[BAMBINI] Racconti per la buona notte – Vecchi proverbi (G. Rodari)

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Di notte, – sentenziava un Vecchio Proverbio, – tutti i gatti sono bigi.
– E io son nero, – disse un gatto nero attraversando la strada.
– E impossibile: i Vecchi Proverbi hanno sempre ragione.
– Ma io sono nero lo stesso, – ripeté il gatto.

Per la sorpresa e per l’amarezza il Vecchio Proverbio cadde dal tetto e si ruppe una gamba.

Un altro Vecchio Proverbio andò a vedere una partita di calcio, prese da parte un giocatore e gli sussurrò nell’orecchio: – Chi fa da sé fa per tre!

Il calciatore si provò a giocare al pallone da solo, ma era una noia da morire e non poteva vincere mai, perciò fece ritorno in squadra. Il Vecchio Proverbio, per il disappunto, si ammalò e dovettero levargli le tonsille.

Una volta tre Vecchi Proverbi si incontrarono e avevano appena aperto bocca che cominciarono a litigare:

– Chi bene incomincia è a metà dell’opera, – disse il primo.
– Niente affatto, – disse il secondo, – la virtù sta nel mezzo.
– Gravissimo errore, – esclamò il terzo, – il dolce è infondo.

Si presero per i capelli e sono ancora là che se le danno.

Poi c’è la storia di quel Vecchio Proverbio che aveva voglia di una pera, e si mise sotto l’albero, e intanto pensava: «Quando la pera è matura casca da sé».

Ma la pera cascò soltanto quando fu marcia fradicia, esi spiaccicò sulla zucca del Vecchio Proverbio, che per il dispiacere diede le dimissioni.

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