don Franco Scarmoncin – Commento al Vangelo di domenica 21 Marzo 2021

       1° Lettura:                 

 

– Geremia è uno dei due Profeti

dell’esilio Babilonese (589-526)

insieme con Daniele.

 

1° affermazione di Dio:

“Concluderò con voi una Nuova Alleanza”

Gesù dirà durante la Cena:

“…questo è il calice della Nuova Alleanza…”

 

2° affermazione:

“Io sarò il loro Dio…”

Gesù è il nostro Dio !

 

3° affermazione:

“Io perdonerò le loro iniquità

e non ricorderò più il loro peccato…”

 

Gesù:   “a chi rimetterete i peccati…

             saranno perdonati…”

 

Attualizzazione:

         La Quaresima è il tempo

         e il momento della riconciliazione,

         della conversione:

 

1°      che non significa: confessarsi,

         quanto piuttosto di un cammino

         per rimettere Dio nella nostra vita,

         per guardare con rispetto le persone

         per rispettare la terra.

 

2°      non dobbiamo pensare che i grandi peccatori

         siano i bambini di 1° Comunione;

         ma annunciare

         una vera “riconciliazione-conversione”

         per mafiosi, politici collusi e disonesti,

         approfittatori e arricchiti disonestamente…

                  Per i cristiani che si comportavano male

         Gesù aveva previsto la Riconciliazione,

         non per i bambini…

 

3°      Non è un ritornare alla confessione auricolare

         come talvolta vediamo fare perfino

         dal papa in S.Pietro

         in maniera plateale e con le telecamere…

        

4°      L’Eucaristia, la Messa,

         l’ascolto della Parola di Dio,

         le opere di carità

         lavano i nostri peccati quotidiani.

 

5°      Il cammino penitenziale richiede:

         di educare bambini e ragazzi

         a capire che cosa è bene e male,

         che cosa si può fare e non si può fare,

         a chiedere scusa,

         a riparare il male fatto,

         a darsi la mano…

        

6°      E’ necessario ridare valore biblico

         al Sacramento della Riconciliazione

         abusato, reso inutile e svilito.

 

7°      Mi auguro che, un domani, il Papa

         faccia di “Roma la capitale del perdono”

         nel senso che diventi il luogo

         in cui i grandi peccatori pentiti

         possono affluire (come cammino penitenziale)

         e chiedere perdono pubblicamente

         dei loro misfatti pubblici:

         violenze, estorsioni, 

         corruzione, inganni,

         commercio di sesso e droga,

         delinquenza e mafia,

         pedofilia e omicidi, ecc…

         al fine di ritornare

         ed essere reinseriti nella Chiesa-comunità.

 

 

VANGELO

“Vogliamo vedere Gesù”

E’ la domanda di alcuni discepoli greci

venuti per conoscere Gesù.

Non è pura curiosità,

come se a loro bastasse vedere in faccia

Gesù

e poi ne se sarebbero andati contenti.

“Vedere”

significa cogliere l’intimo di una persona,

scoprire la sua identità profonda;

chi sia veramente questo Gesù:

perché sta facendo tutto questo

e dicendo le cose che dice.

Chi è questo Personaggio?

 

Questi “non ebrei”

questi “greci” pagani

sono come i Maghi dell’Epifania,

rappresentano noi…

veniamo da lontano per conoscere Gesù.

 

Non sappiamo se questi greci abbiano incontrato Gesù

e se abbiano parlato con Lui;

Giovanni che scrive, tuttavia,

ed era testimone, dice che Gesù

ha cominciato a fare un discorso strano,

ma rivelatore della sua identità:

“È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato.

In verità: se il chicco di grano, caduto in terra,

non muore, rimane solo;

se invece muore, produce molto frutto.

Chi ama la propria vita, la perde…”

 

L’ora  a cui accenna Gesù

è l’ora della croce, del sacrificio.

 

“Glorificato”

significa che tutti possano capire che

quanto sta facendo

o metterà in atto tra poco

(cioè: passione e morte)

sarà il segno massimo per capire chi sia veramente Lui.

 

Se qualcuno vuole sapere chi è Gesù,

deve guardare alla passione, morte e risurrezione,

perché proprio allora si rivelerà (epifania)

l’Amore massimo suo per il Padre

(Lui sacrifica la sua vita per amore del Padre).

Inoltre la morte in croce

è il segno

dell’Amore del Padre verso di noi,

per aver lasciato sacrificare il Figlio,

quasi amasse più noi del Figlio.

 

Il chicco di grano,

è un esempio breve, efficace,

forte, semplice, chiaro.

 

         Se un chicco di grano

         invece di accettare

         di essere macinato per nutrire una persona,

         o di essere seminato per terra e marcire

         per dare vita a una nuova spiga….

 

potesse nascondersi in qualche piega del sacco

o tra le assi di un granaio…

probabilmente potrebbe durare

e conservarsi anche anni, quasi intatto;

potrebbe starsene nascosto…

ma comunque

prima o poi diventerebbe polvere…

e quel chicco di grano

non sarebbe servito a nulla e a nessuno…

         Molto meglio lasciarsi morire in terra

e dare vita ad altre spighe

e ad altri granelli di frumento

e sfamare tanta gente.

         Per questo Gesù dice una frase

che subito sembra assurda, incomprensibile,

ma se meditata

è profondamente vera:

“Chi pensa di salvare la propria vita,

conservandola per se stesso…

in realtà la perde,

la butta via per nulla,

non serve a nulla…”

 

         La vita, dice Gesù,

viene valorizzata

e vale la pena di viverla

quanto più la si dona agli altri.

Quanto più ci si sacrifica per gli altri

(il chicco che marcisce per terra per portare frutto):

tanto più la nostra vita

acquista significato e valore,

sull’esempio di Gesù.

 

Conclusione:

 

         Noi possiamo dire di “conoscere Gesù?

         la sua essenza,

         la sua realtà profonda,

         di un Dio sacrificato per noi ?

 

         Io sto vivendo per me stesso,

         o sto impegnando la vita anche per gli altri,

         perché altri stiano un poco meglio?

 

 

 

       PER  I  GRUPPI

 

1°     Sapresti elencare in ordine cronologico

         i tentativi di Dio

         per stabilire un’ Alleanza con l’umanità?

 

2°     Che cosa si intende per Alleanza?

 

3°     Con parole tue o con un esempio

         far capire queste parole di Gesù:

         “Chi perde la propria vita la salva…”

 

4°     Che cosa sappiamo e conosciamo di Gesù?

         Elenca alcune caratteristiche

         della personalità di Gesù.

 

 

SEGNO:   Alcune manciate di chicchi di grano,

                  portate da catechisti

                  e buttati sul pavimento, davanti all’altare.


Fonte

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