don Mario Trulio – Commento al Vangelo di domenica 8 Marzo 2020

Il vangelo in casa con don Mario Trulio, rettore Seminario Diocesano Redemptoris Mater, Melano

Produzione Caritas Ticino

La Parola di Dio, pane per la vita eterna

Di Cristiano Proia

“La carità non ha come misura il bisogno dell’altro, ma la ricchezza dell’amore di Dio. È infatti limitante guardare all’uomo e valutarlo a partire dal suo bisogno, poiché l’uomo è di più del suo bisogno”. Lo scriveva Eugenio Corecco, in un testo del 1992. L’allora vescovo di Lugano, originario di Airolo, con la sua visione seppe dare l’impulso non solo a quella che diventerà l’attuale facoltà di Teologia di Lugano, ma anche a ciò che è, tutt’ora, Caritas Ticino con la sua missione di intervento sociale oltre le logiche assistenzialiste, sospinta proprio dalla forza del pensiero di Corecco.

Che, appunto, non vedeva l’individuo condannato dalla sua condizione e dalle sue difficoltà, ma pronto a rialzarsi e a riconsegnarsi ad una vita – anche economicamente – attiva e soddisfacente. A causa di una malattia incurabile, il vescovo Corecco si spense a 63 anni, nel 1995; troppo presto, ma non abbastanza da non essere ricordato dalla chiesa di Lugano nel venticinquesimo dalla sua scomparsa, il primo marzo.

Che cade esattamente in questa domenica. La sua intuizione ha reso possibili questi venticinque anni di produzione video, tra cui “Il Vangelo in Casa”, in onda per questa prima di Quaresima; per la prima domenica assieme a Dante Balbo ci sarà don Mario Trulio, rettore del seminario “Redemptoris Mater” a Melano. Per Gesù inizia un nuovo viaggio, e la prima tappa è proprio l’arrivo di quelle tentazioni.

«Il suo» dice don Mario «è il viaggio del popolo di Israele, che viene liberato dall’Egitto, e condotto nella Terra promessa». I quaranta giorni e quaranta notti sono dunque i quarant’anni del popolo nel deserto. «Dove Dio li conduce per conoscere Lui, e il loro cuore». La prima tentazione, dice Dante Balbo, è incarnata nella condizione umana di Gesù: la fame, dopo tutto quel digiuno. E l’offerta del pane dal Maligno. «Quel pane è quello che tutti gli uomini cercano. Quel pane di vita che però non soddisfa, perché quello che da la vita eterna è uno solo: la parola di Dio».

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