Commento al Vangelo del 9 novembre 2014 – don Mauro Manzoni

La Parola di Dio“, canale YouTube del prolifico Don Mauro di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica prossima, Dedicazione della Basilica Lateranense – Anno A.

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Non ne poteva più quel giorno, e credo che proprio qui l’umanità di Cristo abbia giocato un ruolo determinante. Nel Vangelo ci sono dei momenti nei quali l’umanità di Cristo non regge di fronte a situazioni che lo colpiscono, lo feriscono e gli fanno violenza. E quando questa umanità non riesce più a contenersi scoppia ed esplode, come nel caso del Vangelo di questa domenica.
Un Cristo infuriato e adirato che difende, tutela e protegge la casa del Padre: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». E san Paolo nelle seconda lettura puntualizza: “voi siete tempio di Dio e lo Spirito abita in voi. Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi”.
Amici, è Cristo che ci difende, è Lui che ci tutela e ci protegge. E vuole che anche noi diventiamo difensori e tutori dei nostri fratelli, senza discriminazioni o privilegi e anche noi dovremmo essere arrabbiati e infuriati con coloro che fanno dell’uomo e della donna un luogo di mercato.
Dovremmo essere arrabbiati per la negazione dei diritti dei poveri, per la manipolazione della verità, le storture della giustizia, per la politica pigliatutto, per la scalata al potere e al gestire sulle spalle degli altri. Dovremmo essere arrabbiati con questi nuovi mercanti del tempio, che speculano sulla dignità delle persone per accaparrarsi incenso e altari per la propria persona e il proprio prestigio, soldi e compensi per il solo superfluo. Arrabbiati e delusi che ancora non siamo riusciti a creare vera comunità solidale e credibile Chiesa.
Oggi è la festa della dedicazione della Basilica del Laterano, madre di tutte le Chiese. Preghiamo che anche le nostre comunità siano, come dice San Giovanni XXIII “la fontanella posta al centro della piazza del paese, dove tutti, ma proprio tutti, coloro che hanno sete, senza alcuna distinzione, possano bere”.[divider]

Gv 2, 13-22
Dal Vangelo secondo Giovanni

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete.
Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».
I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

IN ALTERNATIVA:

Gv 4, 19-24
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, la donna Samaritana disse a Gesù: «Signore, vedo che tu sei un profeta. I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, è giunto il momento in cui né su questo monte, né in Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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