Commento al Vangelo di domenica 8 Aprile 2018 – don Fabio Rosini

Il biblista don Fabio Rosini commenta il Vangelo di domenica 8 aprile 2018 – Seconda Domenica dopo Pasqua – Anno B, dai microfoni di Radio Vaticana e dalle pagine di Famiglia Cristiana.

IL MONDO HA BISOGNO DI CARITÀ E PERDONO

Domenica della Misericordia. Gesù risorto appare ai discepoli e dà loro lo Spirito che disperde il male dell’uomo: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati». Sì, ci vuole Dio stesso, il suo Santo Spirito, per vincere la battaglia che l’uomo ha con il suo cuore. Mille volte l’uomo si illude, con questa o quella disciplina, di poter dissolvere il non amore del suo cuore. Ma ci vuole che uno torni dai morti per perdonare l’uomo. Ci vuole Dio Padre per poter rinascere. L’uomo, che spesso sbaglia senza coscienza, prima o poi fa i conti con le sue stupidaggini. E quel giorno scopre che non è possibile tornare indietro, scopre la sua impotenza sui suoi errori. E prende contatto con la tragedia del male. Ammettere che il male ci sia è facile; il difficile, a quel punto, è credere alla Grazia.

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Allora lasciamoci portare alla Grazia che scioglie il doloroso nodo stretto nel nostro cuore. La Grazia della Misericordia la si riceve dopo aver contemplato le mani e il costato di chi è morto per noi ma ora è vivo. «Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.» Ci vuole proprio questo: che qualcuno dia la vita per noi. Niente di meno ci può aiutare e niente di meno ha fatto il Padre: ha dato il Figlio per la nostra salvezza, e il Figlio benedetto ci ha amati fino alla morte. E ci viene incontro risorto, più forte del nostro male, per donarci il suo Spirito.

È bello parlare di Misericordia. Serve sempre. Ma come è brutto negarla: «A coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Che vuol dire? Che i cristiani detengono il monopolio del perdono? Macché! Significa piuttosto: se voi – che avete contemplato le mie piaghe che gridano l’amore della Santissima Trinità per l’uomo – non perdonerete i peccati, chi credete che lo possa fare? I filoso greci? Se non lo fate voi, resteranno non perdonati.

Cosa è un uomo non perdonato? Che inferno si porta dentro?

IL COMPITO DI OGNI CRISTIANO. Quel giorno i discepoli hanno ricevuto la gravissima responsabilità di essere il canale della Misericordia di Dio. Se non lo facciamo noi che abbiamo conosciuto il Signore risorto, l’uomo resterà senza Misericordia. Incatenato al fardello dei suoi errori.

Per questo Gesù appare anche a Tommaso e lo invita a passare per la stessa porta per cui sono passati gli altri, quella delle sue piaghe, perché anche loro erano increduli, prima. Gesù non può perdere il ministero di Tommaso, lo ha chiamato per questo.

Non si può perdere il ministero di nessun cristiano, non ci possiamo permettere che nessun cristiano butti via il suo battesimo – «un solo battesimo per il perdono dei peccati» – perché se anche tutti i cristiani oggi annunziassero, con parole e con atti, la Misericordia, sarebbe comunque poco. Perché questo mondo ha bisogno di Misericordia più che di ogni altra cosa. Persa la Misericordia si sfasciano le relazioni, i matrimoni, le amicizie, la coesione sociale. Si può allevare un bimbo senza perdono? Senza Misericordia non si campa.

Qui tutti i commenti di don Fabio Rosini

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II Domenica del Tempo di Pasqua

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 8 Aprile 2018 anche qui.

Gv 20, 19-31
Dal Vangelo secondo Giovanni

19La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». 20Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 21Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». 22Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. 23A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». 24Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. 25Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». 26Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». 27Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». 28Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». 29Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». 30Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. 31Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 08 – 14 Aprile 2018
  • Tempo di Pasqua II
  • Colore Bianco
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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