Commento al Vangelo di domenica 24 dicembre 2017 – Sr. Myriam

Incarnazione vuol dire carne: è la nostra stessa carne.

Si è fatto carne, e si fa continuamente carne, la mia, la tua, quella di tutti, si impasta, si implica con i nostri percorsi, le nostre storie, le nostre gioie e i nostri dolori. 

Prende forma e nasce feconda da dove ogni uomo inizia il suo straordinario cammino della vita: il grembo di una donna.

Nasce, continuamente nasce a vita nuova, redenta, misericordiosa, essenziale, pulita, piena di senso, ricca di eventi.

Un silente inno alla Vita, che non si nasconde dietro le lucine, i regalini, i panettoni, ma irrompe nella storia come la Luce, la Verità, la grazia, la fedeltà, la bellezza, la carne dell’Uomo Nuovo!

Non abbiamo paura di dire che oggi è Natale, che oggi siamo chiamati a vivere il Suo e il nostro nuovo giorno, non si è solo un po’ più buonisti, ma che si vive in ricerca la Bontà.

Non si è solo più cordiali, ma si cerca l’Amicizia, non si è solo più sorridenti ma si cerca la Felicità, e potrebbe non finire mai questo elenco, perché tutti siamo così desiderosi di vitalità.

Il Natale celebra proprio questo il desiderio di una vita nuova, che vada al dirà degli orizzonti bassi in cui spesso racchiudiamo le nostre prospettiva di vita.

Il Natale ci ricorda continuamente che siamo chiamati ad essere altro da noi, perché tendiamo verso un Altro, che ci ama, ci attende, ci incontra.

Lasciamoci stupire ancora quest’anno, lasciamo che la nostra carne si impasti con il logos, con la lucentezza e la trasparenza di questo giorno senza tempo, ma al tempo stesso principio della storia, così come è accaduto a Maria. 

Donna forte, che non si è sottratta alla responsabilità dell’accogliere una rischiosa novità, che non si è accontentata del “noto” di lei e del suo progetto di vita, ma a tutto ha anteposto la misteriosa Incarnazione di un Figlio inatteso.
Abbiamo tutti un insaziabile desiderio di Amore, di pace, di gioia, ma dove andare? A chi rivolgersi? Forse basterebbe semplicemente accogliere tutto ciò che quotidianamente ci passa tra le mani con un gusto nuovo, un sapore difficile da descrivere, ma che ci fa dilatare il cuore, alzare lo sguardo, donare un sorriso, tendere una mano.

Tra il 24 e il25 verranno proclamati Vangeli importanti, sui quali invito semplicemente a stare, a fermarsi, a dedicare 10 minuti delle “vacanze natalizie”, almeno per dare un po’ di buon senso al correre di questi giorni.

Il prologo di Giovanni sia inizio, meta, compagno di viaggio, guida, sostegno, conforto, scoperta, ricerca e ascolto del nostro cammino di vita che da questa Santa notte, così buia, ma anche così lucente, così fredda eppure calda e accogliente.

E allora, semplicemente buona Incarnazione 2017 a tutti da me e da tutta la mia Comunità!

Sr. Myriam (Miriam D’Agostino) del Monastero Benedettino di Sant’Anna – Bastia Umbra

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IV Domenica di Avvento – Anno B

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Lc 1, 26-38
Dal Vangelo secondo Luca

26Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, 27a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». 29A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. 30L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». 34Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». 35Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. 36Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: 37nulla è impossibile a Dio». 38Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 24 – 30 Dicembre 2017
  • Tempo di Avvento IV
  • Colore Viola
  • Lezionario: Ciclo B
  • Salterio: sett. 4

Fonte: LaSacraBibbia.net

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