On line tutto il Magistero Pontificio sulla comunicazione. Dal Baragli ai nostri giorni

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Alle ore 12 di oggi, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, ha luogo la conferenza stampa di presentazione del Progetto Baragli, dal titolo: On line tutto il Magistero Pontificio sulla comunicazione . Dal Baragli ai nostri giorni.

Intervengono S.E. Mons. Claudio Maria Celli, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali; Don Franco Lever, Docente emerito della Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale dell’Università Pontificia Salesiana, Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali; il Dr. Paolo Sparaci, Docente della Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale, Università Pontificia Salesiana.

Pubblichiamo di seguito gli interventi di S.E. Mons. Celli e di Don Lever:

Intervento di S.E. Mons. Claudio Maria Celli

[ads2]Il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali è lieto di sostenere il Progetto Baragli. Lo scopo primario del PCCS, in conformità con il mandato conferitogli dal Concilio Vaticano II, è promuovere l’importanza della comunicazione nella vita della Chiesa. La comunicazione, infatti, non è solo una delle attività della Chiesa, ma è l’essenza stessa della sua vita. La comunicazione della Buona Novella dell’amore di Dio per tutte le persone, come espresso nella vita, morte e risurrezione di Gesù Cristo, è ciò che unisce e dona senso a tutti gli altri aspetti della vita della Chiesa. Questo progetto è particolarmente prezioso perché riunisce e mette a disposizione di un pubblico sempre più ampio una lunga tradizione di insegnamento e di riflessione da parte della Chiesa proprio sulla centralità della comunicazione.

I materiali stessi sono estremamente significativi poiché mostrano come la Chiesa, lungo tutta la sua storia, ha cercato di confrontarsi con i cambiamenti dei mezzi e delle forme di comunicazione che hanno plasmato la cultura e la società umana. Questa raccolta ci permette di apprezzare come i modi e i mezzi della Chiesa per esprimere il suo messaggio si sono trasformati nel corso degli anni, tenendo conto dei cambiamenti e degli sviluppi nelle forme e nelle tecnologie della comunicazione di massa. È interessante vedere come la Chiesa si sia adattata nel modo migliore per comunicare, con il passaggio da una cultura prevalentemente orale ad una in cui la parola scritta ha prevalso. Il mondo dei manoscritti è stato trasformato dall’invenzione della stampa, per giungere all’epoca della comunicazione di massa, sviluppatasi progressivamente con l’emergere di giornali, radio, cinema, televisione e, più recentemente, dei media digitali e delle reti sociali. Quello che emerge è uno sforzo costante da parte della Chiesa per garantire che la buona notizia del Vangelo sia fatta conoscere ai suoi contemporanei, in modi culturalmente appropriati e che realizzano pienamente le potenzialità dei nuovi modelli di comunicazione e delle tecnologie in via di sviluppo.

La pubblicazione di questi materiali on line fornirà le risorse primarie che consentiranno a teologi e studiosi di comunicazione di approfondire le loro riflessioni su come la Chiesa oggi deve svolgere l’impegno di condividere il suo messaggio con tutte le persone. Nel suo discorso ai partecipanti all’Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, nel febbraio 2011, Papa Benedetto ha parlato della sfida di trovare nuovi linguaggi per assicurare un’adeguata espressione al messaggio cristiano nel contesto della radicale trasformazione effettuata dalle nuove tecnologie nella cultura della comunicazione. In particolare, egli identifica la necessità di una riflessione e di un impegno teologico: Il mondo della comunicazione interessa l’intero universo culturale, sociale e spirituale della persona umana. Se i nuovi linguaggi hanno un impatto sul modo di pensare e di vivere, ciò riguarda, in qualche modo, anche il mondo della fede, la sua intelligenza e la sua espressione. La teologia, secondo una classica definizione, è intelligenza della fede, e sappiamo bene come l’intelligenza, intesa come conoscenza riflessa e critica, non sia estranea ai cambiamenti culturali in atto.

