Commento al Vangelo – Domenica 10 aprile 2011 – Bellanotizia

Questa è una rielaborazione audio/video sulle letture della Messa di: DOMENICA 10 aprile 2011 – V DOMENICA DI QUARESIMA (Anno A) a cura di Antonio Di Lieto.

Il titolo della Messa, che unifica tutte le letture, secondo l’autore è: Io ti faccio risorgere!

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Commento alle Letture

PRIMA LETTURA (dal libro del profeta Ezechièle 37,12-14)
Mentre gli ebrei erano deportati come schiavi a Babilonia, il profeta Ezechiele pregò sulle ossa di alcuni morti: e LI FECE RISORGERE. E poi disse: “Il Signore Dio ti manda a dire questo: «Non abbatterti, perché Io farò con te come con quelle ossa: TI FARO’ RISORGERE! Tu sei il mio popolo. Se allora ti senti morto, affidati a Me: ed Io spalancherò il tuo sepolcro. Ti farò uscire dalla tua tomba: perchè Io sono il Signore. Farò entrare dentro di te il mio Spirito di vita: e RISORGERAI. Vi prometto che presto tornerete a dormire nelle vostre case. Così ti accorgerai che Io sono il Signore Dio: e faccio sempre quello che dico». Parola del Signore!”.

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 129,1-8)
Questo salmo è Parola di Dio. Quindi è Dio che ci parla e ci dice: “Io sono bontà e misericordia. Dal profondo del tuo animo, rivolgiti a Me: ed Io ascolterò la voce della tua preghiera. Se Io tenessi conto delle tue colpe, come potresti farcela? Io invece so perdonare: e ti dò la possibilità di ricominciare da capo. Spera in Me allora, aspetta il Mio aiuto con tutto il tuo cuore: come le sentinelle che fiduciose aspettano l’alba. Come le sentinelle il mattino, attendi Me: che sono il Signore. Perché Io sono bontà e misericordia: ti redimerò da tutte le tue colpe e TI FARO’ RISORGERE !”.
SECONDA LETTURA (dalla lettera di Paolo ai cristiani di Roma 8,8-11)
Questa lettera è Parola di Dio. Quindi è Dio che ci parla e – per bocca di Paolo – ci dice: “Ama gli altri come fratelli: perchè se ti lasci dominare dall’egoismo dell’uomo, non puoi certo piacere a Me. Per questo fatti guidare da Dio: dallo Spirito Santo che abita in te. Se dentro di te non pulsa lo Spirito di Mio Figlio infatti, non puoi dire di appartenergli. Se invece Cristo è dentro di te, anche quando il tuo corpo morirà, il tuo spirito resterà vivo. Io che ho resuscitato Gesù dai morti, ridarò vita anche al tuo corpo mortale: E TI FARO’ RISORGERE !”.
VANGELO FORMA BREVE (Giovanni 11,3-7.17.20-27.33b-45)

Questo vangelo è Parola di Dio. Quindi è Gesù che ci parla e ci dice: – Un giorno le sorelle di Làzzaro mi mandarono a dire: “Signore ti prego, vieni qui subito: perché il tuo amico Lazzaro è gravemente malato!”. Io allora dissi: “Questa malattia non porterà alla morte, ma servirà per dare gloria alla potenza di Dio!”. Io ero molto amico di Lazzaro e delle sue sorelle, eppure quando seppi che avevano urgente bisogno di Me, non andai da loro subito: perché dovevo prima terminare la Mia missione nella città in cui mi trovavo. Solo 2 giorni dopo infatti dissi: “Bene, ora possiamo andare in Giudèa, da Lazzaro!”. Ma quando arrivai, Lazzaro era già morto e sepolto da 4 giorni (quindi l’avrei trovato già morto, anche fossi partito 2 giorni prima).

Quando le due sorelle seppero che ero arrivato all’entrata del villaggio, Maria preferì aspettarmi in casa. Marta invece che aveva un carattere più focoso, subito mi raggiunse e sfogandosi mi disse: “Se tu fossi arrivato prima Signore, mio fratello ora non sarebbe morto!”. Ma poi calmandosi aggiunse: “So comunque che tu puoi chiedere a Dio qualsiasi cosa: e Lui te la concederà!”. Io le dissi: “Tuo fratello RISORGERA’!”. Mi rispose Marta: “Sì lo so: alla fine dei tempi Dio gli concederà la RESURREZIONE e la vita …”. Ma Io le dissi: “Sono Io la RESURREZIONE e la vita! Chi crede in Me anche se muore vivrà: RISORGERA’. Tu credi questo?”. Marta mi rispose: “Sì mio Signore: Io ti credo. Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio: mandato nel mondo per salvarci!”.

Intanto era arrivata anche Maria, che oltre ad avere un carattere più calmo della sorella, mi aveva sempre amato moltissimo. Eppure anche lei nel vedermi, non potè fare a meno sfogarsi e gettandosi ai miei piedi mi disse piangendo: “Se tu fossi arrivato prima Signore, mio fratello non sarebbe morto!”. Quel pianto di una donna che mi amava così tanto, mi procurò un grande dispiacere. Visibilmente turbato, allora dissi: “Dove lo avete sepolto?”. Mi risposero: “Vieni Signore, vieni a vedere che fine ha fatto il tuo amico!”. Allora non riuscii più a trattenere le lacrime: e scoppiai a piangere. Alcuni dei presenti dicevano: “Vedete? Gli voleva bene davvero!”. Ma altri ribattevano: “Se gli voleva davvero così bene, perché non è corso a guarirlo subito? Se è riuscito a ridare la vista ad un cieco, poteva anche evitare che il suo amico morisse!”.

Intanto eravamo arrivati al sepolcro, una grotta chiusa da una grossa pietra: ed ero ancora profondamente scosso. Ma ad un tratto mi feci coraggio ed esclamai: “Togliete questa pietra!”. Marta, la sorella del morto, disse: “No Signore, il cadavere è lì ormai da quattro giorni: certamente emanerà cattivo odore!”. Ma Io le risposi: “Non ti avevo detto di fidarti di Me? Aspetta e vedrai la potenza di Dio!”.
Così tolsero la pietra. Quindi alzai gli occhi al cielo e dissi: “Grazie Padre, perchè mi hai ascoltato. Non te l’ho chiesto per favorire un mio amico: ma perchè tutti possano credere in Te!”. Poi gridai forte: “Làzzaro, esci da questa tomba!”. E Lazzaro uscì fuori: con le mani, i piedi ed il viso bendati. Allora dissi: “Toglietegli le bende: liberatelo!”. E quello cominciò a camminare: vivo. … Vedendo questo miracolo molti giudèi credettero in Me. Anche tu quindi, fa come loro: perchè Io posso davvero, FARTI RISORGERE !

Sul sito http://www.bellanotizia.it puoi scaricare tante altre “bellenotizie”, anche in forma di registrazione-audio e presentazione-video, oltre a diversi miei articoli, scritti, corrispondenze-mail ed ipotesi innovative.

Note: L’autore precisa che, anche se la lettura di queste bellenotizie aiuta a comprendere la prima parte della Messa (Liturgia della Parola), non potrà mai sostituire la seconda parte (Liturgia eucaristica), in cui ci viene data la possibilità di “abbracciare” veramente il Corpo di Cristo.

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