Commento alle letture del 9 Luglio 2018 – Mons. Costantino Di Bruno

Il commento alle letture del 9 Luglio 2018 a cura di  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).

LA FANCIULLA INFATTI NON È MORTA

Os 2,16.17b-18.21-22; Sal 144; Mt 9,18-26

Ogni profezia proferita da Dio nell’Antico Testamento trova in Cristo perfetto, pieno compimento. Gesù è colui che apre i nostri sepolcri. Apre il sepolcro del peccato nel quale è tenuto prigioniero il cuore per dare ad esso piena libertà. Apre anche il sepolcro della morte per ridare vita al nostro corpo che è nella dissoluzione e nel disfacimento della polvere. Segno di questa universale apertura sono i cuori che si convertono, ma anche il corpo nel quale per l’onnipotenza di Gesù ritorna la vita.

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La mano del Signore fu sopra di me e il Signore mi portò fuori in spirito e mi depose nella pianura che era piena di ossa; mi fece passare accanto a esse da ogni parte. Vidi che erano in grandissima quantità nella distesa della valle e tutte inaridite. Mi disse: «Figlio dell’uomo, potranno queste ossa rivivere?». Io risposi: «Signore Dio, tu lo sai». Egli mi replicò: «Profetizza su queste ossa e annuncia loro: “Ossa inaridite, udite la parola del Signore. Così dice il Signore Dio a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e rivivrete. Metterò su di voi i nervi e farò crescere su di voi la carne, su di voi stenderò la pelle e infonderò in voi lo spirito e rivivrete. Saprete che io sono il Signore”». Io profetizzai come mi era stato ordinato; mentre profetizzavo, sentii un rumore e vidi un movimento fra le ossa, che si accostavano l’uno all’altro, ciascuno al suo corrispondente. Guardai, ed ecco apparire sopra di esse i nervi; la carne cresceva e la pelle le ricopriva, ma non c’era spirito in loro. Egli aggiunse: «Profetizza allo spirito, profetizza, figlio dell’uomo, e annuncia allo spirito: “Così dice il Signore Dio: Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, perché rivivano”». Io profetizzai come mi aveva comandato e lo spirito entrò in essi e ritornarono in vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grande, sterminato.

Mi disse: «Figlio dell’uomo, queste ossa sono tutta la casa d’Israele. Ecco, essi vanno dicendo: “Le nostre ossa sono inaridite, la nostra speranza è svanita, noi siamo perduti”. Perciò profetizza e annuncia loro: “Così dice il Signore Dio: Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi faccio uscire dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nella terra d’Israele. Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi farò uscire dai vostri sepolcri, o popolo mio. Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nella vostra terra. Saprete che io sono il Signore. L’ho detto e lo farò”». Oracolo del Signore Dio (Ez 37,1-14).

Gesù è venuto ad aprire ogni sepolcro che tiene prigioniero l’uomo: sepolcro del corpo, del cuore, dell’anima, dello spirito, della volontà, dei desideri. Solo Cristo Signore può aprire i nostri sepolcri. Solo Lui possiede la chiave e l’onnipotenza, la luce e la grazia per farlo. Tutti gli altri possono abbellire i sepolcri, ma non liberare da essi. Questa differenza va necessariamente fatta, specie oggi, tempo in cui non si riesce più a separare Gesù che apre i sepolcri dai molti che sanno solo abbellirli.

Mentre diceva loro queste cose, giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà». Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli. Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata». Gesù si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell’istante la donna fu salvata. Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù disse: «Andate via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma dopo che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. E questa notizia si diffuse in tutta quella regione.

Gesù sa che la fanciulla è morta per la gente, che sa solo portare alla sepoltura. Per Lui invece essa è viva, perché Lui è il solo che dalla sepoltura e dalla morte fa ritornare in vita. La gente deride Gesù perché non conosce la sua verità. Anche oggi Gesù è deriso. La responsabilità è però tutta dei suoi discepoli che non mostrano tutta la potenza della sua luce, del suo amore, della sua verità di Liberatore dell’uomo da ogni sepolcro nel quale è stato rinchiuso o sotterrato. Se il cristiano non mostra la bellezza di Gesù è segno che anche lui si è distaccato dal suo Signore. Vive di esistenza opaca.

Madre del Signore, Angeli, Santi, fate che il cristiano sia luce e verità di Cristo Gesù.

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