don Franco Scarmoncin – Commento al Vangelo di domenica 16 Maggio 2021

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1° Lettura

E’ tratta dagli Atti degli Apostoli

e non è la cronaca di quello che è successo

il giorno dell’Ascensione di Gesù;

è una pagina di teologia,

per aiutare la nostra fede,

non la curiosità.

 

Cosa vuole dirci questa pagina:

         1°

Gesù è entrato nel mondo di Dio Padre

già al momento della sua morte;

come è morto

Gesù è anche risorto,

è salito (si fa per dire) a Dio,

è entrato nel mondo di Dio.

 

         2°

Perché allora i Vangeli e gli Atti degli Apostoli

ci dicono che Gesù è risorto tre giorni dopo la morte,

è apparso ai Discepoli per 40 giorni ?

E perché si parla dell’ottavo giorno (la domenica)

e lo consideriamo il giorno del Signore  ?

        

         Risposte:

Noi siamo fatti di immagini, di fantasia,

di concretezza, di segni…

di tempo e spazio geografico

per ambientare anche i fatti soprannaturali;

abbiamo bisogno di schemi,

di chiarezza razionale,

di tempi in forma cronologica e successiva…

Allora anche il linguaggio biblico

per illustrare i momenti della salvezza

usa i nostri stessi parametri

per farci capire qualcosa di Dio

(ecco cosa significa che questa è una pagina teologica),

noi abbiamo bisogno di tempo per capire…

. 3 giorni è il numero di Dio,

. 40 giorni è il tempo per capire verità importanti,

. ottavo giorno (la domenica) per l’assemblea,

         per creare incontro, dialogo, ricordo…

         il giorno del Paradiso.

 

Noi abbiamo bisogno di tempi, giorni, immagini, ecc…

mentre è la realtà di Dio è tutt’altra:

nel mondo di Dio

non c’è né tempo,

né prima, né poi,

né otto, né tre, né 40…

ma esiste un unico momento in cui tutto è presente.

         Al contrario noi abbiamo bisogno di srotolare

la vita di Gesù

e la realtà di Dio

in momenti e tempi diversi e successivi;

non siamo in grado di capire e cogliere tutto

in un unico istante…

 

Noi abbiamo bisogno di questi segni concreti

per darci del tempo e meditare,

e per fare memoria, creare un cammino,

formare una comunità di fede…

 

– La narrazione dell’Ascensione

è volutamente strana

e scritta con particolari che devono farci riflettere

per andare dal simbolismo delle immagini

alla realtà teologica.

 

Es. Gesù stava parlando con i suoi Discepoli

nel Cenacolo

e poi li porta fuori,

nell’orto degli olivi da dove li saluta

e si alza verso il cielo.

Perché non li ha salutati nel Cenacolo ?

Perché era necessario che li portasse fuori sul monte?

 

Non è importante, né significativo

il posto;

il monte è immagine della preghiera,

dell’incontro con Dio…

E’ come se Marco ci dicesse che Gesù

mentre pregava con i suoi discepoli (il monte)

prese commiato da loro,

e entrò nel mondo di Dio: il Paradiso.

 

Perché salire in cielo,

mentre sappiamo che il cielo non è un luogo,

e non è in alto … né in basso…

ma è “essere felici” ?

 

Perché dovevano venire due uomini vestiti di bianco

per svegliare i Discepoli dallo stupore

e raccomandare che si dessero da fare;

assicurando che Gesù sarebbe ritornato…

se Gesù stesso aveva detto le medesime cose

più e più volte ?

 

         Risposte:

Nel linguaggio biblico

guardare un grande personaggio

mentre se ne va

significa ricevere le consegne.

Per questo gli Apostoli sono presenti

e guardano Gesù andarsene:

per simboleggiare che ora tocca a loro… a noi…

abbiamo ricevuto consegne e poteri….

 

Questa pagina di Luca sembra una contraddizione

e presenta notevoli stranezze;

segno che dobbiamo

scoprire il messaggio,

che dobbiamo leggere al di là

di quanto dice.

