Commento alle letture di domenica 11 giugno 2017 – Fraternità di Romena

Il commento alle letture di domenica 11 giugno 2017 a cura della Fraternità di Romena.

Dio non è “uno” monolitico e uniforme, ma una unità che è anche pluralità. Dio è Padre con il Figlio nell’unico Spirito. La pluralità di Dio non è statica, ma dinamica e in continuo movimento. La vita divina è un perenne divenire perché coincide con l’amore.

In Dio troviamo l’alterno moto del dare e del ricevere, del farsi povero e del vivere in una infinita pienezza, del bussare alla porta altrui e dell’accogliere l’altro come ospite, dell’ascoltare e del parlare.

Possedere nella vita un respiro trinitario vuol dire avere coscienza che l’ “io” si realizza nel confronto con il “tu” e quindi possedere il gusto dell’incontro, dell’ascolto, del dialogo, del fare comunità. Vuol dire uscire da ogni forma di solitudine egoistica per scoprire l’emozione, la gioia, la pienezza di umanità che si realizza nel saper donare. Tutte le volte che facciamo un segno di croce, noi dovremmo riaffermare la nostra volontà di rispecchiare l’immagine di Dio.

don Luigi Pozzoli

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Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 11 giugno 2017 anche qui.

Santissima Trinità

Gv 3, 16-18
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù a Nicodèmo:
«Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 11 – 17 Giugno 2017
  • Tempo Ordinario X, Colore bianco
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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