Commento alle letture di domenica 18 giugno 2017 – Missionari della Via

Il commento alle letture di domenica 18 giugno 2017 a cura dei Missionari della Via.

Oggi celebriamo la solennità del Corpo e Sangue del Signore, dell’Eucaristia!

Amore di Cristo per noi: ecco l’Eucaristia. Amore che si dona, amore che rimane, amore che si comunica, amore che si moltiplica, amore che si sacrifica, amore che ci unisce, amore che ci salva (Paolo VI). Vedete, in Gesù Dio si è fatto uomo, perché l’uomo diventi Dio. Gesù si è donato a noi per purificarci dai peccati e comunicarci la sua stessa vita divina, e vive nella Chiesa. Lì lo incontriamo, lì continua a donarsi a noi facendosi “pane e vino”, cioè cibo per le nostre anime. Pensate che cosa meravigliosa: Dio stesso si fa cibo per la nostra anima per darci forza nel nostro cammino verso il cielo! Il Santo Curato d’Ars in un certo modo diceva: Dio per il nostro corpo ha creato tanti cibi diversi: carne, pesce, verdura, frutta… ma non trovò nulla che fosse degno per le nostre anime. Allora donò se stesso come cibo per noi, per farci capire quanto grande sia la dignità della nostra anima! Che miracolo stupendo!

[ads2]Dopo la consacrazione del sacerdote, il pane e vino non sono più tali, ma di-ventano il Corpo e Sangue di Gesù: sì, quello è davvero Gesù, lo stesso Gesù che 2000 anni fa si è fatto bambino e camminava sulla terra, parlando, gua-rendo, sanando tutti. Noi lo crediamo e ne siamo certi perché ce lo ha detto Lui, che è Dio: prendete e mangiate, questo è il mio corpo, cioè questo sono io! Per dirla in modo semplice, dopo la consacrazione, esteriormente pane e vino re-stano uguali, ma la loro “sostanza”, cioè la loro realtà più profonda si tramuta in corpo e sangue di Gesù. Usando un esempio di padre Cantalamessa, avviene il contrario di quando andiamo dal parrucchiere: lì cambia l’aspetto (da spetti-nati a sistemati) ma non la sostanza (persona ero prima, più o meno intelli-gente, tale e quale sono dopo); nella consacrazione avviene il contrario: l’aspetto resta uguale, ma la sostanza cambia miracolosamente! Noi questo non lo vediamo con gli occhi del corpo, perché Gesù si rende presente in “maniera divina”, nascosta, ma lo vediamo bene con gli occhi della fede: Gesù è presente nell’ostia come in cielo, anche se in modo diverso.

Gesù nel Vangelo di oggi ci dice che Lui è il pane della vita. Come il corpo ha fame di cibo e la mente ha fame di apprendere, così l’anima ha fame di Amore, di vita, di eternità: ecco, questo cibo che la può saziare è solo il Signore! Solo Dio sazia! Quante volte cerchiamo di riempirci con i beni materiali, con i pia-ceri passeggeri, ritrovandoci sempre più vuoti? Anime belle, create ad imma-gine di Gesù, non vi svilite, non vi separate dal vostro sposo, dal vostro cibo, dall’Amore eterno: non separatevi dalla comunione con Gesù! Dice infatti il Signore: Chi mangia il mio corpo e beve il mio sangue ha la vita eterna; chi non ne mangia non ha in sé la vita. Gesù è chiaro: non è facoltativo ricevere la santa Comunione, anzi, è questione di vita o di morte dell’anima! L’anima è un po’ come il corpo: se non mangia, muore! Solo in comunione col Signore abbiamo in noi la vita eterna, quella pienezza di vita capace di saziare i nostri cuori e farci vincere la morte.

Preghiamo la Parola

Gesù, realmente presente nel santissimo Sacramento, ti adoro e ti prego: donami occhi che ti sappiano riconoscere e un cuore che ti sappia amare, per essere, con te e per te, pane spezzato per la vita del mondo!

Frà Umile mdv

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VERITA’: Vita interiore e sacramenti

Gesù è realmente presente nell’Eucaristia. “Che bellezza, diceva il santo curato D’Ars, dopo la consacrazione Dio è presente qui come in paradiso. Se l’uomo lo capisse, morirebbe d’amore!”. Noi, quanto lo capiamo? Ecco alcune conseguenze pratiche: a) non lasceremmo una Messa per tutto l’oro del mondo e vi partecipe-remmo con attenzione; b) cercheremmo di passare spesso a trovarlo, anche solo un istante in chiesa, adorandolo e parlandogli con fiducia; c) per ricevere la comu-nione, ci prepareremmo bene, non della serie: ma sì, mi confesso dopo, ma arrivan-doci in grazia di Dio, consapevoli di accogliere Dio in noi…

CARITA’: Testimonianza di vita

Ricevere la santa Comunione mi porta a vivere in comunione con Gesù e con gli altri: cerco di impegnarmi per il bene di chi mi sta vicino? Cerco, nel mio piccolo, di dire di no all’ingiustizia, o mi illudo di poter vivere con un piede in due scarpe?

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 18 giugno 2017 anche qui.

Corpus Domini

Gv 6, 51-58
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.

Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 18 – 24 Giugno 2017
  • Tempo Ordinario XI, Colore bianco
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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