La Domenica dei Bambini – 28 novembre 2010 – I domenica di Avvento

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Tempo di Avvento

Gli antichi romani usavano la parola adventus per per indicare la visita ufficiale di un sovrano, in occasione del suo insediamento al potere. Il termine fu poi adottato dai cristiani dei primi secoli per parlare della «venuta» di Cristo nel mondo. A partire dal secolo VII, si incominciò a usare la parola Avvento per indicare il periodo di tempo che precede la festa di Natale.
L’Avvento è un tempo di gioia e non di tristezza. Questo tempo liturgico invita a celebrare l’attesa di Cristo, alimenta la speranza in colui che Dio manda a salvare l’umanità. E il ‘Messia’, il ‘Cristo’, viene a noi sempre nel mistero. Viene a noi nel mistero della carne, ossia nel mistero della storia. Viene a noi nel mistero dell’eucaristia: qui i cristiani possono riconoscere, personalmente e come comunità, il Signore che viene nella loro vita, che pianta la sua tenda in mezzo a noi, e che ci educa, di domenica in domenica, ad un atteggiamento di accoglienza.
La speranza produce gioia: una serena e pacata esultanza per la certezza che egli viene e che noi possiamo accoglierlo nelle nostre case. Senza ‘imparare’ ad accogliere colui che viene, non è possibile celebrare cristianamente il Natale. È questo che rende concreta la nostra speranza e attenta e vigilante la nostra attesa.
Ma siamo anche consapevoli che l’incontro con colui che viene nella nostra vita, incontro che salva, comporta anche un ‘giudizio’ sulla storia e sulle nostre singole vite. Un giudizio che non può essere rimandato alla sua, e definitiva, ‘seconda venuta’. Il giudizio sulla vita, alla luce della sua presenza e della sua parola, è adesso: e chiede conversione.
Avvento è invito a verificare la «verità» della nostra fede, in base alla concretezza, della nostra speranza: davvero le nostre attese e i nostri desideri vanno oltre la soglia della morte? Davvero «aspettiamo la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà», come diciamo nel Credo?
L’Avvento è invito alla vigilanza per non lasciarci «addormentare» e chiudere i nostri ‘cuori’ nell’orizzonte troppo ristretto delle sole realtà terrene (per quanto buone e nobili possano essere).
LE PAROLE DELL’AVVENTO: essere pronti, vigilare, attendere, essere fiduciosi (speranza), essere gioiosi, convertirsi, accogliere, attenti a scoprire

Nella prima domenica di Avvento il Vangelo è: Mt 24,37-44

Sul sito della Elledici è possibile leggere, meditare e scaricare le schede in PDF da consegnare ai vostri ragazzi, inoltre viene proposto il canto:

S’accende una luce, tratto da La Famiglia cristiana nella casa del Padre
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