Vangelo di domenica 15 ottobre 2017 – don Mauro Pozzi

Il commento al Vangelo di domenica 15 ottobre 2017, a cura di don Mauro Pozzi parroco della Parrocchia S. Giovanni Battista, Novara.

Siamo invitati a una festa. Il fatto che alcuni rifiutano questo invito significa che lo mettono in secondo piano rispetto al lavoro o ai soldi. È l’amore che ci rende felici e vivere la legge dell’amore è accettare l’invito. Non lasciamo che sia qualcun altro a prendere il nostro posto al banchetto!

Buona settimana

Mauro

INVITATI A UNA FESTA

Come nelle due domeniche precedenti il Vangelo propone una riflessione sul giudizio di Dio per coloro che hanno rifiutato Gesù. Il Maestro non parla al popolo ma alle autorità religiose, quindi parla di un rifiuto non da parte di un singolo, ma di tutto il popolo. È chiaro che chi guida gli altri ha una responsabilità maggiore, ciò non esclude comunque la colpa individuale.

Il compimento del Regno sarà alla fine dei tempi ed è paragonato ad una festa di nozze. In oriente queste feste durano giorni, non sono semplicemente dei pranzi o delle cene. L’invito a partecipare a questo banchetto futuro ci è però rivolto adesso. I profeti sono i servi che il padrone manda a chiamare gli invitati. È bellissima la descrizione che ci propone Isaia di questa grande festa. Si parla due volte di cibi e due di vini proprio a sottolineare l’abbondanza favolosa del banchetto, ma l’aspetto più entusiasmante è che in quell’occasione sarà tolto il velo che copre il volto dei popoli. Il profeta non parla dunque solo degli Ebrei, ma anche di noi, che finalmente potremo superare la ristrettezza dei nostri limiti e vedere Dio faccia a faccia.

Giovanni nella sua prima lettera dice che questo significa che saremo simili a lui perché lo vedremo così come egli è (1Gv 3,2). Infatti la morte sarà eliminata per sempre e non conosceremo più il dolore e le lacrime. Ci si potrebbe aspettare che gli invitati siano entusiasti e impazienti di accettare l’invito, ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari. Il mondo che passa, che ci fa soffrire, che sarà teatro della nostra morte, sembra appassionarci molto di più. È l’atteggiamento degli invitati che fanno spallucce, sorridono e vanno al lavoro e in borsa, perché lì sono le cose serie.

Certo è che se non c’è niente di più importante dei soldi non possiamo aspettarci altro che egoismo, guerra e sfruttamento dei ricchi sui poveri. Per fortuna che qualcuno pensa a mettere da parte per il Regno, per il futuro eterno. Noi da che parte stiamo? I posti alla festa non restano vuoti, vuoi che qualcuno si prenda quello che spetta a te? Anche alla fine i furbi non mancano mai, ma chi non ha l’abito, non è sincero, viene cacciato via. L’ultima sentenza sembra riferita ai primi invitati, cioè agli Ebrei. Dei molti chiamati solo alcuni hanno saputo accettare.

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XXVIII Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

Mt 22, 1-14
Dal Vangelo secondo  Matteo

1Gesù riprese a parlare loro con parabole e disse: 2«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. 3Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. 4Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. 5Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; 6altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. 7Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. 8Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; 9andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. 10Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali. 11Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. 12Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. 13Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”. 14Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 15 – 21 Ottobre 2017
  • Tempo Ordinario XXVIII
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo A
  • Salterio: sett. 4

Fonte: LaSacraBibbia.net

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