lavoro โฆ e la famiglia soffre, i legami si indeboliscono. (โฆ) facciamo tutto quello che noi possiamo per aiutare le famiglie ad andare avanti nella prova della povertร e della miseria che colpiscono gli affetti, i legami famigliari.
(Udienza Generale del 3 giugno 2015: La Famiglia – 17. Famiglia e povertร )
73. La preghiera per i malati non deve mai mancare. Anzi dobbiamo pregare di piรน, sia personalmente sia in comunitร . (โฆ) Aiutare i malati, non perdersi in chiacchiere, aiutare sempre, consolare, sollevare, essere vicino ai malati; รจ questo il compito.
74. E penso a quanto รจ importante educare i figli fin da piccoli alla solidarietร nel tempo della malattia. Un’educazione che tiene al riparo dalla sensibilitร per la malattia umana, inaridisce il cuore. E fa sรฌ che i ragazzi siano โanestetizzati” verso la sofferenza altrui, incapaci di confrontarsi con la sofferenza e di vivere l’esperienza del limite. Quante volte noi vediamo arrivare a lavoro un uomo, una donna con una faccia stanca, con un atteggiamento stanco e quando gli si chiede โChe cosa succede?”, risponde: โ Ho dormito soltanto due ore perchรฉ a casa facciamo il turno per essere vicino al bimbo, alla bimba, al malato, al nonno, alla nonna”. E la giornata continua con il lavoro. Queste cose sono eroiche, sono l’eroicitร delle famiglie! Quelle eroicitร nascoste che si fanno con tenerezza e con coraggio quando in casa c’รจ qualcuno ammalato.
(Udienza Generale del 10 giugno 2015: La Famiglia – 18. Famiglia e malattia)
75. Tutte le volte che la famiglia nel lutto โ anche terribile โ trova la forza di custodire la fede e lโamore che ci uniscono a coloro che amiamo, essa impedisce giร ora, alla morte, di prendersi tutto. Il buio della morte va affrontato con un piรน intenso lavoro di amore. โDio mio, rischiara le mie tenebre!โ, รจ lโinvocazione della liturgia della sera.
76. Nella luce della Risurrezione del Signore, che non abbandona nessuno di coloro che il Padre gli ha affidato, noi possiamo togliere alla morte il suo โpungiglioneโ, come diceva lโapostolo Paolo (1 Cor 15,55); possiamo impedirle di avvelenarci la vita, di rendere vani i nostri affetti, di farci cadere nel vuoto piรน buio.
77. Lโamore รจ piรน forte della morte. Per questo la strada รจ far crescere lโamore, renderlo piรน solido, e lโamore ci custodirร fino al giorno in cui ogni lacrima sarร asciugata, quando ยซnon ci sarร piรน la morte, nรฉ lutto, nรฉ lamento, nรฉ affannoยป (Ap 21,4). Se ci lasciamo sostenere da questa fede, lโesperienza del lutto puรฒ generare una piรน forte solidarietร dei legami famigliari, una nuova apertura al dolore delle altre famiglie, una nuova fraternitร con le famiglie che nascono e rinascono nella speranza.
(Udienza Generale del 17 giugno 2015: La Famiglia – 19. Lutto)
78. Nella famiglia, tutto รจ legato assieme: quando la sua anima รจ ferita in qualche punto, lโinfezione contagia tutti. E quando un uomo e una donna, che si sono impegnati ad essere โuna sola carneโ e a formare una famiglia, pensano ossessivamente alle proprie esigenze di libertร e di gratificazione, questa distorsione intacca profondamente il cuore e la vita dei figli. Tante volte i bambini si nascondono per piangere da soli โฆ. Dobbiamo capire bene questo. Marito e moglie sono una sola carne.
