don Franco Scarmoncin – Commento al Vangelo di domenica 3 Ottobre 2021

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1° Lettura

– La pagina non è un racconto di cronaca e neppure di storia.

Al di là della narrazione plastica e simbolica l’autore sacro ci vuole trasmettere dei concetti:

1°     Dio è il Creatore.

         Dio ha creato l’uomo e la donna.

Come ?

Quando?

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Spetta agli scienziati che studiano

l’origine della vita delle cose, degli animali

e dell’uomo….

L’uomo è il risultato di una lenta evoluzione

di esseri preesistenti… ?

Tanto è vero che la Bibbia parla

di un Dio che crea l’uomo dal “fango”

da qualcosa che già esisteva…

  1. da una scimmia o da un invertebrato…

Va bene.

 

2° La donna è stata creata

con la materia stessa dell’uomo…

significa

che ha la medesima natura,

medesimi diritti e doveri,

pari dignità.

Certe culture non l’hanno ancora capito

e messo in pratica nella legislazione.

Noi occidentali

abbiamo cominciato a dare pari dignità alla donna

in questo secolo praticamente…

e la Chiesa istituzione è tuttora maschilista.

 

3° La sessualità;

la differenziazione dei sessi.

è voluta da Dio,

è una cosa buona

e ha lo scopo di spingere l’uomo fuori da se stesso,

verso il dialogo,

verso un rapporto

verso un incontro con l’altro…

 

L’uomo e la donna uniti

si completano;

ognuno è indispensabile per la realizzazione

dell’altro.

 

– Con il rapporto sessuale

l’uomo e la donna “creano la vita”

e sono veramente “immagini”

e “segno”  di Dio Creatore.

 

– La sessualità è per il bene

  e la felicità personale e di coppia.

 

N.B.

Si va contro il disegno della creazione di Dio

quando nel rapporto tra uomo e donna

         si inserisce l’egoismo,

         uno diventa oggetto dell’altro,

         le decisioni non sono prese insieme,

         uno cancella l’altro, ecc…

cioè:

         quando invece di un dialogo nell’amore

         diventa una forma di egoismo.

 

 

4° Indissolubilità.

E’ l’ideale

perché il vero amore è totale

e per sempre…

 

La realtà e la miseria umana

fanno si che nessun amore è totale

e per sempre;

per cui da sempre è esistito il divorzio

e le separazioni.

 

N.B.

La sessualità naturale (etero e omo)

ha come scopo primario

la felicità della coppia stessa;

non la procreazione.

 

         VANGELO

 

– A proposito di matrimonio:

al tempo di Gesù

nella cultura e nella pratica sociale ebraica

il divorzio era permesso

e regolato da leggi precise.

 

Esistevano tuttavia due linee:

quella rigorista:

si può divorziare solo in caso

di evidente adulterio della donna.

 

linea più aperta:

l’uomo può decidere il divorzio

per qualsiasi motivo: serio o banale.

 

E’ su queste due possibilità

che pongono il quesito a Gesù,

non se si possa divorziare o meno;

il divorzio era praticato da sempre

e Mosè aveva anche messo dei punti fermi:

ma Gesù il Maestro

su che linea era?

Aperta o rigorista ?

 

– Gesù è evidentemente

schierato non sulla linea aperta

e neppure sulla rigorista,

ma fa osservare che Mosè

non ha dato il permesso di divorziare,

quanto ha cercato di porre un freno ai divorzi

troppo frequenti

e che davano origine a incomprensioni e litigi,

perché non essendoci regole né normative,

ognuno faceva quello che voleva.

Mosè pertanto ha ordinato che ogni divorzio

fosse accertato con una dichiarazione scritta.

Ciò costringeva tutti

a pensare prima di divorziare,

a rivolgersi all’autorità per il “certificato”

e poi a rendersi conto

che non si poteva più ritornare sulle proprie scelte.

Mosè, dice Gesù, ha messo dei limiti, delle regole,

ha tentato di frenare i divorzi…

non ha permesso il divorzio!

 

Ma all’origine, nella mente di Dio,

il matrimonio non era stato voluto

per la separazione,

anzi:

due persone diventano una sola persona.

Non si può dividere ciò che è unico!

 

Sono le nostre cattive abitudini, i nostri egoismi,

i nostri limiti e ignoranza

che hanno stravolto l’ordine giusto delle cose.

Il matrimonio unico, indissolubile,

come la natura l’aveva previsto,

sta all’origine della creazione

e dei piani di Dio.

 

Sappiamo tuttavia che anche i cristiani

nelle prime comunità cristiane

si dividevano e divorziavano

e poi potevano risposarsi “davanti al Signore”;

segno che anche Gesù,

pur mettendo in chiaro

la linea giusta, migliore, buona…

aveva accettato e gli Apostoli pure,

che i cristiani potessero divorziare

e risposarsi con rito religioso pubbloicamente.

Mai gli Apostoli si sarebbero permessi

di fare qualcosa che non fosse stata

sulla linea di Gesù.

Quindi se gli Apostoli accettavano il divorzio

e nuove unioni tra cristiani

era segno che corrispondeva alla volontà di Gesù,

che pur ribadendo l’indissolubilità,

aveva accettato anche i limiti degli uomini.

 

N.B.

Come sempre, Gesù prospetta l’ideale da seguire,

punta molto in alto,

ma poi capisce, accetta e si adegua alla nostra miseria.

Es.    “Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro…”

         “Pregate sempre, senza interruzione…”

         “Perdona settanta volte sette…”

 

– Gesù fa capire che

l’indissolubilità non è un obbligo

quanto piuttosto una esigenza dell’amore;

il bene dei due coniugi

passa attraverso un amore senza fine.

 

Gesù non pone l’indissolubilità

sul piano dell’obbligo,

della legge,

ma dell’ideale a cui tendere

per il bene stesso dei due che si vogliono bene

e che vogliono progettare il futuro.

 

N.B.

Oggi la Chiesa

su questo punto, come sugli omosessuali

è certamente più “rigorista” di Gesù Cristo,

più “cristiana” di Gesù Cristo.

Troppo!

Basterebbe essere “cristiani”

quanto Gesù Cristo.

 

Una assurdità:

         Se divorzi,

         non sarai mai perdonato dalla Chiesa;

         se ammazzi la moglie,

         hai buone possibilità di essere perdonato.

 

Da ricordare: Nulla nel messaggio di Gesù

                  ci viene presentato come “obbligo”,

                  ma come “bisogno”,

                  come un bene da raggiungere.

Fonte