Qual è il messaggio di questa pagina?

         1° Gesù è Risorto

             ed è Dio.

             Lui ha vinto !

 

         2° dobbiamo superare le delusioni nostre

e le manchevolezze delle prime comunità…

che sono anche le nostre deficienze.

Noi attendiamo il ritorno di Cristo,

il trionfo di Cristo,

della verità, del bene…

la fine del cammino,

la realizzazione del Regno.

Il Regno di Dio continua, non avrà mai fine:

si realizza sempre

continuamente

perché il bene va diffondendosi.

 

         3° il ritorno del Signore

non è immediato

e non dipende da noi;

né Gesù ha mai parlato di date o tempi.

 

         4° ora noi cristiani

siamo le mani, il cuore, i piedi, la testa

di Gesù:

spetta a noi continuare la sua opera.

 

 

         VANGELO

 

Ciò che colpisce del Vangelo,

non è:

“Andate, insegnate e battezzate…”

ma i segni straordinari che accompagneranno

i suoi Discepoli:

cacciare demoni,

prendere in mano serpenti,

parlare lingue nuove,

bere veleni e non morire,

guarire ammalati…

tutti segni prodigiosi

che a noi non sembra avvengano !

 

Invece sì !

Sappiamo che avvenivano

nelle prime comunità cristiane

e avvengono anche oggi.

 

Anche oggi

viene vinto il male con il bene,

il perdono;

 

anche oggi

c’è tanta gente che diffonde il messaggio di Gesù

parlando lingue diverse

quanti sono i popoli evangelizzati;

 

anche oggi

avvengono miracoli di guarigioni

e non lo sappiamo,

malattie (veleni) che superiamo

per l’intervento di Dio…

 

anche oggi

ci sono missionari e suore e laici

che vivono a contatto con malattie, AIDS,

lebbra, Sars, vaiolo, ecc…

eppure non prendono il contagio…

 

Altre due notizie del Vangelo

meritano una sottolineatura:

“Gesù siede alla destra di Dio”

Gesù non ha bisogno di sedere,

ma è un simbolismo per dire che è con Dio

e ha la medesima autorità e natura di Dio.

Gesù è il nostro Dio.

 

L’altra sottolineatura:

“Il Signore confermava la Parola

con i prodigi.”

Noi se non vediamo: luci, Madonne,

segni straordinari nel sole,

o non avvertiamo scuotimento della terra…

non pensiamo che avvengano miracoli.

 

I miracoli sono quotidiani.

Qualcuno l’ho pure raccontato nei miei bollettini,

altri ve li ho raccontati a voce,

e altri voi stessi potreste essere testimoni

se aveste un po’ di più fede

e non foste convinti

che i miracoli avvengano solo a Roma,

 a Lourdes o a Medjugorje…

Là probabilmente non avvengono proprio…

Dio opera i suoi prodigi

nel silenzio,

nella riservatezza,

nella semplicità…

nel cuore e nella mente di tante persone,

nella vita che ti fa incontrare persone e fatti

che ti costringono a rivederti.

Dio è presente e opera

in personaggi (alla Papa Francesco)

che ti fanno vedere cambiamenti straordinari…

 

Es.     11 studenti Albanesi che vogliono iscriversi

         all’Università di Padova…

 

Sono miracoli quotidiani,

anche un campo di alberi da frutta,

un campo di frumento o di pomodori.

         Per il fatto che succede ogni anno,

che le campagne si coprano di mele, frumento, ecc…

non significa che non siano miracoli.

Sono miracoli naturali a scadenza precisa.

Dio opera in silenzio

e non ha bisogno di dimostrare nulla a nessuno.

 

 

Segno:      guardare il cielo

                  alzare di tanto in tanto il viso verso il cielo.

 

Domande:        siamo stati testimoni

                           di miracoli nella nostra vita ?

 

                     Dove vediamo la presenta di Dio

                     operante nel mondo?