79. Per questo รจ importante che lo stile della comunitร , il suo linguaggio, i suoi atteggiamenti, siano sempre attenti alle persone, a partire dai piccoli. Loro sono quelli che soffrono di piรน, in queste situazioni.(โฆ) Eโ importante che essi sentano la Chiesa come madre attenta a tutti, sempre disposta allโascolto e allโincontro. (โฆ)Di qui il ripetuto invito dei Pastori a manifestare apertamente e coerentemente la disponibilitร della comunitร ad accoglierli e a incoraggiarli, perchรฉ vivano e sviluppino sempre piรน la loro appartenenza a Cristo e alla Chiesa con la preghiera, con lโascolto della Parola di Dio, con la frequenza alla liturgia, con lโeducazione cristiana dei figli, con la caritร e il servizio ai poveri, con lโimpegno per la giustizia e la pace.
80. Le famiglie cristiane possono collaborare con Lui prendendosi cura delle famiglie ferite, accompagnandole nella vita di fede della comunitร . Ciascuno faccia la sua parte nellโassumere lโatteggiamento del Buon Pastore, il quale conosce ognuna delle sue pecore e nessuna esclude dal suo infinito amore!
(Udienze Generali del 24 giugno e del 5 agosto 2015: La Famiglia – 20-21. Ferite)
81. La festa non รจ la pigrizia di starsene in poltrona, o lโebbrezza di una sciocca evasione (โฆ) Eโ il tempo per guardare i figli, o i nipoti, che stanno crescendo, e pensare: che bello! Eโ il tempo per guardare la nostra casa, gli amici che ospitiamo, la comunitร che ci circonda, e pensare: che cosa buona!
82. ร importante fare festa. Sono momenti di famigliaritร nellโingranaggio della macchina produttiva: ci fa bene!
83. Voi mamme e papร sapete bene questo: quante volte, per amore dei figli, siete capaci di mandare giรน i dispiaceri per lasciare che loro vivano bene la festa, gustino il senso buono della vita! Cโรจ tanto amore in questo!
84. Il vero tempo della festa sospende il lavoro professionale, ed รจ sacro, perchรฉ ricorda allโuomo e alla donna che sono fatti ad immagine di Dio, il quale non รจ schiavo del lavoro, ma Signore, e dunque anche noi non dobbiamo mai essere schiavi del lavoro, ma โsignoriโ.
85. Il tempo del riposo, soprattutto quello domenicale, รจ destinato a noi perchรฉ possiamo godere di ciรฒ che non si produce e non si consuma, non si compra e non si vende. E invece vediamo che lโideologia del profitto e del consumo vuole mangiarsi anche la festa: anchโessa a volte viene ridotta a un โaffareโ, a un modo per fare soldi e per spenderli.
86. La famiglia รจ dotata di una competenza straordinaria per capire, indirizzare e sostenere lโautentico valore del tempo della festa. Ma che belle sono le feste in famiglia, sono bellissime! E in particolare della domenica. Non รจ certo un caso se le feste in cui c’รจ posto per tutta la famiglia sono quelle che riescono meglio!
87. La festa รจ un prezioso regalo di Dio; un prezioso regalo che Dio ha fatto alla famiglia umana: non roviniamolo!
(Udienza Generale del 12 agosto 2015: La Famiglia – 22. Festa)
ย
88. La famiglia educa al lavoro con lโesempio dei genitori: il papร e la mamma che lavorano per il bene della famiglia e della societร .
89. Il lavoro รจ sacro, il lavoro dร dignitร a una famiglia. Dobbiamo pregare perchรฉ non manchi il lavoro in una famiglia.
(Udienza generale del 19 agosto 2015: La Famiglia – 23. Lavoro)
90. Un cuore abitato dallโaffetto per Dio fa diventare preghiera anche un pensiero senza parole, o unโinvocazione davanti a unโimmagine sacra, o un bacio mandato verso la chiesa. Eโ bello quando le mamme insegnano ai figli piccoli a mandare un bacio a Gesรน o alla Madonna. Quanta tenerezza cโรจ in questo! In quel momento il cuore dei bambini si trasforma in luogo di preghiera. Ed รจ un dono dello Spirito Santo.
91. Chi ha una famiglia impara presto a risolvere unโequazione che neppure i grandi matematici sanno risolvere: dentro le ventiquattro ore ce ne fa stare il doppio! Ci sono mamme e papร che potrebbero vincere il Nobel, per questo. Di 24 ore ne fanno 48: non so come fanno ma si muovono e lo fanno! Cโรจ tanto lavoro in famiglia!
