Esegesi al Vangelo di Domenica 21 gennaio 2018 – p. Rinaldo Paganelli

IL TEMPO È COMPIUTO

p. Rinaldo Paganelli

 

La verità da condividere

Giona, divenuto discepolo, può portare la Parola agli altri; la chiamata del Signore, infatti, non è esclusiva, ma per tutti gli uomini. La conversione è per la testimonianza: come i discepoli del vangelo, chiamati da Gesù, anche il profeta deve riconoscere che l’amore di Dio non è da trattenere, ma da condividere. Giona è stato tre giorni e tre notti nel ventre del pesce ed ora si «alza», «risorge», per andare a predicare secondo il comando del Signore. Alla conversione dei niniviti per paura della distruzione, si contrappone la risposta di Giacomo, Giovanni e Andrea che seguono il Signore per lo stupore di un incontro. Giona annuncia un Dio minaccioso, che alla fine non distrugge perché le persone si umiliano, vestono di sacco, digiunano.

Discepoli cercati

Gesù passa semplicemente per le strade conosciute dai suoi figli, dove vivono un quotidiano a volte pesante, a volte ricco di sogni, di delusioni, di promesse e speranze. Il Signore lo attraversa, lo benedice con la sua presenza e desidera «subito» instaurare una relazione con loro. Questi «sconosciuti» lo comprendono e desiderano con Lui una relazione vera, appassionata, totalizzante. Lasciano il loro «piccolo tutto», ciò che dà sicurezza, garanzia per il futuro, quel tutto conquistato con notti in-sonni sul lago, con rinunce a giorni tranquilli perché il Signore li chiama. Il tempo è compiuto e il Regno è vicino, perché quel tempo ha trovato nel Dio fatto uomo il suo compimento. C’è nell’andare di Cristo Gesù la gioia del messaggero che annuncia un fatto meraviglioso, perciò chiama altri a seguirlo, a farsi messaggeri. Così facendo infrange tutte le regole del tempo passato. In tutta la grande tradizione orientale non è mai il maestro che cerca il discepolo, è sempre il discepolo che cerca il maestro. Ma Gesù non è un maestro in cerca di discepoli, è il Figlio primogenito che corre, annuncia e chiama, perché sa che ormai Lui può dispensare le gioie del Regno.

Il tempo della pienezza per l’uomo

Passa la forma di questo mondo segnata dall’avere moglie e marito, gioie, dolori, possedimenti e beni da usare, ma non passa la nuova realtà della perfezione dell’amore che la Buona Notizia inaugura. Il tempo viene riempito da una presenza e da un volto umani e diventa dunque il tempo dell’uomo, dell’incontro, dell’accoglienza dell’altro, soprattutto il tempo del mutamento del cuore. Il tempo è compiuto: nella Parola e nella persona storica di Gesù si fa vicino il Regno di Dio. Esso è qui, ora, a portata di mano come reale possibilità. L’impegno della conversione deve accompagnarci sempre, deve diventare sollecitudine di ogni ora. Il nostro deve essere un cammino di continua conversione, nessuno di noi sa quanto durerà tale cammino. Di qui nasce l’importanza del tempo che deve essere impiegato per questo scopo. La visione del tempo come itinerario di conversione è legata a un’altra prospettiva della nostra fede: «Passa la scena di questo mondo» (v. 31), si legge alla fine della seconda lettura odierna, il mondo è soltanto un’immagine, non abbiamo quaggiù una città stabile, l’habitat del credente non è la terra ma il cielo.

La necessità di lasciarsi guidare e convertirsi

L’unica condizione richiesta, per prendere parte a questa nuova possibilità, è la decisione di cambiare, una rottura con lepaure e le schiavitù del passato e un’apertura piena e libera al nuovo futuro, offerto da Dio. Solo chi percepisce che non c’è più tempo da perdere, che è nel presente che si gioca tutto il futuro, può cogliere e vivere il messaggio del vangelo. Tutto è puntato sull’urgenza del presente. Convertirsi vuol dire seguire Cristo, lasciarsi guidare da Lui, fare una continua scelta tra Cristo e tutto ciò che non è Cristo. Proprio per questo motivo la conversione non finisce mai, l’esperienza ci insegna che il lasciare ciò che non è Cristo per Cristo, è un cammino che si deve vivere giorno per giorno, ma che non si può mai esaurire, c’è sempre qualcosa da lasciare, qualche passo in più da fare con Cristo. Si è in grado di lasciare tutto, solo per la grande gioia di aver scoperto «la perla preziosa». Cristo, poi, ci vuole pescatori di uomini, e c’è identità di destino tra Lui e i suoi. Non dice «vi farò diventare qualcosa di diverso da quello che siete», ma «prenderò quello che il Padre ha messo in voi e lo trasformerò nell’essenza del vostro essere perfetto e completo». Il passaggio e la chiamata del Signore nella nostra vita ci «requisisce», così come siamo, per Lui. La conseguenza di tutto ciò è che, invece di svalutare o attenuare il valore delle cose, il vangelo del Signore lo enfatizza in misura illimitata. Da Cristo in poi tutto vale infinitamente di più. Infinitamente più profondo e delicato è il nostro coinvolgimento in ogni vicenda.

PER IL CONFRONTO NEL GRUPPO

  • Come impieghi il tuo tempo?
  • Chi ti cerca di più, e da chi ti lasci trovare?

IN FAMIGLIA

Passa in rassegna i tempi della tua giornata e verifica quale spazio hanno la presenza di Cristo Gesù e la sua Parola. Se ne hai la possibilità e la voglia metti in luce quello che ti piacerebbe fare meglio per sentirti capace di rispondere a quello che sei chiamato a fare.

p. Rinaldo Paganelli

Tratto da: Stare nella domenica alla mensa della Parola, Anno B – ElleDiCi | Fonte

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 21 Gennaio 2018 anche qui.

Terza domenica del Tempo Ordinario – Anno B

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Mc 1, 14-20
Dal Vangelo secondo Marco

14Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, 15e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». 16Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. 17Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». 18E subito lasciarono le reti e lo seguirono. 19Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. 20E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 21 – 27 Gennaio 2018
  • Tempo Ordinario III
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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