p. Bruno Oliviero (padre Elia) commenta il Vangelo del 29 Novembre 2020

Noi diventiamo quello che scegliamo!

Cari fratelli e sorelle, in attesa del santo Natale la liturgia della prossima domenica, prima di Avvento, ci invita a “scegliere” di accogliere Dio e non il peccato che ci separa da Lui, come fanno i servi, della parabola raccontata da Gesù e riportata nel brano del vangelo di Marco, i quali “vegliano” per poter accogliere, in ogni momento, il Signore che viene.

Per comprendere meglio lo “stato mentale” con il quale dovremmo vivere non solo il tempo di Avvento, ma tutta la nostra vita sulla aterra, penso ci possano aiutare le parole pronunciate da Papa Francesco ai giovani domenica scorsa al termine della santa Messa.

Infatti, Papa Francesco, in occasione della consegna della Croce e dell’Icona della Mamma Celeste da parte dei giovani panamensi ai giovani portoghesi, simboli, questi, della Giornata mondiale della gioventù che si svolgerà a Lisbona nel 2023, li ha invitati a “sognare in grande”.

Non siamo siamo fatti, ha detto Papa Francesco per sognare le vacanze o il weekend, ma i grandi sogni . “Ma da dove si parte per realizzare grandi sogni?”, si è chiesto il papa, per poi rispondere: “Dalle grandi scelte”.

“Noi, infatti, diventiamo quello che scegliamo, nel bene e nel male. Se scegliamo di rubare diventiamo ladri, se scegliamo di pensare a noi stessi diventiamo egoisti, se scegliamo di odiare diventiamo arrabbiati, se scegliamo di passare ore davanti al cellulare diventiamo dipendenti”… “Se scegliamo Dio, invece, diventiamo ogni giorno più amati e se scegliamo di amare diventiamo felici”.

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