Commento alle letture di domenica 3 Febbraio 2019 per ragazzi e bambini – Missio Ragazzi

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Gesù è a casa, a Nazareth, e parla nella sinagoga. La gente ha sentito parlare di ciò che aveva compiuto a Cafarnao ed è curiosa, aspetta segni esteriori, miracoli straordinari come li aveva compiuti fuori dalla loro città. Gesù invece chiede loro di cambiare dall’interno, di trasformare il cuore che batte nella vita di tutti i giorni.

Ma il cuore dei nazaretani è chiuso. Come osa uno di loro, il figlio di Giuseppe, parlare con tale autorità e definirsi addirittura il Salvatore? Si sdegnano e lo cacciano via, vogliono persino buttarlo giù da un precipizio.

Gesù però non si perde d’animo e si mette comun- que in cammino. La sua Missione è più grande del loro rifiuto. Quindi coraggio ragazzi! Anche a voi capiterà di incontrare qualcuno che non vi accetterà e vi escluderà perché siete amici di Gesù e mettete in pratica i suoi insegnamenti.

Spesso saranno proprio le persone e gli amici più vicini a voi ma questo non deve spaventarvi. Pensate a Gesù e pro- seguite il cammino, proprio come Lui!

Giorgia Piga Diocesi di Sassa

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

QUARTA SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 3 Febbraio 2019 anche qui.

Lc 4, 21-30 Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù cominciò a dire nella sinagoga: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro». All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino. C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

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