92. Lo spirito della preghiera riconsegna il tempo a Dio, esce dalla ossessione di una vita alla quale manca sempre il tempo, ritrova la pace delle cose necessarie, e scopre la gioia di doni inaspettati.(โฆ) Tu mamma, papร , insegna al bambino a pregare, a fare il segno della croce: questo รจ un compito bello delle mamme e dei papร !
93. Non dimenticatevi, tutti i giorni leggere un passo del Vangelo. La preghiera sgorga dalla confidenza con la Parola di Dio. Cโรจ questa confidenza nella nostra famiglia? Abbiamo in casa il Vangelo? Lo apriamo qualche volta per leggerlo assieme? Lo meditiamo recitando il Rosario? Il Vangelo letto e meditato in famiglia รจ come un pane buono che nutre il cuore di tutti.
94. . E alla mattina e alla sera, e quando ci mettiamo a tavola, impariamo a dire assieme una preghiera, con molta semplicitร : รจ Gesรน che viene tra noi, come andava nella famiglia di Marta, Maria e Lazzaro.
(Udienza generale del 26 agosto 2015: La Famiglia – 24. Preghiera)
95. Un solo sorriso miracolosamente strappato alla disperazione di un bambino abbandonato, che ricomincia a vivere, ci spiega lโagire di Dio nel mondo piรน di mille trattati teologici. Un solo uomo e una sola donna, capaci di rischiare e di sacrificarsi per un figlio dโaltri, e non solo per il proprio, ci spiegano cose dellโamore che molti scienziati non comprendono piรน. E dove ci sono questi affetti famigliari, nascono questi gesti dal cuore che sono piรน eloquenti delle parole.
96. Immaginiamo che il timone della storia (della societร , dellโeconomia, della politica) venga consegnato – finalmente! – allโalleanza dellโuomo e della donna, perchรฉ lo governino con lo sguardo rivolto alla generazione che viene. I temi della terra e della casa, dellโeconomia e del lavoro, suonerebbero una musica molto diversa!
97. Ma le nostre cittร sono diventate desertificate per mancanza dโamore, per mancanza di sorriso. Tanti divertimenti, tante cose per perdere tempo, per far ridere, ma lโamore manca. Il sorriso di una famiglia รจ capace di vincere questa desertificazione delle nostre cittร . E questa รจ la vittoria dellโamore della famiglia. Nessuna ingegneria economica e politica รจ in grado di sostituire questo apporto delle famiglie.
98. Lo Spirito di Dio, invece, fa fiorire i deserti (cfr Is 32,15). Dobbiamo uscire dalle torri e dalle camere blindate delle รฉlites, per frequentare di nuovo le case e gli spazi aperti delle moltitudini, aperti allโamore della famiglia.
(Udienza Generale del 2 settembre 2015: La Famiglia – 25. Evangelizzazione)
99. Dio ha affidato alla famiglia lโemozionante progetto di rendere โdomesticoโ il mondo. Proprio la famiglia รจ allโinizio, alla base di questa cultura mondiale che ci salva; ci salva da tanti, tanti attacchi, tante distruzioni, da tante colonizzazioni, come quella del denaro o delle ideologie che minacciano tanto il mondo. La famiglia รจ la base per difendersi!
(Udienza Generale del 16 settembre 2015: La Famiglia – 27. Popoli )
100. A Cana, cโera la Madre di Gesรน, la โmadre del buon consiglioโ. Ascoltiamo noi le sue parole: โFate quello che vi dirร โ (cfr Gv 2,5). Care famiglie, care comunitร parrocchiali, lasciamoci ispirare da questa Madre, facciamo tutto quello che Gesรน ci dirร e ci troveremo di fronte al miracolo, al miracolo di ogni giorno! Grazie.
(Udienza Generale del 9 settembre 2015: La Famiglia – 26. Comunitร )
Fonte: Opus Dei

