Esegesi e commento al Vangelo di Domenica 9 Dicembre 2018 – p. Rinaldo Paganelli

PREPARATE LA VIA AL SIGNORE

p. Rinaldo Paganelli

Il viaggio verso il Padre

Possiamo cogliere il senso profondo della liturgia di questa domenica nella figura del «viaggio». La vita, così com’è profetizzata nella fede dei padri ebrei, e come è pienamente attuata e svelata in Cristo, è il grande «esodo» verso la casa del Padre. Il condottiero non è più Mosè, come nel viaggio quarantennale dall’Egitto alla terra stillante latte e miele, ma è Dio stesso, come oggi profetizza Baruc per il grande ritorno da Babilonia, e come in Cristo Gesù si compie appunto nel grande viaggio «da questo mondo al Padre». «Deponi le vesti del lutto…» (Bar 5,1) non perché il lutto e l’afflizione non esistono, ma perché non sono l’ultima parola. L’ultima parola è la gioia che viene dalla certezza di essere figli, è la pace, l’armonia interiore che nascono da un Dio che chiama alla vita e alla speranza, che ha per ognuno un progetto che non ha fine.

La fedeltà di Dio
Il profeta Baruc vede negli avvenimenti storici del suo tempo, nell’affacciarsi di Ciro sulla scena politica, il segno della fedeltà di Dio alle sue promesse: Israele ritornerà nella sua terra. È un atteggiamento importante quello della speranza che il profeta propone. Speranza non significa solo appoggiarsi a Dio e attendere un futuro, significa anche saper leggere gli avvenimenti dall’interno, riconoscendo in essi la trama della nostra storia, il cammino della sua azione salvifica. Il lungo tema della preparazione si conclude con: «…la Parola di Dio scese su Giovanni nel deserto» (Lc 3,2). È un parola urgente, e per questo richiede una conversione. Indica le caratteristiche del compimento: l’evento salvifico è situato nella storia di Israele e del mondo. La salvezza pur legata a tempi e luoghi è universale. Non basta riconoscere che Gesù è salvezza, bisogna saperlo riconoscere e accogliere.

Per la crescita dell’uomo

Tra la venuta del Signore e il suo atteso ritorno, la vita cristiana è una continua crescita. Nessuno di noi è già «fatto», nessuno è per sempre. Noi siamo una infinita possibilità di crescita, di arricchimento, una infinita possibilità di gioia che si comunica e che viene condivisa, che contagia. L’evento di Dio si compie, com’è suo stile, non nei palazzi del governo, ma nel deserto, simbolo non di una storia qualsiasi, ma di una storia «in disparte», non emergente come rilievo mondano. La predicazione di Giovanni è un «evento» perché attraverso il suo ministero profetico è la stessa Parola divina che irrompe con la forza dello Spirito di Dio nella storia degli uomini, spezzandone la negatività. Il deserto, luogo arido e di morte, viene trasformato: «si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa» (cfr. Is 35,1). Dio manifesta il suo amore per i suoi figli perduti facendo scendere la sua Parola su Giovanni nel deserto, perché egli possa essere strumento di salvezza, radunando i figli di Dio attorno al Pastore che sta per venire. La voce del Precursore del Signore non solo grida nel deserto, ma già prepara la via del ritorno. Come nel primo Esodo, la via del ritorno diventa accessibile ad ogni uomo, perché tutti vedano la salvezza di Dio. Le strade si spianano per l’arrivo del Re che non viene con segni grandi e potenti, ma piccolo, come colui che serve (cfr. Lc 22,27), perché il popolo che gli appartiene sia salvato. Allora si raddrizzeranno le vie storte, si abbasseranno i monti dell’orgoglio e le colline dell’egoismo, si colmeranno le valli dell’ingiustizia e gli abissi della solitudine e saranno nostri i dolori dei fratelli che diventeranno fonte di pace.

Entro un cammino sempre nuovo

Nell’immagine della strada che si fa luce in questa domenica, Paolo si rivolge a persone che non devono sentirsi già arrivate, ma che sono in cammino verso un compimento futuro, coscienti di avere ancora molta strada da fare. Con l’Incarnazione la Parola ha camminato sulle nostre strade, per far sì che noi avessimo un modello nel nostro cammino. Paolo gioiosamente prega per la «comunione nel Vangelo» dei suoi fratelli di Filippi, non perché «fanno l’apostolato», ma perché la Parola di Dio è diventata evento in loro ed essi hanno intrapreso il grande viaggio. Tale viaggio è opera di Dio che Lui stesso ha iniziato e porterà a termine in noi; la carità, la conoscenza e il discernimento sono, nella crescita in noi, la fisionomia di questo viaggio e la pienezza.

PER IL CONFRONTO NEL GRUPPO

  • Di cosa avresti bisogno per mettere novità nella tua vita?
  • La strada della tua vita è la più vera per te in questo tempo?

IN FAMIGLIA

L’Avvento è tempo di preparazione.
Ogni volta che ci si prepara per qualcosa occorre mettere ordine nella vita per decidere che cosa è più utile e serve maggiormente.
Lasciare qualcosa non è facile: per questo ognuno dice quello che intende lasciare e sceglie tra i membri della famiglia
qualcuno che lo possa aiutare a mettere da parte quello che decide che non deve più stare nella sua vita.
Durante la settimana si porrà attenzione perché si guardi a ciò che vale davvero.

p. Rinaldo Paganelli

Tratto da: Stare nella domenica alla mensa della Parola, Anno B – ElleDiCi | Fonte

[amazon_link asins=’8810613015,B00G33C812,8801054459,8801056818,8810621204,8810621409′ template=’ProductCarousel’ store=’ceriltuovol04-21′ marketplace=’IT’ link_id=’f7477e54-bf3c-11e7-a460-f1aec9ea1733′]

[box type=”shadow” align=”” class=”” width=””]

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

II DOMENICA DI AVVENTO – ANNO C

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 9 dicembre 2018 anche qui.

Lc 3, 1-6
Dal Vangelo secondo Luca

1Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell’Iturea e della Traconìtide, e Lisània tetrarca dell’Abilene, 2sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. 3Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, 4com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! 5Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate. 6Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!

  • 09 – 15 Dicembre 2018
  • Tempo di Avvento II
  • Colore Viola
  • Lezionario: Ciclo C
  • Anno: III
  • Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO

[/box]

Read more

Local News