PAPA FRANCESCO
UDIENZA GENERALE
Aula Paolo VI
Mercoledรฌ, 15 Marzo 2017
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La Speranza cristiana – 14. Lieti nella speranza (cfr Rm 12, 9-13)
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Sappiamo bene che il grande comandamento che ci ha lasciato il Signore Gesรน รจ quello di amare: amare Dio con tutto il cuore, con tutta lโanima e con tutta la mente e amare il prossimo come noi stessi (cfr Mt 22,37-39), cioรจ siamo chiamati allโamore, alla caritร . E questa รจ la nostra vocazione piรน alta, la nostra vocazione per eccellenza; e ad essa รจ legata anche la gioia della speranza cristiana. Chi ama ha la gioia della speranza, di arrivare a incontrare il grande amore che รจ il Signore.
LโApostolo Paolo, nel passo della Lettera ai Romani che abbiamo appena ascoltato, ci mette in guardia: cโรจ il rischio che la nostra caritร sia ipocrita, che il nostro amore sia ipocrita. Ci dobbiamo chiedere allora: quando avviene questa ipocrisia? E come possiamo essere sicuri che il nostro amore sia sincero, che la nostra caritร sia autentica? Di non far finta di fare caritร o che il nostro amore non sia una telenovela: amore sincero, forte โฆ
Lโipocrisia puรฒ insinuarsi ovunque, anche nel nostro modo di amare. Questo si verifica quando il nostro รจ un amore interessato, mosso da interessi personali; e quanti amori interessati ci sono โฆ quando i servizi caritativi in cui sembra che ci prodighiamo sono compiuti per mettere in mostra noi stessi o per sentirci appagati: โMa, quanto bravo sonoโ! No, questa รจ ipocrisia! o ancora quando miriamo a cose che abbiano โvisibilitร โ per fare sfoggio della nostra intelligenza o della nostra capacitร . Dietro a tutto questo cโรจ unโidea falsa, ingannevole, vale a dire che, se amiamo, รจ perchรฉ noi siamo buoni; come se la caritร fosse una creazione dellโuomo, un prodotto del nostro cuore. La caritร , invece, รจ anzitutto una grazia, un regalo; poter amare รจ un dono di Dio, e dobbiamo chiederlo. E Lui lo dร volentieri, se noi lo chiediamo. La caritร รจ una grazia: non consiste nel far trasparire quello che noi siamo, ma quello che il Signore ci dona e che noi liberamente accogliamo; e non si puรฒ esprimere nellโincontro con gli altri se prima non รจ generata dallโincontro con il volto mite e misericordioso di Gesรน.
Paolo ci invita a riconoscere che siamo peccatori, e che anche il nostro modo di amare รจ segnato dal peccato. Nello stesso tempo, perรฒ, si fa portatore di un annuncio nuovo, un annuncio di speranza: il Signore apre davanti a noi una via di liberazione, una via di salvezza. ร la possibilitร di vivere anche noi il grande comandamento dellโamore, di diventare strumenti della caritร di Dio. E questo avviene quando ci lasciamo guarire e rinnovare il cuore da Cristo risorto. Il Signore risorto che vive tra noi, che vive con noi รจ capace di guarire il nostro cuore: lo fa, se noi lo chiediamo. ร Lui che ci permette, pur nella nostra piccolezza e povertร , di sperimentare la compassione del Padre e di celebrare le meraviglie del suo amore. E si capisce allora che tutto quello che possiamo vivere e fare per i fratelli non รจ altro che la risposta a quello che Dio ha fatto e continua a fare per noi. Anzi, รจ Dio stesso che, prendendo dimora nel nostro cuore e nella nostra vita, continua a farsi vicino e a servire tutti coloro che incontriamo ogni giorno sul nostro cammino, a cominciare dagli ultimi e dai piรน bisognosi nei quali Lui per primo si riconosce.
LโApostolo Paolo, allora, con queste parole non vuole tanto rimproverarci, quanto piuttosto incoraggiarci e ravvivare in noi la speranza. Tutti infatti facciamo lโesperienza di non vivere in pieno o come dovremmo il comandamento dellโamore. Ma anche questa รจ una grazia, perchรฉ ci fa comprendere che da noi stessi non siamo capaci di amare veramente: abbiamo bisogno che il Signore rinnovi continuamente questo dono nel nostro cuore, attraverso lโesperienza della sua infinita misericordia. E allora sรฌ che torneremo ad apprezzare le cose piccole, le cose semplici, ordinarie; che torneremo ad apprezzare tutte queste piccole cose di tutti i giorni e saremo capaci di amare gli altri come li ama Dio, volendo il loro bene, cioรจ che siano santi, amici di Dio; e saremo contenti per la possibilitร di farci vicini a chi รจ povero e umile, come Gesรน fa con ciascuno di noi quando siamo lontani da Lui, di piegarci ai piedi dei fratelli, come Lui, Buon Samaritano, fa con ciascuno di noi, con la sua compassione e il suo perdono.
Cari fratelli, questo che lโApostolo Paolo ci ha ricordato รจ il segreto per essere โ uso le sue parole โ รจ il segreto per essere ยซlieti nella speranzaยป (Rm 12,12): lieti nella speranza. La gioia della speranza, perchรฉ sappiamo che in ogni circostanza, anche la piรน avversa, e anche attraverso i nostri stessi fallimenti, lโamore di Dio non viene meno. E allora, con il cuore visitato e abitato dalla sua grazia e dalla sua fedeltร , viviamo nella gioiosa speranza di ricambiare nei fratelli, per quel poco che possiamo, il tanto che riceviamo ogni giorno da Lui. Grazie.
