Luigino Bruni – Commento al Vangelo di domenica 14 Febbraio 2021

Come si può obbedire veramente a Dio

Non tutte le disubbidienze nella vita sono cattive. Ci sono persone che per obbedire alla propria coscienza non hanno obbedito a re, padroni, governanti, persino a certe leggi che entravano in profondo e radicale conflitto con la parte più vera della propria coscienza.

Rosa Parks, il primo dicembre del 1955, non obbedì alle leggi razziste di Montgomery, si rifiutò di dare il posto sull’autobus a un bianco. Lei fu arrestata, il giorno dopo iniziò il boicottaggio dei bus e i neri andarono al lavoro a piedi per 381 giorni. L’anno dopo la Corte suprema degli Stati Uniti dichiarò anticostituzionale la segregazione sugli autobus. Da quella disubbidienza civile partì un movimento che portò infine all’abolizione delle legge razziste nel Paese.

Gandhi nel 1930 non obbedì alle leggi inglesi coloniali che impedivano agli indiani di estrarre il sale dal loro oceano; raccolse il sale, iniziò una marcia, da sette persone divennero decine di migliaia, e dopo qualche anno l’India divenne indipendente. Sante disubbidienze, grazie alle quali le frontiere dell’umano buono e civile sono state spinte in avanti. Anche nella Bibbia ci sono disubbidienze civili, a cominciare da quella stupenda delle levatrici d’Egitto, Pua e Sifra (Esodo 1), che disobbedirono al faraone e fecero nascere i bambini degli ebrei; quella dei sovraintendenti dei campi dei mattoni, che non ubbidirono all’ordine di inasprire le condizioni di lavoro degli ebrei (Esodo 5).

La storia di Mosè e la liberazione attraverso il mare non sarebbero incominciate senza queste sante disubbidienze. Come sarebbe stata meno umana la storia della salvezza senza la disubbidienza di Nabot (1Re 21), che si riutò di vendere la sua vigna al re, perché se avesse accettato quel contratto avrebbe venduto anche la sua dignità. E noi lo ringraziamo ancora.

Ma nella Bibbia ci sono anche delle buone disobbedienze a Dio. Quella di Giona, che invece di andare a Ninive, come gli aveva ordinato il Signore, si imbarca per Tarsis. Su quella nave, grazie a quella disubbidienza, Giona capisce qualcosa di nuovo su Dio, e noi capiamo qualcosa di più su che cosa è la profezia e che cosa sono i profeti.

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