don Ezechiele Pasotti commenta il Vangelo del 31 maggio 2015

don Ezechiele Pasotti commenta il Vangelo del 19 aprile 2015

Nella Solennità della Santissima Trinità, la liturgia ci propone il Vangelo in cui Gesù risorto appare su un monte ai suoi discepoli e dice:

“Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato”.

Su questo brano evangelico, ascoltiamo il commento di don Ezechiele Pasotti, prefetto agli studi nel Collegio Diocesano missionario “Redemptoris Mater” di Roma:

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[ads2] Il Vangelo di oggi ci convoca sul monte, con gli undici discepoli, per ricevere dal Signore l’invio alla missione: “Andate e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28,19-20). Ma prima di diventare testimoni per gli altri, è necessario che entriamo noi in contatto vivo, esistenziale con Dio, il Dio che è Padre, Figlio e Spirito Santo. Il Dio che Cristo ci ha rivelato non è un principio filosofico-teologico da credere, non è il Dio perfettissimo che dal suo freddo isolamento comanda precetti da osservare, non è neppure il “dio” di una religiosità messa a nostro servizio per uscire dai nostri fallimenti, dalle nostre incapacità o dalle nostre paure. Dio è un mistero di relazione, di comunione: un’infinita relazione d’amore, di amore vero, di amore che si dona totalmente. Noi siamo stati creati da questo amore e per amore, “siamo stati creati a immagine della comunione divina” (Evangelii Gaudium, 178), per godere di essa già sin d’ora, anticipata soprattutto nella gioia del banchetto fraterno, e poi per divenire commensali del banchetto eterno in cielo, rivestiti delle bianche vesti della grazia nuziale (cf Ap 7,14). Lasciamoci oggi immergere in questo mistero di comunione: lo Spirito Santo, vincolo d’amore tra Padre e Figlio”, unisca anche noi nello stesso vincolo d’amore.

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