Saluti:
[Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, in particolare lโassociazione Percorsi di Umanitร con Mons. Jean Luc Brunin, Vescovo di Le Havre. Siate pieni di speranza nel nostro cammino di Quaresima, certi che, anche attraverso i nostri fallimenti, lโamore di Dio รจ piรน forte e ci dona lโoccasione di rinnovare il nostro cuore per essere al suo servizio e al servizio dei nostri fratelli. Dio vi benedica!]
[Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti allโodierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Inghilterra, Svezia, Canada e Stati Uniti dโAmerica. Rivolgo un saluto particolare ai numerosi gruppi di giovani studenti qui presenti. Con fervidi auguri che questa Quaresima sia per voi e per le vostre famiglie un tempo di grazia e di rinnovamento spirituale, invoco su voi tutti la gioia e la pace del Signore Gesรน. Dio vi benedica!]
[Con affetto saluto i pellegrini provenienti dai paesi di lingua tedesca, nonchรฉ dai Paesi Bassi. Un benvenuto particolare al gruppo del Cรคcilienverband della Diocesi di Rottemburgo-Stoccarda, accompagnato da Mons. Johannes Kreidler. Plasmati dalla grazia del Signore e ricolmi di speranza divina, possiamo ricambiare nei fratelli lโamore che Dio ci dona ogni giorno. Buon soggiorno a Roma e buona quaresima.]
[Saluto cordialmente i pellegrini di lingua portoghese, in particolare il gruppo dellโAmadora e i cittadini della ยซfreguesia lisboeta de Santo Antรณnioยป guidati dal Sindaco. Il Signore vi benedica e ricolmi di gioia, e lo Spirito Santo illumini le decisioni della vostra vita, per adempiere fedelmente il volere del Padre celeste. Su tutti voi e sulle vostre famiglie e comunitร , vegli la Vergine Madre di Dio e della Chiesa.]
[Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini di lingua โaraba, โin โโโparticolare a quelli โprovenienti dalla Siria, dal Libano e dal Medio Oriente. Piรน grave dellโodio รจ โlโamore vissuto con ipocrisia; รจ egoismo mascherato e travestito da amore. โLโamore vero, invece, come ci insegna San Paolo, โรจ paziente, รจ benevolo; lโamore โnon invidia; lโamore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo โsconveniente, non cerca il proprio interesse, non sโinasprisce, non addebita il โmale, non gode dellโingiustizia, ma gioisce con la veritร ; soffre ogni cosa, crede โogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosaโ (1Cor 13,4-7). โโIl โSignore โvi โbenedica โtutti e vi protegga โdal โmaligno!โโโโโ]
[Saluto i pellegrini polacchi. Fratelli e sorelle, il tempo della Quaresima รจ particolarmente opportuno per aprire i cuori alla grazia della misericordia di Dio e sperimentare il Suo amore. Con la speranza che nasce da questโesperienza andiamo verso i fratelli, soprattutto quelli che hanno bisogno dellโamore e del sostegno concreto, affinchรฉ la nostra testimonianza li aiuti a diventare amici di Dio che perdona. La Sua Benedizione vi accompagni sempre.]
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Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. Sono lieto di accogliere i partecipanti al Convegno promosso dal Movimento dei Focolari in occasione del cinquantesimo anniversario di fondazione e li esorto a testimoniare la bellezza delle famiglie nuove, guidate dalla pace e dallโamore di Cristo. Andate avanti cosรฌ! Saluto lโArciconfraternita della Santissima Trinitร dei Pellegrini di Napoli, accompagnati dal Cardinale Crescenzio Sepe; i membri dellโAssociazione culturale cristiana italo-ucraina; lโorchestra giovanile di Laureana di Borrello; il coro dellโUnione cattolica artisti di Benevento e i membri del Gruppo Granarolo. Auguro a ciascuno che questo incontro ravvivi la comunione con il ministero universale del Successore di Pietro.
Un pensiero speciale rivolgo ai lavoratori di โSky Italiaโ, ed auspico che la loro situazione lavorativa possa trovare una rapida soluzione, nel rispetto dei diritti di tutti, specialmente delle famiglie. Il lavoro ci dร dignitร , e i responsabili dei popoli, i governanti hanno lโobbligo di fare di tutto perchรฉ ogni uomo e ogni donna possano lavorare e cosรฌ avere la fronte alta, guardare in faccia gli altri, con dignitร . Chi, per manovre economiche, per fare negoziati non del tutto chiari, chiude fabbriche, chiude imprese lavorative e toglie il lavoro agli uomini, compie un peccato gravissimo.
Un saluto infine ai giovani, ai malati e agli sposi novelli. Il tempo liturgico della Quaresima favorisca il riavvicinamento a Dio: digiunate non solo dai pasti, ma soprattutto dalle cattive abitudini, cari giovani, per acquisire maggiore padronanza su voi stessi; la preghiera sia per voi, cari ammalati, il mezzo per sentire Dio vicino particolarmente nella sofferenza; lโesercizio delle opere di misericordia aiuti voi, cari sposi novelli, a vivere la vostra esistenza coniugale aprendola alle necessitร dei fratelli.
- Fonte ยฉ Copyright 2017 – Libreria Editrice Vaticana
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Fonte: Radio Vaticana via FeedRss
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