Questi materiali saranno disponibili per coloro che si occupano della formazione dei futuri sacerdoti e responsabili della pastorale. Il PCCS ha sostenuto a lungo la necessità di una maggiore attenzione alla preparazione dei responsabili della Chiesa nel settore delle comunicazioni. La disponibilità di questo corpo di insegnamento e riflessione in formato digitale rende accessibile i contenuti ai seminari e ad altri luoghi di formazione, che in precedenza avrebbero avuto grosse difficoltà a fruirne. Inoltre, la pubblicazione on line è stata progettata in modo da incoraggiare coloro che accedono a creare reti con altri utenti. Si spera che questa struttura permetterà a quanti sono coinvolti nella formazione di lavorare insieme al fine di condividere idee sul modo migliore per formare buoni comunicatori pastorali e individuare le forme migliori in questo senso.

Desidero esprimere una parola di apprezzamento per il grande lavoro di Padre Lever e del Prof. Sparaci nel portare avanti questo progetto. Penso che i loro sforzi testimoniano il loro impegno e quello della Facoltà di Comunicazione dell’Università Salesiana per promuovere borse di studio ed eccellenza nel campo degli studi di comunicazione.

Intervento di Don Franco Lever

“Chiesa e Comunicazione” è una “biblioteca digitale online” dedicata ai documenti sulla comunicazione proposti dal Magistero Pontificio. Un sito che ora mette a disposizione brani scelti da oltre 1100 documenti in traduzione multilingue, dal primo al ventunesimo secolo; un “navigatore” che guida ad esplorarne le fonti disponibili in rete; una piattaforma per la lettura e per lo studio personale; un ambiente aperto alla collaborazione. I destinatari sono le persone interessate al tema, ma soprattutto quanti lavorano in centri di studio e di formazione della Chiesa e non dispongono di una grande biblioteca.

Promosso dal Pontificio Consiglio della Comunicazione Sociale, il progetto è curato da Franco Lever e Paolo Sparaci, docenti della Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’Università Pontificia Salesiana, che si sono avvalsi del sostegno della propria Università e della preziosa collaborazione della Libreria Editrice Vaticana e del sito Vatican.va.

Dopo alcuni anni di preparazione, viene oggi pubblicata online la versione beta in lingua italiana all’indirizzo www.chiesaecomunicazione.com, per condividere i risultati raggiunti, raccogliere i suggerimenti e al fine di approntare la versione definitiva nei prossimi mesi.

“Chiesa e Comunicazione” rimarrà comunque un progetto work in progress con la prospettiva di almeno 3 direzioni di lavoro:

1. far crescere l’archivio: non solo con l’aggiornamento con i prossimi documenti del magistero ma ampliandone la tipologia, includendo anche quelli delle Conferenze episcopali (America Latina, Asia, USA, Africa, Europa), insieme ai contributi particolarmente significativi di singoli vescovi (ad es. del card. Martini); con attenzione anche per i documenti della Chiesa Ortodossa e delle Chiese Evangeliche, in particolare quelli proposti dal Wold Council of Churches e dalla Chiesa Anglicana;

2. costruire una rete di collaboratori: indispensabile per offrire la traduzione dei documenti e dell’apparato delle note, per raggiungere nuove fonti e valutarne l’acquisizione;

3. offrire nuovi strumenti e metodologie attraverso la piattaforma di pubblicazione IPERNOTE, che sperimenta e propone nuove tecnologie a vantaggio della lettura, dello studio e della condivisione nella comunità dei lettori.

Questo progetto ha un preciso riferimento: una persona e le sue opere. La persona è padre Enrico Baragli, sj (1908-2001), un pioniere nella Chiesa italiana dello studio degli “strumenti della comunicazione sociale”; poi due libri suoi: Cinema cattolico: documenti della Santa Sede sul cinema (1959 e 1965) e – soprattutto – Comunicazione Comunione Chiesa: 1447 pagine, 842 documenti, dai tempi apostolici sino al 1973.

L’iniziativa nasce proprio dal consenso che nel lontano 1998 p. Baragli diede a don Franco Lever per l’utilizzo dei suoi scritti. Nel 2011, l’allora “progetto Baragli” fu presentato al presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, S.E. Mons. Claudio M. Celli, il quale non solo ne condivise l’importanza (lo chiamò «il DENZINGER della comunicazione»), ma garantì il pieno appoggio da parte del PCCS per l’accesso alla documentazione vaticana.