Il commento alle letture di domenica 3 dicembre 2017 a cura di don Enzo Pacini cappellano del carcere «La Dogaia» di Prato.
Il messaggio dell’Avvento è chiaro: vegliate!
Il tempo di Avvento, come pure un nuovo anno liturgico, inizia oggi con una splendida lettura di Isaia (Is 63,16-64,7), un’ invocazione dai toni accorati rivolta a Dio che ne sottolinea la distanza, l’assenza , la nostalgia e che esplode nel grido «se tu squarciassi e cieli e scendessi!», speranza viva ma sempre esposta alla doccia fredda del realismo, come se sottotraccia questa invocazione portasse con sé il dubbio «…ma chissà se accadrà !» o addirittura la propria negazione: «…ma tanto non accadrà !».
Non so se questi pensieri passassero nel cuore di Isaia, ma certo noi possiamo aver sperimentato molte volte la necessità , il desiderio di sperare, di invocare la salvezza in qualche difficoltà , la luce nel buio dell’esistenza ed essersi poi ritrovati frustrati, delusi e scettici. È un dato della cultura del nostro tempo, la ricerca di qualcosa di valido, di perenne, di un senso, di Dio stesso, che si tramuta in non senso, vuoto, inutilità , come in tante opere letterarie e teatrali, «Aspettando Godot» per esempio, che danno il senso di una invocazione che cade nel vuoto: Dio non scenderà .
Ora in realtà la Bibbia fa proprio il discorso opposto. Dio è già sceso a compiere opere grandiose, il popolo di Dio nasce con l’esodo dall’Egitto, cioè dall’intervento in prima persona di Colui che ha ascoltato il grido dell’oppresso ed ha scelto e inviato Mosè, che non era neppure troppo convinto a questo riguardo (cf. Es 3,7-10). Si tratta di invocare un ritorno più che una venuta, di riprendere un rapporto che si è interrotto, una relazione che si è raffreddata e che ha scavato un fossato fra i due partner, ha spento la comunicazione e la confidenza. Non si tratta di un’ invocazione che cade nel vuoto, ma della stessa assenza di invocazione: «nessuno invocava il tuo nome»; non si tratta di un popolo, di una umanità abbandonata a se stessa, come forse a noi viene istintivo di pensare, ma di un Dio abbandonato, messo da parte, immagine assurda e blasfema, se non fosse che Egli stesso molte volte nella Bibbia partecipa il suo tormento, che assume i contorni dell’amore tradito (cf. Os 2,15).
Il profeta,come ogni profeta autentico, ha ben chiara questa situazione, che porta il suo popolo ad essere «avvizzito come foglie», ma non è detto che la diagnosi sia condivisa dagli interessati. La rimozione, la negazione, l’autoinganno sono meccanismi adoperati abbastanza comunemente per non guardare la realtà , sia a livello personale che sociale: il problema non c’è o se c’è è colpa di qualcun altro, a costo di inventarselo.
Ora il messaggio dell’Avvento è proprio questo: vegliate! (Mc 13,33-37). Non si tratta di avere occhi aperti sul vuoto, lo sguardo catatonico del cliente in sala di aspetto perso nei suoi pensieri o nell’ascolto delle sue playlist, è lo sguardo di chi esce da sé per indignarsi, intenerirsi, scoprire e riflettere, cercare e domandare, progettare e sognare. È lo sguardo del cercatore di tracce, perché da qualche parte Dio è passato, e da qualche parte si è fermato.
Anche perché l’abbandono lamentato dal profeta non lo ha trasformato in un Dio acido e rancoroso. In Cristo ha preso sul serio questo abbandono, lo ha rilanciato e fatto proprio nel suo cammino di discesa dalla sua condizione divina (cf. Fil 2,6-7) per incontrarci nel bambino di Betlemme. Avvento significa non rassegnarsi a cessare questa ricerca nel cuore del mondo e della nostra umanità .
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I Domenica di Avvento – Anno B
- Colore liturgico: Viola
- Is 63, 16-17.19; 64, 1-7;
- Sal.79;
- 1 Cor 1, 3-9;
- Mc 13, 33-37
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Mc 13, 33-37
Dal Vangelo secondo Marco
33Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. 34È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. 35Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà , se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; 36fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. 37Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 03 – 09 Dicembre 2017
- Tempo di Avvento I
- Colore Viola
- Lezionario: Ciclo B
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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