Commento al Vangelo – giovedì 21 aprile 2011 – Bellanotizia

Questa è una rielaborazione audio/video sulle letture della Messa di: giovedì 21 aprile 2011 – Giovedì Santo (Anno A) a cura di Antonio Di Lieto.

Il titolo della Messa, che unifica tutte le letture, secondo l’autore è: Il giovedì dell’umiltà!

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Commento alle Letture

PRIMA LETTURA (Esodo 12,1-8.11-14)
Questa lettura è Parola di Dio. È Dio infatti che – parlando ad Aronne e Mosè – un giorno disse: “Ora siete schiavi degli Egiziani, ma vi garantisco che sta per arrivare la vostra Pasqua: la vostra liberazione. Fate come vi dico: segnate le porte delle vostre case con il sangue di un agnello, simbolo di UMILTA’. Poi consumate una cena molto UMILE: mangiando agnello con erbe amare e pane non lievitato. Mangiatelo in fretta, senza dare al pane il tempo di lievitarsi, perché quella sarà la vostra ultima cena prima della vostra Pasqua: della vostra liberazione! Quella stessa notte infatti, i vostri persecutori moriranno: invece le case segnate con il sangue dell’agnello, il sangue dell’ UMILTA’, saranno risparmiate. Ogni anno, la sera di GIOVEDI’, consumerete questa cena di Pasqua: sarà per voi come un rituale, per ricordarvi di quando il Signore vi ha liberato!”.

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 115,12-13.15-18)
Questo salmo è Parola di Dio. Quindi è Dio che ci parla e ci dice: “Vuoi sapere, come puoi ricambiare ciò che Io faccio per te? Alza il calice della salvezza: e brinda invocando il Mio nome. La morte e la sofferenza dei Miei fedeli infatti, non mi lascia indifferente. Tu sei Mio servo e figlio di una Mia serva: per questo ho spezzato le tue catene. Allora invoca il mio nome, lodami e ringraziami sempre: con sincera UMILTA’ !”.

SECONDA LETTURA (prima lettera di Paolo ai cristiani di Corìnto 11,23-26)
Questa lettura è Parola di Dio. Quindi è Gesù che ci parla e – per bocca di Paolo – ci dice: “Mentre mangiavo con i miei discepoli la cena del GIOVEDI’ di Pasqua, poco prima di essere tradito, presi il pane non lievitato che stava sulla tavola, lo spezzai e dissi: «Questo è il mio corpo, che si lascerà spezzare per voi: con UMILTA’. Quando non ci sarò più, mangiatelo in memoria di Me!». Lasciando intendere, che quando avrebbero mangiato di nuovo quel pane, Io li avrei abbracciati di nuovo veramente: con il mio Corpo. Allo stesso modo poi, dopo aver cenato, presi il calice del vino, e dissi: «Questo è il mio sangue: con cui firmerò il mio patto d’amore con l’umanità. Quando non ci sarò più, bevetelo: e la mia alleanza con voi si rinnoverà!».
VANGELO (Giovanni 13,1-15)

Questo vangelo è Parola di Dio. Quindi è Gesù che ci parla e ci dice: – Prima della festa di Pasqua, mi resi conto che ormai era vicina l’ora del mio ritorno al Padre: allora volli compiere verso i miei, un gesto di grande UMILTA’.

Mentre consumavamo la cena del GIOVEDI’ di Pasqua, mi alzai da tavola e – proprio Io che ero stato mandato da Dio ed avevo tutto l’universo nelle mie mani – le usai per mettermi ai fianchi un asciugamano: come un UMILE servo. Poi versai dell’acqua in un recipiente e – come a quei tempi facevano i servitori quando entrava in casa una persona importante – cominciai a lavare i piedi di tutti i miei discepoli. E con l’asciugamano che avevo ai fianchi, ad uno ad uno pure mi misi ad asciugarglieli.

Quando arrivò il suo turno, Pietro si rifiutò dicendo: “No Signore, non lavarmeli. Semmai sarei io che dovrei lavare i piedi a te!”. Ma io gli dissi: “Lasciami fare: dopo capirai perchè è importante che tu te li faccia lavare!”. Ma Pietro insisteva dicendo: “No Signore, non mi farò mai lavare i piedi da te!”. Allora io gli dissi: “Va bene, se non ti lasci lavare i piedi, non voglio più avere niente a che fare con te!”. Allora Pietro alzando le mani esclamò: “Non sia mai Signore: lavami i piedi, la testa, le mani, tutto quello che vuoi!”.

Poi aggiunsi: “Bene, ora che io vi ho lavato, siete puri: anche se non tutti (mi riferivo a Giuda)”. Poi mi tolsi l’asciugamano e, sedutomi di nuovo a tavola, rivolto ad ognuno di loro dissi queste parole (che rivolgo anche a te): “Sai perché ti ho lavato i piedi? Perché tu mi chiami Maestro e Signore: e dici bene, perché lo sono. Se allora io – pur essendo il Signore dell’universo – mi sono fatto tuo servo, anche tu devi prendere esempio da me: e servire gli altri. Con grande UMILTA’!”-.

Sul sito http://www.bellanotizia.it puoi scaricare tante altre “bellenotizie”, anche in forma di registrazione-audio e presentazione-video, oltre a diversi miei articoli, scritti, corrispondenze-mail ed ipotesi innovative.

Note: L’autore precisa che, anche se la lettura di queste bellenotizie aiuta a comprendere la prima parte della Messa (Liturgia della Parola), non potrà mai sostituire la seconda parte (Liturgia eucaristica), in cui ci viene data la possibilità di “abbracciare” veramente il Corpo di Cristo.

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